{Capitolo 3 -avevo torto?-}

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È passato ormai il primo mese di scuola e per Emily fila tutto liscio.

Alcuni compagni le si sono già affezionati, prende buoni voti e dei ragazzi ci hanno già provato con lei, ma puntualmente arrivava max a cacciarli.

Emily era felice di questo, vedendolo come un gesto premuroso e protettivo, era sempre più convinta di piacere al ragazzo del campo da calcio e pian piano lei si stava innamorando.

Emma non era affatto dello stesso avviso e cercava in tutti i modi di non farli avvicinare.

«hai visto che carino?»

dice Emily tutta contenta mostrando a Emma il lupacchiotto di peluche che aveva tra le mani

«si è molto carino dove lo hai preso?»

«in realtà... me lo ha regalato Max»

«ah»

«lo so lo so»

«no che non lo sai»

«si lo so ma te l'ho già detto stai esagerando... a proposito, oggi esco insieme a lui»

Emma la guarda con gli occhi sgranati

«TU COSA SCUSA!?»

grida la ragazza facendo girare tutti i ragazzi nel corridoio

«shhh abbassa la voce! Ma cosa strilli non devono mica saperlo tutti»

«come faccio a non urlare?
Ti ho detto un milione di volte di non fidarti e tu che fai? Ci esci pure!?»

«Emma te l'ho già detto stai esagerando, io gli piaccio, lui mi piace che c'è di male?»

«c'è che quello lì ti farà soffrire, sicuramente è uno di quelli che ti porta a letto e il giorno dopo non sa nemmeno più chi sei»

«sei la solita melodrammatica, io ci esco e se fa qualcosa che non mi piace lascio perdere ok?»

«promettilo»

«lo prometto»

«croce sul cuore!»

«sisi croce sul cuore ahah»

Le ragazze tornano in classe.

L'ultima ora finisce, Emily saluta Emma la quale si raccomanda per la 300miglionesima volta, l'amica la rassicura con un sorriso e se ne va con Max, che Emma continua a guardare in malo modo fin quando non spariscono dietro l'angolo.

Si è fatta sera e Emma inizia a bombardare Emily di messaggi per sapere cosa era successo durante l'appuntamento.

Era strasicura di avere ragione su Max, ma dopo svariati minuti, non avendo risposta decide di chiamarla.

Dopo qualche squillo Emily risponde

«heyyy Emma»

«che tono felice... bhe???»

«bhe???»

«non ripetere quello che dico, dai come è andata?»

«sapessi»

«Emily Williams rispondimi immediatamente»

«ok ok ma non chiamarmi per nome e cognome ahaha.
Allora, vediamo, abbiamo fatto una lunga passeggiata, abbiamo parlato e mangiato al Mc»

«e basta?»

«no...»

«cosa...?»
Il tono di Emma si fa preoccupato

«CI SIAMO MESSI INSIEME»

Grida Emily contentissima.

Emma rimane a fissare il vuoto.

Aveva torto?

Si era preoccupata davvero per niente?

Non ci poteva credere.

Sentì un'improvvisa fitta al cuore e non riusciva a capire se era perché si era sbagliata o per la notizia che le aveva appena dato la sua migliore amica.

«heyy terra chiama Emma sei ancora lì? Ahah»

«S... Si ci sono tranquilla»

«bhe ho mantenuto la promessa alla fine, è stato un tesoro e sono davvero felice, adesso puoi stare tranquilla»

«si bhe se tu sei felice lo sono anche io»

«meno male avevo paura mi uccidessi ahaha»

«mannò! sennò a chi faccio le ramanzine poi? Ahah»

«giusto ahah, ci vediamo lunedì»

«si a lunedì»

Emma aveva appena mentito alla sua migliore amica.

Non lo aveva mai fatto da quando si sono conosciute, era sempre stata chiara e cristallina con lei ma quella volta aveva mentito su una cosa che si erano promesse di non tener mai nascosta l'una a l'altra:   i propri sentimenti.

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