𝐔𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞

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Iren arrivata a casa, percepiva tensione nell'aria: i suoi genitori sembravano aver discusso. Si sedette su una delle sedie in salone, e fece la domanda che si era posta durante tutto il cammino verso casa:" mamma, papà, sapete cosa sta succedendo? Oggi a scuola mi stavano tutti alla larga. Mi sentivo in imbarazzo". Ci fu una piccola pausa, i signori Tremblay si scambiarono uno sguardo, e si fecero a vicenda un cenno con la testa. Finalmente Mary ruppe quell'istante di silenzio che teneva Iren un po' sulle spine:" senti cara, sai bene com'è fatto il nostro piccolo villaggio" rispose Mary lentamente, in modo che Iren potesse metabolizzare il tutto. Continuò:    "le notizie si diffondono velocemente qui, e in men che non si dica l'accaduto che ha recato un gran clamore alla gente che lo ha assistito o meno, viene diffuso in tutto il villaggio alla velocità della luce." Iren non capiva. Aveva una faccia rugosa per via delle espressione acquisita. "bè... questo... è quello che è successo a noi" Iren ancora confusa. " stamattina quando tu stavi per andare a scuola, è venuta a trovarci la mia amica Elisabeth" 

 -" si mamma l'ho vista entrare, ma non mi ha neanche salutata. Andava molto di fretta" 

-" ecco Iren. Elisabeth era venuta da noi per informarci di una notizia riguardate... la nostra famiglia... che ha provocato scandalo al villaggio: quando Nadie è venuta a trovarci per condividere la sua magnifica notizia con noi... quando la gente ci ha visti insieme a lei... hanno cominciato a far circolare voci al dir quanto sgradevoli sulla nostra famiglia, infangando anche la  nostra reputazione. Beth mi ha suggerito di smentire ciò, ma non potrei mai, molta gente ci ha visti." 

-"per colpa di quelle persone poco gradite, lo stiamo diventando anche noi"

-"come puoi dire questo papà! Pensavo avessi cambiato idea su di loro".
-" ed è proprio così, figliola"

-" basta discutere! Non dovremmo forse batterci per salvare la nostra famiglia dalle grinfie di quella gente dalla lingua biforcuta, o mi sbaglio?"

 - "certo tesoro, hai ragione"

-"ma soprattutto, non dovremmo far capire a quella gente pieni pregiudizi dalla testa ai piedi, che la popolazione indiana e non solo, non è pericolosa... o ignorante... o ... qualunque cosa di sbagliato pensino di loro? Che siamo tutti Uguali?"

-"si mamma, hai perfettamente ragione" rispose Iren ridendo per il modo in cui sua madre aveva usato un tono abbastanza convincente, vivace e divertente nel dire quella frase. "hai un'idea?"

-"certo... bè... dato che si sta avvicinando la data del 2 Febbraio, festa della marmotta, avevo intenzione di invitare i nostri amici e fargli fare un po' di conoscenza, e magari fargli conoscere un po' le nostre origini."

-"ma è fantastico mamma. Andrò ad informare Nadie e la sua famiglia"

-"aspetta Iren. C'è solo un problema Mary,  una volta che la gente vedrà la famiglia indiana, non succederà il finimondo? La gente non comincerà ad urlare, scappare?

-"non ci avevo pensato, al dire il vero. L'unica cosa che possiamo fare è avvisarli, ma già so la reazione che avranno. Sarebbe impossibile"

-"e se invece trasformassimo questa festa in una scambio di cultura. Come un barattare di oggetti tipici, tecniche di lavorazione eccetera. Sicuramente abbiamo bisogno di aiuto. Più siamo meglio è. Mamma puoi provare a convincere Elisabeth!"

-"ottima idea, Iren. Ora però, tocca passare all'azione. Quindi andrò da Beth. Ma prima pranziamo."

La famiglia si sedette a tavola. Cominciarono a discutere dei particolari del loro piano, in modo che quando passassero all'azione, tutto fosse ben architettato e non ci fossero evenienze.

Ma purtroppo in ogni piano, anche se ben organizzato, succedono sempre dei fatti che complicano la situazione.

Nel primo pomeriggio, come detto, Mary andò da Elisabeth. 

Durante la passeggiata verso casa della sua amica, non mancarono  di certo sguardi  maligni e bisbigli tra la gente.

Arrivò a destinazione. Bussò alla porta e Elisabeth aprì.

-Ciao Mary.

-Ciao Elisabeth.

-Vuoi ancora farmi fare conoscenza con i tuoi nuovi amici?

-Senti Elisabeth, sono venuta qui per far pace. Ma anche perché ho bisogno del tuo aiuto. Sta per arrivare la festa della Marmotta e...

-Sì, lo so già

-Sì, ecco. Quest'anno volevo organizzare qualcosa di diverso del solito... E contavo sul tuo aiuto.

-Vieni entra. E raccontami.

Mary attraversò la soglia della casa e insieme si sedettero al tavolo in soggiorno.

-Vuoi un tè?

-Sì, grazie. Allora, avevo pensato di fare una grande tavolata per riunire tutti i cittadini e non solo, mangiando insieme nel grande spiazzale al centro del paese. Cosa migliore per far sentire tutti uniti e sotto lo stesso tetto. E poi naturalmente andare tutti insieme a osservare un rifugio di una marmotta, come dice la tradizione.

-Bell'idea. Ma... cosa intendi con 'cittadini e non'?

-Per noi la giornata della Marmotta, è una festa nuova, recente, ma anche importante e sarebbe bello ampliare i nostri orizzonti culturali, far conoscere  la nostra cultura... Ecco!

-Tutto qui. Giusto.

-Sì, tutto qui.

-E a chi dovremmo far conoscere la nostra cultura? Agli Indiani?

-Bè... sì. Non solo. Per questo ho chiesto il tuo aiuto.

-Non se ne parla! No!

-Ma Beth...

-Se dico no, è no! Non insistere!

-Va bene. Ma sappi che ci proverò, anche senza il tuo aiuto!... E riuscirò nel mio benevolo intendo.

-Per me va benissimo, Mary. Ma sappi anche tu, che quando non sarai riuscita nel 'tuo benevolo intendo'; quando avrai capito che ho ragione io; quando ti sarai svegliata,  e ti renderai conto che le tue speranze sono sogni... Bè a quel punto pretenderò delle scuse!

Mary arrabbiata, uscì da casa di Elisabeth sbattendo la porta.

Lei deve porgerle delle scuse? Non se ne parla proprio. Le cose stanno al contrario.

E si promise che a tutti i costi di riuscire nel suo intendo.

Arrivò a casa. Aprì la porta e vide la faccia sorridente e speranzosa di Iren.

-Com'è andata, mamma?

-Si è rifiutata!

Non approfondì la situazione.

-Ma come. Ero convita che...

-Non ti preoccupare tesoro ho già un nuovo piano. E al dire il vero quello di prima era scadente. Convincere Beth. Come ho potuto pensare di riuscirci. E basandomi sul detto 'chi fa da se fa per tre', ne ho uno nuovo. Tu, Iren devi fare solo una cosa: Invitare Nadie e la sua famiglia alla festa della Marmotta. Al resto ci penso io.

Iren fece una faccia incuriosita ma sorpresa, e senza dire niente corse diretta verso il bosco. E questa volta era lei che doveva dare delle belle notizie.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 09, 2020 ⏰

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