THIRTEEN

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"Marcus" dissi entrando in infermeria la mattina seguente mentre lui era con Abby
"Octavia avrebbe già dovuto chiamare" dissi preoccupata
"Sta bene" disse lui
"Non puoi saperlo. Se l'hanno presa?" dissi agitandomi sempre di più
"Respira e non fare niente si stupido" mi disse
"Dannazione" sussurrai uscendo

Andai alla prigione, dovevo parlare con Lincoln
"Fatemi passare" dissi e le guardie mi diedero il via libera, era bello essere tornata nella guardia, poi essere figlia di mia madre che a quanto pare era una vecchia amica di Pike mi dava un vantaggio.
Mi avvicinai alla ringhiera e Lincoln si avvicinò, le guardie mi lasciavano passare perché andavo da lui tutti i giorni e avevo pregato Pike di lasciarmelo fare.
"Octavia non ha ancora chiamato" sussurrai
"Non posso aiutarti da qui" sussurrò lui
"Devo andare a cercarla ma non so come uscire con il cavallo" sussurrai, lui pensò qualche secondo
"Pike manda delle squadre in pattuglia tutti i giorni, giusto?" chiese
"Sì" dissi
"Sono già partite?" chiese
"No" dissi
"Chiedigli se puoi andare anche tu a cavallo da sola, ricordagli che sei forte, che conosci questi boschi come le tue tasche e che nessuno di noi può ucciderti" sussurrò lui
"Ok, grazie Lincoln" dissi
"Ste kefa" mi disse mentre uscivo
"Sha. Yu seintami" dissi e mi avviai verso l'ufficio di Pike.

Quando arrivai la porta era aperta e io entrai
"Permesso" dissi e vidi Bellamy e Pike
"Jo, vieni pure" mi disse Pike
"Volevo chiederle una cosa signore" dissi
"Dimmi pure" disse lui stranamente tranquillo
"So che manda delle squadra in pattuglia e volevo chiederle se posso andare" chiesi
"Con una squadra, giusto?" chiese Bellamy
"A dire il vero no. Vorrei andare da sola. Il mio cavallo é più veloce e io conosco questi boschi come le mie tasche, coprirei maggiore territorio in minor tempo" dissi
"No" sbottò Bellamy
"Dannazione Bellamy ma perché tu sei sempre qui!" urlai
"Sono abbastanza forte per proteggermi da sola. I Terrestri non mi possono uccidere e ho più armi io addosso che tutte le guardie messe insieme" dissi cercando di convincerlo, dovevo trovare Octavia
"Per quale motivo i Terrestri non possono ucciderti?" chiese stranito e incuriosito
"C'è una leggenda dei Terrestri che dice che un giorno sarebbe arrivata in persona che poteva e sapeva usare tutte le armi, da fuoco e non, senza che nessuno glielo avesse insegnato e a quanto dice il Comandate io sarei questa persona. La leggenda dice anche che se uccidi Gonheda una maledizione di perseguiterà a vita, questo spaventa i Terrestri ma sopratutto, loro mi rispettano quindi io sarò al sicuro" spiegai
"Bene puoi andare anche da sola, se é quello che vuoi. Le squadre partiranno tra mezz'ora" disse
"Grazie signore" dissi uscendo.

Andai a pulire il mio cavallo, mi tolsi la giacca dell'uniforme e misi il chiodo che mi aveva regalato mia madre, feci le trecce come me le aveva fatte Lincoln il giorno che combattemmo contro Mount Weather e iniziai a preparare Gon per la nostra lunga passeggiata. Gon é il nome del cavallo che mi ha regalato Lexa, glielo aveva dato lei in 'onore' di Gonheda.
"Dove vai?" mi chiese Stefan entrando nella stalla
"In perlustrazione" dissi, non potevo dirgli ciò che andavo a fare realmente, faceva parte della guardia e sì era mio fratello e mi fidavo ma non potevo metterlo in pericolo
"Da sola?" chiese
"Sì"
"Hai il consenso di Pike?"
"Sì Stefan. Stai tranquillo" dissi
"Sono tranquillo, so che ti sai difendere benissimo da sola. Solo...sta attenta" si raccomandò
"Starò attenta. Mamma sembra molto felice" dissi
"Sì, non so perché ma meglio così" disse
"Sì certo. Devo andare" dissi e uscì dalla stalla portando Gon con le briglie.

Ero davanti al cancello aspettando che si aprisse e Bellamy mi raggiunse.
Il cavallo fece un salto per allontanarsi da lui, forse sentiva una sorta di tensione tra di noi, gli animali avvertono queste cose. Io lo calmai
"Stai attenta" mi disse e si allontanò.
Il cancello si aprì e io saltai sul cavallo e corsi via guardando dietro di me Arkadia allontanarsi velocemente e quella sensazione un po' mi piaceva, Arkadia era diventata un problema per chi ci viveva e per chi ne stava fuori.

Cercai Octavia per miglia poi mi fermai per far bere il cavallo. Sentì un rumore, presi un coltello e lo lanciai e questo si infilò in un albero
"Bellamy dannazione potevo ucciderti" dissi avvicinandomi e prendendo il coltello
"Non lo hai fatto" disse
"Che cosa ci fai qui?" chiesi irritata
"Pike mi ha chiesto di seguirti" disse
"Per quale motivo?" chiesi sempre più irritata, dovevo trovare Octavia
"Non si fida" rispose
"Non mi interessa. Non mi seguire Bellamy o la prossima volta il coltello non finirà nell'albero" dissi, salì velocemente sul cavallo e lui corse via il più velocemente possibile mentre io sparavo di aver seminato Bellamy.

Quando pensai di aver completamente seminato Bellamy feci rallentare il cavallo che poverino aveva corso molto.
Camminammo ancora un po' fino a quando non ci imbattemmo in un gruppo di Terrestri che mi puntavamo tutte le armi contro
"Gonheda" disse un uomo avvicinandosi
"Gonheda prego, si unisca a noi" mi disse prendendo le briglie del cavallo e io scesi
"Lexa é qui?" chiesi e un altro uomo legò il mio cavallo a un albero
"No. Io sono Tomac kom Podakru, capo del Popolo del Lago" si presentò
"É un piacere Tomac kom Podakru" dissi
"A cosa dobbiamo questa visita?" chiese facendomi sedere a terra accanto a un gruppo di persone che mangiava e poi si sedette di fronte a me
"Cerco Octavia kom Skikru, é qui per caso?" chiesi
"No, mi spiace ma ci farebbe piacere se rimanesse, sta facendo buio." disse
"Certo, tornerò ad Arkadia domani mattina" dissi
"Come mai siete accampati qui?" chiesi
"Il Comandante ha ordinato di posizionare un blocco attorno al vostro campo per proteggere voi da Azgeda e tutti i nostri villaggi da voi" rispose
"In che senso?" chiesi
"Chiunque oltrepassi il confine morirà" disse
"Io ho oltrepassato il confine" dissi
"Lei é speciale, per noi e per il Comandante. Non importa se lei fa parte del Popolo del Cielo, lei é Gonheda" disse
"Grazie, di tutto" dissi
Più tardi mi diedero una tenda per dormire, pensai a come si stava preoccupando Stefan ora ma sarei tornata la mattina seguente.

Quando il sole fu alto sentì una persona parlare in Trigedasleng
"Osir souda ron imfou gon Skikru op. Hedon kom Heda." disse l'uomo e io uscì dalla tenda
"Imfou gon Skikru?" dissi
"Gonheda" disse l'uomo ed entrambi scesero dai cavalli e fecero un piccolo inchino
"Dobbiamo portare un messaggio al capo del Popolo del Cielo e uno a lei" disse uno dei due
"Quale messaggio?" chiesi
"Il Comandante chiede se lei può tornare con noi a Polis, la vuole proteggere ma il messaggio per il capo del Popolo del Cielo non posso dirglielo" disse
"Io devo tornare ad Arkadia, venite con me e nel tragitto penserò se tornare a Polis o no"
"Bene" disse lui
"Lid em gapa in" ordinò Tomac e un uomo mi portò il mio cavallo, io salì e così fecero anche i due messaggeri di Lexa
"Chof Tomac kom Podakru. Mebi oso na hit choda op nodotaim" dissi e partimmo.

WE WILL SURVIVE 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora