VIII- L'appuntamento

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Sono ormai trascorse diverse ore da quando è iniziata la giornata lavorativa di Amelia. Se ne sta lì ammutolita. Si rigira la penna tra le mani con fare nervoso, come se fosse estraniata dal mondo, immersa nei suoi pensieri. A turbare il suo stato di inquietudine e tensione è la suoneria del suo cellulare.
È Rachele a chiamarla.

<<Ciao Rachele>>
<<Buongiorno Amelia! Che magnifica giornata oggi, vero?>>
In effetti il clima oggi è come non mai. Si sa, durante la primavera il tempo non è ancora molto stabile, ma oggi... Splende il sole come se fosse piena estate, il cielo è limpido. Non si può dire lo stesso purtroppo dell'umore di Amelia.

<<Si... Meravigliosa... Rachele devi dirmi qualcosa? Sono a lavoro>>
<<Si, scusa cara, stasera passo a prenderti verso le 20:00,
va bene?>>
<<Passi a prendermi alle 20:00? Non mi dire che lo hai fatto di nuovo Rachele, ti prego non dirmelo>>
<<Dai! Ci divertiremo, sono due brave persone Amelia!>>
<<Come tutti gli uomini che mi presenti del resto Rachele. Come devo dirtelo che non ne voglio proprio sapere?>>
<<Non puoi perché ormai è tutto organizzato, un'uscita a quattro, siamo tra amici. Ti passo a prendere alle 20:00 e non fare tardi proprio oggi va bene? A dopo!>>
<<Non verrò da nessuna parte Rachele mi senti? Pronto?>>

Rachele aveva già riattaccato. Amelia era su tutte le furie. Non sopportava l'atteggiamento della sua amica. Sicuramente non aveva intenzione di rendere ancora più nervosa e suscettibile Amelia ma l'effetto di quelle parole non hanno fatto altro che renderla furibonda.

Dopo l'esperienza negativa con il padre di Gianluca, Amelia si era negata la possibilità di conoscere una nuova persona con cui poter condividere la sua vita. Non credeva più alla sincerità del sesso opposto, anzi.

Terminato il turno in biblioteca, Amelia torna a casa in fretta e furia. Non è entusiasta della cena ma tiene ancora alla sua preziosa puntualità. Indossa un completo elegante, rigorosamente nero, il suo colore preferito. Ha giusto il tempo di legarsi i capelli con un fermaglio prima che Rachele la chiami per avvisarla che l'aspetta sotto casa. Saluta Gianluca con un bacio sulla fronte ed esce di casa.

<<Buonasera Amelia! Puntuale come sempre>>
<<Ciao...si...>>
<<Su via Amelia, un po' di entusiasmo ti prego, così sembra che ti sto conducendo al patibolo, è solo una cena, niente di più!>>
<<Una cena non richiesta. Adesso andiamo o faremo tardi>>
Rachele accende l'automobile e si dirige verso la destinazione senza aggiungere ulteriori parole.

Amelia comincia a vagare con la mente, rivolge i suoi pensieri al figlio e rimembra nostalgicamente gli anni spensierati dell'infanzia di Gianluca, i momenti più felici della sua vita.

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