CAPITOLO 57 "non credo che io sia tua madre"

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T: emh no niente mi sarò fatto  dalla situazione e mi so confuso

*dice balbettando*

Mg: tu sai del passato di Gian vero?

T: in che senso?

Mg: che suo padre non è davvero il suo, che dovrebbe avere un fratello e che qualche anno fa c'è stato un specie d'incidente

*tanc annuisce*

Mg: quindi combaciando la sua vita con la tua hai pensato che le 2 cose potessero essere collegate giusto?

T: già...

Mg: mi dispiace piccolo, ma non credo che io sia tua madre, in te ci vedo qualcosa, i tuoi occhi hanno qualcosa di speciale, io cosa non lo capisco, ma non voglio darti false speranze

T: ma non sono false speranze, la storia potrebbe essere un caso si, che ne miei occhi ci vedi qualcosa di speciale pure, che io nei tuoi ci trovi mia madre anche, ma no che mia madre si chiamava serena proia come te e mio fratello Gianmarco come tuo figlio no, questo non può essere un caso...

*ad entrambi iniziano a scendere delle lacrime*

T: capisco il caso nel quale non mi vorrai, sono piombato così a caso rivelandomi tuo figlio ormai pensato morto, almeno io pensavo che voi fosse morti, ma conservo ricordi stupendi e non voglio rovinarli, quindi in caso faremo finta che nulla sia mai successo, tanto sono abituato ad essere rifiutato dalla mia famiglia, ma almeno posso abbracciarti un'ultima volta, almeno sta volta sarò consapevole che non accadrà più

*la madre di Gian apre le braccia e tanc gli si tuffa dentro stringendola fortissimo a causa della paura di perderla di nuovo*

Mg: ei cucciolo, se pensi davvero che dopo tanto anni che ti ho cercato, mo che ti ho trovato ti lascio andare sappi che ti sbagli

T: davvero?

Mg: certo piccolo, come potrei rifiutare un bellissimo ragazzo che ho tenuto in grembo per 9 mesi,  sangue del mio sangue, colui che ho cercato per un sacco di tempo

T: eppure mio padre mi ha rifiutato

Mg: ora ti racconto una cosa

*tanc annuisce*

Mg: penso che sai che dopo quell'accaduto abbiamo perso la memoria

T: si

Mg: ecco, io non mi ricordavo più niente, niente tranne te e Gian, di voi non ho mai perso nemmeno un ricordo, ricordavo la tua voce, i tuoi occhioni verdi, quei capelli che erano di un biondo acceso e ricci sempre spettinati, quel caratterino ostinato e testardo che avevi anche avendo pur solo 6 anni, poi quando iniziavi a parlare non ti poteva fermare nessuno ahahah

T: ahahahah

Mg: mi ricordo anche l'emozione di quando dopo tanti tentativi quel test mi ha detto positivo, vedere la pancia piano piano crescere, le voglie, la nausea,  i dolori atroci che quando avevo sorridevo comunque perché sapevo che dopo tutto quei dolori quei sacrifici, avrei avuto la creatura più bella del mondo tra le mani

T: vabbè ma vedo foto mie da piccolo e non ero tutto sto splendore ahaha

Mg: ma si invece, e poi saresti potuto essere anche il bambino più brutto al mondo, ma per me saresti stato lo stesso stupendo, il più bello di tutti.

T: ti amo, non puoi capire quanto sono felice di averti ritrovata

*mette la testa nell'incavo del suo collo ed inizia a piangere*

Mg: che hai piccolo?

T: niente sono solo troppo felice

*nel fra tempo si era fatta sera*

"TI AMO PER QUESTO NON VOGLIO ESSERE TUO FRATELLO" (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora