Capitolo Cinque

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Mi alzo stordita. Ho ancora sonno, ma devo alzarmi se voglio guadagnare soldi e di certo non posso farlo rimanendo a letto.
Mi getto sotto la doccia, un ottimo rimedio per riprendermi a prima mattina e non appena finito mi congedo un bel caffè, amaro.
Prendo il tutto, corro in macchina e come ogni giorno mi tocca la sfida del traffico. Stavolta mi è andata bene, solo dieci minuti di ritardo e mi piantono alla scrivania mettendomi subito a lavoro. Vedo arrivare Karen con le cartelline in mano e sembra venire verso di me, anzi togliamo il forse. È proprio qui, di fronte a me che mi guarda con occhi paurosi <<Che fine hai fatto ieri? Mi hai lasciata sola con un messaggio del cazzo! >>, afferma arrabbiata. Fortuna che l'ha fatto sotto voce <<Non ti ho detto nulla perché sono praticamente scappata ieri sera! >>, le dico sottovoce mentre apre per bene i suoi occhi e mi trasmette ansia da subito, <<Sei scappata da chi? >>, chiede curiosa come sempre <<Da lui!>>, indico James appena arrivato in ufficio in tutto il suo splendore. <<Posso sapere che succede? >>, mi chiede corrugando la fronte, <<Non succede nulla, ma quel James deve stare lontano da me. Rischio di perdere il lavoro e sai che non posso permettermelo-intanto Karen se la ride - comunque, ho conosciuto un tizio interessante sull'applicazione. Non sei curiosa? >>, dico ed è normale che sia curiosa visto che l'artefice di tutti é lei. <<Che bello, che tipo è? >>, chiede e questa è sicuramente una delle sue prime domande. Ce ne saranno altre e infatti sono più di dieci minuti che mi sta interrogando. Il discorso si interrompe quando James, si proprio lui, mi chiama per portargli un caffè. Mi ha scambiata per una cameriera? Mi alzo mantenendo la calma, preparo il caffè e glielo porto nel suo ufficio, senza rendermi conto che c'è anche suo padre, nonché il mio capo. Ho appena fatto la figura di merda perché sono sempre troppo sfacciata verso quel James. Purtroppo solo a vederlo mi crea ansia e voglia di prenderlo a pugni. <<Dormito bene stamattina? >>, mi dice, come se ci fossimo solo io e lui nella stanza, <<Che e domande fai James? Mai mettere in imbarazzo una donna. >>, dice il mio capo in mia difesa. Che gentile... <<Scherzi a parte, voglio proporti una cosa Sara! >>, dice, continuando ad assumere un linguaggio puro, di due semplici amici e cerco di non far colorare le mie guance di rosso <<L'ascolto!>>, gli dico, <<Ti ascolto, correggo io per te e comunque tranquilla, ho parlato di te a mio padre e gli ho detto che sei la dipendente che fin'ora mi ha portato più sicurezze e concretezze >>, afferma James sotto gli occhi di suo padre che mi guarda come fossi un insetto.

<<Sono lusingata! >>, dico timida, da scema che sono, <<Ed è per questo che ti ho scelta come assistente per mio figlio

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<<Sono lusingata! >>, dico timida, da scema che sono, <<Ed è per questo che ti ho scelta come assistente per mio figlio. Sarà il prossimo modello sulle nostre copertine e tu mia cara, ti prenderai cura di lui! >>, afferma il mio capo e il mio cuore accelera, <<Non sono sicura di esserne all'altezza! >> dico facendo ridere James, <<Non sarai sicuramente all'altezza, infondo sei un metro e quanto? Ma come si dice, nella botte piccola c'è il vino buono e sento già odore di ottimo vino! >>, dice e rimango basita. Ora mi ha paragonata addirittura al vino, però... <<James, sei il solito >>, dice suo padre sorridendo per poi lasciarci soli. Aspettate, ho detto SOLI! Cammino indietro verso la porta ma la sua voce mi ha appena bloccata la mano sulla maniglia, <<Dove stai andando? >>, mi dice, avvicinandosi e io che divento un blocco di cemento non appena prende una ciocca di capelli e comincia a giocarci con la sua mano grande e massiccia.
<<Torno alla mia scrivania>>, dico quasi silenziosamente, <<Ora sei la mia segretaria perciò sono io a darti l'ordine di entrare e uscire >>, dice appoggiandosi alla porta guardandomi dalla testa ai piedi e mandarmi dritta all'inferno, <<James, non voglio che fra noi ci sia un secondo fine >>, dico provando a non essere timida <<Hai paura per caso? >>, dice trattenendo un sorriso, <<Io? Ma no... In realtà sto conoscendo un tipo e fra non molto ci incontreremo >>, dico quella che proprio una cazzata non è, <<Ah si? La nostra assistente ha una relazione! >>, dice mostrandosi curioso dell'argomento <<Tutti ne abbiamo una! >>, ci guardiamo negli occhi, non ci vogliono troppe parole, basta solo L'ALCHIMIA che c'è fra noi per capire che non possiamo far finta di niente. <<Da quando lo conosci? >>, mi chiede sfacciato, <<Da qualche giorno, ma lo conosco solo virtualmente e mi sembra molto interessante >>, affermo. Non lo sto provocando ma provo a mettere delle distanze fra me e lui, inutili perché continua a sforzarsi per non ridermi in faccia. <<Questa cosa dell'amore virtuale credo sia una delle cazzate mondiali ma credo che ci farò un pensierino anch'io, chissà- si avvicina al mio viso paurosamente - magari trovo anch'io la mia anima gemella >>, dice, quasi sfiorandomi la bocca. Ho gli occhi chiusi. Ho paura di non resistergli ma la fortuna, quasi mai dalla mia parte, mi ha permesso nulla accadesse. <<Non ti baceró Sarah! Sarai tu a farlo >>, mi dice provocandomi. Mi sposta prendendomi dal braccio ed esce dal suo ufficio lasciandomi senza parole.

-Spazio Autrice -

Scusate se vi ho fatto aspettare un pochetto, ma il tempo vola e gli impegni sono tanti.

Spero vi sia piaciuto 🧡

Spero vi sia piaciuto 🧡

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Il Figlio Del Mio Capo {1 e 2} Volumi ᵒᶻᵍᶜᵃⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora