𝑵𝒖𝒐𝒗𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒐𝒔𝒄𝒆𝒏𝒛𝒆

40 7 2
                                    

Iren fu ringraziata in modo che lei lo comprendesse dato che parlavano lingue diverse. Ma l'intero villaggio indiano era arrabbiato e provava rancore nei confronti del paese di Iren che si era dimostrato disonesto, codardo, cafone, vigliacco.
Iren si sentiva in imbarazzo e provava disprezzo per la sua cittadina che la reputava anche lei ignobile.
Gli indiani non volevano guerre tra villaggi ma volevano vendicarsi.
Di quel che capì Iren l'uomo ferito gli disse di lasciar perdere. Tutti si zittirono e non dissero più niente a riguardo. Dopo capì che era il capo tribù. Shunka Wakan. 
Aveva una figlia che si presentò dopo la fine delle animate discussioni incomprensibili per Iren.
- "io mi chiamo Nadie" disse con qualche difficoltà. Sapeva parlare poco la sua lingua.
-"ciao, io sono Iren" disse facendo gesta in modo da rendere la frase più comprensibile. Poi gli chiese: "co-sa si-gni-fi-ca il tuo no-me. So che gli in-dia-ni ci ten-go-no mol-to al sig-ni-fi-ca-to dei no-mi.
Nadie capì a malapena cosa intendeva dire Iren e gli rispose:" significa Saggia" .
-wow. Il mio, credo sig-ni-fic-hi Libera.
-io ti chiamerei Nagi ohitika 'animo coraggioso'.
-"grazie". La salutò sorridendo e se ne andò.

Dopo quest'avventura tornò al suo villaggio sorridendo ma nessuna parola con nessuno riguardo all'accaduto.
Il giorno dopo torno nella foresta, camminando vicino al letto del fiume incontro Nadie che attingeva una brocca nel fiume. Iren corse da lei con un gran sorriso, Nadie si volto e si abbracciarono.
Cominciarono a passeggiare insieme e  a parlare  del più e del meno però con qualche difficoltà.
Ogni giorno passavano ore a passeggiare insieme in mezzo la foresta e a raccontarsi tante di quelle cose... 
Iren dei suoi problemi a scuola, di come avvolte la prendevano in giro per i suoi capelli e che la facevano sentire brutta.

Nadie gli parlava di come era difficile ma allo stesso tempo meravigliosa la vita che faceva lei e il suo villaggio, di come erano discriminati, allontanati, derisi e chiamati 'selvaggi'.
Ma si consolavano a vicenda.
Scoprirono anche di avere la stessa età e di essere nate lo stesso giorno. 
Erano meravigliate, felici, complete quando erano insieme e presto diventarono migliori amiche.

𝓓𝓾𝓮 𝓶𝓸𝓷𝓭𝓲 𝓲𝓷 𝓾𝓷𝓪 𝓼𝓽𝓸𝓻𝓲𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora