★Capitolo bonus★

8 1 0
                                    

{EMMA SMITH}

Emma frequenta la quinta elementare.

È una bambina normalissima, con una famiglia tranquilla e una vita assolutamente nell'ordinario.

Era però molto timida, difficilmente riusciva a instaurare un rapporto con gli altri, per questo non aveva mai fatto un pigiama party e non invitava mai nessuno a casa.

Era appena iniziata la ricreazione e la maestra porta la sua classe in giardino come sempre.

Emma come ormai era sua abitudine si metteva vicino a quello che era diventato il suo albero preferito.

Gli aveva persino dato un nome.

Mentre mangiava la sua merenda guardava le formiche portare il cibo dalla superficie fino a dentro il formicaio.

«anche voi fate merenda ehh?»

Domanda la bambina ai piccoli animaletti, gli unici che in un certo senso le facevano compagnia

«AHAHA»

Un bambino si ferma davanti a lei e inizia a riderle in faccia

«questa qui parla con le formiche!»

Inizia a gridare il bambino per attirare l'attenzione dei compagni

Emma abbassa la testa imbarazzata, alcuni bambini iniziano ad imitare il loro compagno.

Dopo un po' arriva un altra classe.

I bambini si stancano e lasciano in pace Emma.

Nota che molti bambini dell'altra classe sono tutti intorno ad una loro compagna.

Emma non capendo il tanto interesse per quella bambina si avvicina.

Una volta fatto capisce il perché.

È davvero carina, capelli neri lisci che le arrivano alle spalle e gli occhi di un colore che Emma non aveva mai visto prima.

Viola.

Rimane ad osservarla per un po', affascinata da quella vista.

«aahh!»

Emma strilla facendo girare tutti i bambini e maestre presenti.

Uno dei bambini di prima le ha tirato i capelli facendola cadere per terra.

«ma che fai!?»

Dice una voce femminile che Emma non riconosce

«ti aiuto io»

Emma apre gli occhi che aveva chiuso a causa del dolore e della caduta.

È la bambina che fino ad un minuto fa le sembrava irraggiungibile.

Emma la guarda per qualche secondo, poi prende la mano che l'altra le stava porgendo

«g...gr... grazie»

Dice molto timidamente.

La bambina davanti a lei le mostra un sorriso splendente, e Emma istintivamente, ricambia.

Non le era mai successo, ma quel sorriso in qualche modo l'ha rassicurata.

«e tu chiedile scusa»

«no! È strana»

Replica il bambino che aveva tirato i capelli a Emma

«allora se lei è strana lo sono anche io»

Emma rimane a bocca aperta.

Nessuno.

Nessuno a parte i suoi genitori l'aveva mai difesa.

Gli occhi di Emma si fanno lucidi. Corre via, non voleva farsi vedere ancora più debole di quanto già non fosse e si nasconde sotto la cattedra della sua classe.

«hey, dove sei andata?»

Emma sente di nuovo la voce della bambina dagli occhi viola

«non ascoltarli. Non è vero che sei strana!»

La bambina entra nella classe ma Emma non le risponde

«trovata!»
Emma si spaventa e fa un sobbalzo sbattendo la testa

«ahia»
Dice la bambina bionda massaggiandosi la testa

«opss scusaaa»

Dice l'altra dandole il bacino sulla bua.

Emma arrossisce tantissimo, cerca di non darlo a vedere.

«non ti devi vergognare, anche io sono timida»

Emma la guarda male, l'aveva appena vista circondata dai suoi compagni

«si lo so cosa pensi ahah, allora perché eri circondata da bambini?»

Emma sgrana gli occhi, ma come ha fatto? Non le avrà mica letto nel pensiero.

«grazie»

Dice solo lei

«io mi chiamo Emily, Emily Williams»

La bambina si siede vicino a lei

«io Emma Smith, hai un bel nome»

«anche tu»

Le sorride nuovamente la sua salvatrice.

La campanella suona e le due bambine si devono salutare.

Da allora Emma ha sempre passato la ricreazione insieme a Emily, si scambiavano la merenda, andavano l'una a casa dell'altra e facevano un sacco di pigiama party, ogni volta i genitori le rimproveravano perché rimanevano sveglie fino a notte fonda anche se le due amiche cercavano di spiegargli che lo scopo era proprio quello.

Emma finalmente era felice, sorrideva tutti i giorni e per davvero.

Adesso la sua felicità era Emily e non l'avrebbe lasciata andare per nessun motivo al mondo.

L'ultimo giorno di scuola si sono fatte una promessa: di rimanere insieme per sempre e lei non aveva assolutamente intenzione di infrangerla.

•[DON'T LEAVE ME]•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora