Il fatto di non essere stato cacciato di casa era stato di per sé un grande traguardo. Lo avevo vissuto come una vittoria e un colpo di fortuna allo stesso tempo.
Iniziavo ad abituarmi al tenore di vita e alla convivenza con una coppia di ragazze. Ero un po' frustato dal punto di vista fisico, ma nulla che non riuscissi a gestire.
Cominciavo anche a non cadere più come un pollo nelle affermazioni provocatorie di Sofia. Lei si divertiva a giocare con equivoci e doppi sensi. Questo lato del suo carattere ormai mi era chiaro, ed ero diventato anche abbastanza bravo a far finta di niente. Il non darle spago e il dimostrarmi superiore, come se non fossi in imbarazzo, era per me motivo di vanto.
Ero riuscito a non cadere nella sua trappola quando un lunedì mattina mi chiese se sarebbe stato più comodo andare a lavorare in lingerie, senza vestiti, da lei ritenuti solo ingombranti.
Ero rimasto impassibile anche un pomeriggio che mi domandò di spalmarle la crema idratante sulla schiena. Quel giorno riuscii a farlo rimanendo impassibile, nonostante trovai la sua pelle incredibilmente soffice e profumata. Passai le tre notti successive a masturbarmi pensando a quel pomeriggio, ma questa è un'altra storia.
Il mio stato di apparente superiorità stava per essere spazzato via una sera in mezzo alla settimana.
Desiree era andata a letto presto a causa di un brutto raffreddore, che le aveva causato una orribile emicrania.
Ero rimasto in cucina sul divano con Sofia a guardare un programma televisivo di cui non mi importava nulla. Le ragazze invece lo seguivano dalla prima puntata, Sofia in particolar modo era molto presa da quella trasmissione. Lei guardava la tv mentre io fissavo lei.
Giunti alla conclusione, Sofia mi domandò: «Cosa ne pensi?».
Non avevo idea a cosa si riferisse, non avevo minimamente seguito il programma e non conoscevo l'argomento di conversazione.
«E… Mmm…», blaterai.
Lei mi guardò fisso negli occhi e ribadì: «Allora? Cosa pensi degli scambi di coppia? Ci hai mai pensato?».
La mia faccia si tinse di rosso.
«Hai mai provato?», proseguì Sofia, «Non sei curioso?».
Rimasi fermo. Mi limitai a deglutire rumorosamente.
«Ti andrebbe?...», mi chiese avvicinandosi lentamente al mio volto.
«Io… Beh…», proseguì nel mio stato confusionario.
Poi, una vocina dentro di me mi fece rinsavire e racimulando quel po' di coraggio che albergava nella mia persona. Decisi di prendere una decisione e risposi: «Sì… Mi andrebbe…».
Sofia mi guardò con uno sguardo soddisfatto con una palese aria provocatoria.
Mi passò una mano tra i capelli. Adorai quei brevi istanti. Quella carezza mi portò di colpo in paradiso. Poi si alzò dal divano e mentre posava nel lavandino i bicchieri sporchi mi disse: «Sabato pomeriggio sei libero?».
«Si», risposi stordito.
«Ok. Allora vada per sabato», affermò per poi dileguarsi velocemente a letto.
Confuso, rimasi per svariati minuti sul divano cercando di fare chiarezza su quello che era appena successo. Che cosa Sofia mi aveva proposto di fare? Cosa sarebbe accaduto sabato? Uno scambio di coppia? Io e Sofia lo avremmo finalmente fatto? Possibile?
Una miriade di domande mi attanagliavano la mente. Ero in uno stato di panico assoluto. Nel frattempo la mia eccitazione si faceva largo dentro di me.
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Coinquilini
RomansaCosa succede se sei un ragazzo di appena 23 anni e dopo l'università tua madre ti caccia di casa e ti ritrovi a vivere in un appartamento con una coppia di ragazze? Lo scoprirete leggendo questo piccante racconto. "Coinquilini" fa parte della raccol...