18. Occhi blu

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E si perdeva, nei suoi impenetrabili ma allo stesso tempo tanto decifrabili, occhi blu.
Uno sguardo di ghiaccio, trasparente ma duro.
Uno sguardo freddo, ma che sapeva bruciarti.
Uno sguardo suggestivo che ti attirava a se, mentre lei diceva il contrario.
Uno sguardo di cui si era fottutamente innamorato.
Uno sguardo che non avrebbe mai dimenticato.
Quello era il suo sguardo, lo sguardo di quella ragazzina sveglia e forse troppo intelligente per la sua età.
Era lo sguardo della ragazzina mora che, anche quando indossava un pantalone della tuta risultava elegante.
Quello era il suo sguardo, riservato a lui, perché guardare negli occhi qualcuno, secondo lei, era un segno di piena fiducia e in lui l'aveva sempre riposta.
E si perdeva in quegli occhi chiari, cromaticamente parlando, ma scuri emotivamente.
Era una ragazzina particolare, da sempre presa in giro per il suo sguardo "vuoto", così lo definivano, ma lui lo aveva sempre visto pieno, addirittura stra bordare di significato.
Erano tutti stupidi o era così intelligente da accorgersene solo lui?
Nessuna delle due.
Lui era innamorato.
Nei suoi occhi vedeva ciò che lo teneva in vita e per loro, lei, sarebbe morto.
Si perdeva in quei meravigliosi occhi blu, dopo aver parlato per ore con i soli sguardi, e lei se ne andò.
Lasciando un vuoto immenso, che solo quegli occhi, avrebbero potuto colmare.





















Spazio autrice
Capitolo di cui vado particolarmente fiera. Colgo l'occasione per scusarmi dell'assenza, ma tra la scuola e le altre mille storie che sto scrivendo, ho davvero perso l'ispirazione. Spero di ricominciare presto a pubblicare regolarmente.
See u soon.

all this reminds me of youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora