Capitolo 1

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- Mamma ho capito, ora arrivo e ti dò una mano - dissi sbuffando, mi ero fermata ad osservare il bosco: vedevo alberi maestosi che emergevano dal terreno intrecciarsi fra loro, formando un groviglio come in un labirinto ove la luce faceva fatica a penetrare, erano le sette di sera ma sembrava come se, per quel bosco, fosse notte inoltrata. Era scuro, buio, minaccioso.
Si estendeva dietro a quella casa a me estranea dove avrei dovuto abitare.
I miei avevano divorziato, ed io ne avevo guadagnato una città nuova, Savannah in Georgia, lontano da tutto quello che conoscevo, fantastico...
Ma l'avevo fatto per lei, mia madre, che non sopportava più di abitare nella mia vecchia città l' Illinois, dove mio padre si stava rifacendo una vita, un'altra famiglia.
E' sempre stata una donna forte, tanto da ricominciare una nuova vita da zero con me, la sua unica figlia.
- Dai, Kristen! - Mi chiamò lei, strappandomi dalla visione di quel bosco, non prima di sentire un rumore però, sicuramente un animale.
Salii i gradini ed entrai per dare una mano con gli ultimi scatoloni. Mia madre stava dietro il bancone della cucina intenta a levare i giornali usati come involucro per le ceramiche.
Era alta e slanciata con un fisico di una vent'enne nonostante i suoi quarantacinque anni, una cascata di capelli biondi lunghi fino alle spalle e occhi verde smeraldo, nulla a che vedere con me, slanciata sì ma capelli neri corvini lunghi e lisci fino alla schiena ed occhi altrettanto neri, quest'ultimi erano grandi, troppo grandi.
Il naso era piccolo e le labbra carnose, ero abbastanza anonima e banale, una classica diciassettenne insomma.
Avvolte mi chiedevo se fossi stata adottata, non assomigliavo a nessuno dei miei parenti ma quando riferivo i miei dubbi mia madre prontalmente si alzava la maglietta e mi mostrava il taglio cesareo con un sorriso smagliante, dicendo che quella era la cicatrice di cui andava più fiera.
Non avevo preso nulla da loro neanche nel carattere. Mi piaceva stare da sola, non facevo giri di parole e cosa più importante odiavo il contatto umano.
- E' rimasto solo il tuo scatolone di libri - disse
- Dai tesoro portalo in camera tua che poi ceniamo. - Sì certo pensai, come se si potesse chiamare cena la pizza a domicilio che ormai mangiavamo tutte le sere.
Roteai gli occhi e mia madre sembrò capire - Lo so, lo so Kristen, ma ti prometto che domani faremo una vera cena, contenta? -
- Certo, mamma - dissi scocciata e mi incamminai svogliata verso la mia camera.
Aprii la porta e poggiai lo scatolone a terra. Non avevo voglia di sistemare i miei amati libri, lo avrei fatto l'indomani, quindi mi sdraiai sul letto e presi il telefono.
Avevo un messaggio di Whatsapp da Isabelle, la mia migliore amica rimasta nella mia vecchia città. Lei era la mia unica, splendida eccezione. Con lei cambiavo e finalmente non mi sentivo più diversa.
Ci conoscevamo fin dalle elementari, in classe era sempre silenziosa e pacata nulla a che vedere con quei bambini smocciolosi che piangevano ogni tre per due. Nonostante avessimo sette anni mi colpì subito perché era come me: chiusa e riservata.
All'inizio non andammo d'accordo, proprio per via del nostro carattere così simile, ma poi, nel susseguirsi degli anni, la nostra amicizia si consolidò a tal punto da diventare indissolubile. Insieme diventavamo altre persone, normali e spensierate.
<Hey Kristy insomma come va?>
Era l'unica a potermi chiamare così, odiavo quando storpiavano il mio nome.
<Tutto bene, che palle stare lontano da te!>
< Lo so, dai che ora inizi scuola no? E poi già ne abbiamo parlato ti verrò a trovare sempre :)>
<La scuola.. Tra cinque giorni, ma me lo dovevi proprio ricordare...? Comunque sì, lo so che verrai e non vedo l'ora.>
- Kristen è arrivata la cena !-
<Ti chiamo dopo cena Isal. >
Negli anni, storpiai il suo nome fino a quello: c'era stato Isa, Bel, per un periodo anche Bella, mi emozionava chiamarla come la protagonista di Twilight, poi arrivammo a Isal e non lo lasciai più. Buttai il telefono sul letto e scesi giù a mangiare l'ennesima pizza.






Ciao a tutti!
Un anno fa ho iniziato questa storia ma per diversi motivi ho dovuta lasciarla ma... Ora eccomi qua! :)

Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate :)

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