✨𝒒𝒖𝒊𝒏𝒕𝒐 𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐✨

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Cenerentola corse nell'orto, era felicissima, dopo aver udito le parole della Fata Madrina, non poteva credere alle sue orecchie, finalmente qualcuno che aveva intenzione di aiutarla, le venne in mente il sorriso raggiante del padre e ciò, la fece sorridere ancor di più.

Aveva un compito importante in quel momento: quello di dover prendere una zucca, scelse di prendere la più grande e la più arancione, insomma, la zucca migliore che possedeva.

Chiamò i suoi amici che non esistono nell'aiutare Misa:

"Naori, Taro, dove siete, ho bisogno di voi!"

Disse la ragazza tutta contenta, i topolini la raggiunsero squittendo qua e là.

"Oggi è il grande giorno"

Disse la ragazza prendendo tra le mani i suoi due migliori amici e posando le sue dolci labbra sulle loro teste, lasciando così un bacio i topolini erano molto contenti nord la loro amica.

La ragazza era così contenta, le sembrava un sogno, un sogno che si stava avverando, no, non poteva essere reale, decise comunque di non dare ascolto a quei brutto più pensieri che le stavano inondando la mente e di concentrarsi una volta e per tutte su sé stessa, almeno per una sera.

"Eccomi qui, le ho portato tutto"

Disse Misa alla creatura che aveva davanti a sé, voleva a tutti i costi poter esaudire il suo desiderio più grande, quello di poter partecipare al ballo, al suo primo ballo, non stava più nella pelle.

"Non temere tesoro, sarai bellissima agli occhi del principe sta sera!"

Esordì la fata facendo sventolare la sua bacchetta di legno bianco e lucente facendo così fare alla magia il suo corso:

Un leggero vento accarezzò la chioma della ragazza, per poi scaraventarsi sulla zucca e la trasformò, così, in una splendida carrozza bianca, era piena di ghirigori, ornamenti e diamanti, alla ragazza si spalancò la bocca per lo stupore; ma la magia non era ancora terminata: i due topolini, Taro e Naomi, si trasformarono in meravigliosi cavalli bianchi, avevano la criniera lucente, risaltava il bianco manto che avevano i due, le orecchie però, erano rimaste le stesse di prima e la grossa lucertola mutò in un perfetto cocchiere, aveva ancora qualche caratteristica tipica delle lucertole però era semplicemente maestoso.

"Ecco fatto, mia cara, ma manca la cosa più importante!"

Continuò a parlare la fata rivolgendosi a Misa, strinse i suoi occhi blu ed impugnò la sua bacchetta: il vestito di Cenerentola si trasformò in un abito splendido, tessuto con fili di seta azzurra e trapuntato di candide perle, era un vestito a nove veli, erano molto costosi, ma così belli, neanche la matrigna e le due sorellastre erano riuscite a comprarsi un vestito così bello e maestoso, il corpetto aveva uno scollo leggermente squadrato che, con il tessuto che lo ricopriva, faceva risaltare gli occhi della giovane fanciulla, non c'erano aggettivi da poter utilizzare per descrivere la bellezza di quell'abito, Misa si sentì come una principessa in quel momento, era al settimo cielo, se non fosse stato per il trucco sarebbe già sicuramente scoppiata a piangere dalla felicità.

𝐂𝐢𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞𝐥𝐥𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora