Bussano alla porta e subito mi stacco da James. Mi ricompongo e invita ad entrare, <<Ciao James, disturbo? >>, dice un ragazzo alto, dai capelli biondi e occhioni azzurri.Non lo conosco e sarei curiosa di sapere chi è quest'altro tizio, <<Ciao Barclay, entra... Che bello vederti! >>, dice James, abbracciando il tizio. Rimango ferma mentre torturo il mio dito con i denti, <<Ti presento Sarah... Una mia carissima amica >>, dice James e lo guardo con sorriso finto. Dopo gli spacco la faccia... Si è divertito a farmi passare per l'amica, ma come biasimarlo! Anch'io non so come definirmi, ma ovviamente l'ha fatto per non dire che sono una semplice assistente. <<Piacere mio Sarah. Sono Barclay, il cognato di questo pazzo ragazzo >>, dice e ricambio la stretta. Ora ho capito tutto... È il marito di sua sorella che vorrei conoscere un giorno <<Mia sorella dov'è? >>, dice James guardandosi intorno, <<Arriverà a breve. Si è fermata con tua madre al bar qui, vicino! >>, dice Barclay sorridendo, <<Anche mia madre é qui? >>, dice James, sgranando gli occhi, <<Siamo di anticipo la verità. È che tua madre ha insistito affinché stessimo insieme un pó di tempo in più... Diciamo che questo matrimonio ci è stato comodo come scusa per venire qui>>, dice Barclay mentre guarda il telefono, <<Perfetto! É bello stare tutti insieme >>, dice James, ma di convinzione nelle sue parole non ne ho vista per niente. Imbarazzata mi avvicino alla scrivania e comincio a disfare i cartoni dalle mie cianfrusaglie. <<Dove alloggiate? >>, dice James a suo cognato, <<Nella villa di tuo padre. Ha insistito affinché stessimo tutti da lui... Spero sarai dei nostri! >>, dice e sott'occhio controllo James e la sua reazione, <<Io sto alloggiando in una piccola villa in affitto da quando sono arrivato qui... Non sarò dei vostri , nel senso non verrò a dormire nella villa ma passeremo del tempo insieme. Tranquillo! >>, dice James. È impacciato e vorrei capire se è per la mia presenza <<Esco un attimo fuori. Mi stanno chiamando! >>, dico e vedo James annuire disturbato.
Esco dalla stanza e vado fuori alle scale d'emergenza. Ho bisogno d'aria! In qualche modo mi sento parte della famiglia, ma non capisco il motivo, visto che non lo sono.
Mentre rientro, noto una ragazza stupenda a braccetto con una donna più grande di lei. Sembrano due vip visto la loro eleganza e portata. Presumo siano loro la mamma e la sorella di James. Mi poggio alla parete con la schiena e sbatto nervosamente le gambe. Vorrei tanto sapere di cosa stanno parlando tutti insieme e se James stia bene. Sento che lui sia davvero fragile nonostante vuole dimostrarmi il contrario.
Anch'io ho bisogno di lui, di essere nella sua vita al cento per cento. Il destino ci ha uniti, non possiamo fingere di questo.
Passa del tempo e continuo a fare avanti e dietro. Di tanto in tanto noto il telefono visto che sono in procinto di un messaggio da Karen riguardo alla macchina.
Alle tre del pomeriggio mi tocca un'altra sfida. Salutare la mia migliore amica e non sapere quando la rivedrò... In questo periodo è tutto così confuso e penso che se non ci fosse James in questo momento sarebbe stato molto peggio. Non avrei superato neanche l'idea di averla lontana... Diciamolo, nella vita non ho molte persone... <<Sarah! >>, mi sento richiamare da James e continuo a stare al telefono, non vorrei pensasse che stessi aspettando lui, <<Ehi!>>, dico, alzanado lo sguardo, <<Chi ti ha chiamata? >>, sembra infastidito << In realtà nessuno! Era un modo per uscire da lì! >>, dico quasi sottovoce mentre continuo a studiarlo, <<Perché scusa? Potevi rimanere, nessuno ti ha cacciata>>, dice e si gratta il mento. É nervoso! Questo è evidente, <<Mi sentivo fuori luogo James, cerca di capire >>, incrocio i occhi occhi spenti.
<<Ascolta, mi faresti un favore? >>, taglia corto, evitando la mia ultima affermazione, <<Certo, dimmi! >>, dico curiosa, <<Stasera verresti da me? Ho fatto capire che lavorerai con me >> non capisco dove voglia arrivare, ma va bene <<Perché? Che succede? E poi che lavoro potremmo condividere noi due? >> dico sorridendo, confusa <<Ho detto che ti si è rotto il PC e non puoi lavorare da casa tua, perciò ti ho invitata da me per prestarti il mio PC!... Sarah, stasera ci sarà la cena di famiglia e ho bisogno di una scusa per non andarci>> dice. Possibile sia così disperato?
Che vuole la sua famiglia?
<<Così mi incolperanno James. Diranno che sono io la causa! >>, dico e sembra rifletterci un attimo, <<Non preoccuparti... Stasera verrai da me, preferisco una serata con te sinceramente. Sei l'unica persona in grado di farmi stare bene>>, dice e mi scalda il cuore quando mi dice quelle parole <<Va bene... Ma che succede con loro? >>, dico. La bocca chiusa non la so tenere, <<Ora non possiamo parlare, lo farò poi>>, dice e mi tira un pizzicotto. Come di sua abitudine. Improvvisamente viene richiamato da sua sorella e si allontana da me, facendomi un sorriso.
Quello che provo in questo momento non lo riesco nemmeno a spiegarlo sinceramente. Mi cenna con una mano che sta andando via con loro e annuisco. Lo vedo allontanarsi e già sento la sua mancanza.
Ah Sarah, riprenditi! Continuo a ripetermi nella mente.
Finalmente arriva il messaggio di Karen.
Mi ha scritta che è appena arrivata in agenzia.
Prendo la borsa e mi dirigo all'ascensore.
Per tutto il tempo penso a James... Come posso vivere in questa maniera?
Arrivo a piano terra e cammino verso l'uscita nervosamente.
Finalmente vedo Karen che mi viene incontro e dietro lei la mia macchina
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Il Figlio Del Mio Capo {1 e 2} Volumi ᵒᶻᵍᶜᵃⁿ
PoetryCompleta • Sarah ha 23 anni e lavora nella grande azienda della famiglia Western. Inaspettatamente arriva James, il figlio piccolo, di cui Sarah ne perderà completamente la testa. Succederà di tutto! Il divertimento e l'amore è assicurato