☔︎᭙ꫝꪖ𝓽 ᭙ꪖ𝘴 𝓽ꫝꪖ𝓽 ꪀꪮ𝓲𝘴ꫀ?!☔︎

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{StreCico}

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Strecatto's pov.

Era una serata estiva ed io e il mio fidanzato Cico eravamo a casa nostra in cerca di qualcosa da fare.

C «Amore, ti va di fare una passeggiata nel boschetto qui vicino?!»
S «Umh, non so, il tempo non mi sembra molto bello...»

Alla fine riuscì a convincermi e così ci incamminammo verso quella zona. Man mano che ci addentrammo tra i fitti alberi di quel piccolo bosco, sentii una goccia cadere sulla mia testa, poi un'altra e un'altra ancora finché non iniziò a diluviare.

S «Te l'avevo detto che non era una buona idea!»
C «Tranquillo, qui vicino ci dovrebbe essere una casa abbandonata, andiamo li e aspettiamo che smetta!»

Iniziammo a correre nel tentativo di arrivare prima di bagnarsi completamente, ma fu tutto inutile...entrarono dentro quella struttura completamente fradici! Mi guardai intorno...

S «C-Cico...io ho un po' paura a stare qua, soprattutto con un temporale...»
C «Hey, tranquillo Micetto, non succederà niente! Ci venivo spesso qui quando ero un po' più piccolo, è un posto tranquillo...»

Come al solito, le sue parole erano riuscite a tranquillizzarmi...non so come ci riuscisse, ma era sempre così!

S «Ok...e quindi cosa facciamo?!»
C «Vuoi che te lo dica, o preferisci che te lo mostri?!»

Mi disse con un sorrisetto malizioso stampato sul volto...

S «Direi la seconda!»

Gli risposi io con tono provocante. Mi spinse poco delicatamente contro il muro e mi baciò... ricambiai subito e, appena sentii la sua lingua picchiettare contro le mie labbra, le schiusi permettendovi l'accesso. Quando ci staccammo, notai che il leggero tessuto della sua maglietta rosso fuoco, una volta bagnato, si aderì perfettamente al corpo di Cico, facendo risaltare i suoi addominali perfetti e rendendolo ancora più sexy...a quel pensiero mi morsi il labbro. Aveva i capellidel medesimo colore della maglietta che gli cadevano sul viso per via del peso dell'acqua e che di tanto in tanto lasciavano cadere alcune goccioline. Una mano sotto la mia maglia mi distolse dai miei pensieri riportando la mia attenzione a ciò che stava succedendo. In poco tempo gli abiti di entrambi finirono sul pavimento, restammo entrambi in boxer. Cico sfiorò dolcemente le mie labbra con le sue prima di prendermi in braccio e poggiarmi su un vecchio tavolo senza mai interrompere quel bacio. Anche l'ultimo indumento che ci copriva sparì permettendoci di ammirare ogni dettaglio l'uno del corpo dell'altro. Impugnò il mio membro cominciando poi a muovere velocemente la mano dal basso verso l'alto e viceversa provocandomi numerosi spasmi di piacere e, dopo qualche altro bacio sul collo, iniziò a fare gli stessi movimenti con la bocca. Dopo qualche altro gemito lo fermai, scesi dal tavolo su cui mi aveva fatto sedere e mi misi in ginocchio davanti a lui. Lo baciai un po' ovunque per poi iniziare a replicare i suoi movimenti. I suoi mugolii erano come musica per me, sarei rimasto ad ascoltarli per ore senza mai stancarmi. Ad un certo punto, Cico mi fermò e...

(Mi spiace R_sick05, ma non voglio esagerare! XD)

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[La mattina dopo]

Mi svegliai per terra, infatti avevo un gran mal di schiena. Mi guardai in torno e notai che Cico non era con me, così mi alzai, indossati nuovamente i miei vestiti e poi andai a cercarlo leggermente intimorito a causa dell'ambientazione.

S «C-Cico?!»

Nessuna risposta...

S «Cico, d-dove sei?! M-mi fai preoccupare c-così!»

Udii un rumore proveniente da dietro di me...mi bloccai, ero terribilmente spaventato.

S «C-Cico...s-sei tu, v-vero?!»

Mi tremava la voce, me la stavo facendo sotto in pratica! Poi, sentii dei passi alle mie spalle...

C «BUH!»

Urlò improvvisamente prendendomi per i fianchi. Io tirai un urlo talmente forte che quasi si spaventò anche lui!

S «MA SEI SCEMO?! Ma ti sembra il caso di farmi scherzi del genere in questo posto?!»
C «Scusa Micetto, era solo uno scherzetto innocente!»
S «Innocente per chi?!»

Avevo ancora il battito accelerato per via dello spavento. Lui mi abbracciò e unì le nostre labbra dolcemente per farsi perdonare e devo ammettere che ci riuscì! Poi sentii un'altro rumore...

S «Che cos'era quel rumore?! Se sei stato tu sappi che non è divertente, Cico!»
C «No, io non ho fatto niente...»

Ricominciai ad avere paura...

S «C-credo venisse da-da quell'armadio»
C «Proviamo ad aprirlo?!»
S «N-no...»
C «Tranquillo, ci sono io con te!»

E, come al solito, mi tranquillizzò! Sono passati anni da quel giorno, eppure ci riesce ancora. Ci avvicinammo al mobile e, dopo alcuni sguardi rassicuranti da parte del mio fidanzato, quest'ultimo aprì le ante. Rimanemmo a bocca aperta vedendo cosa, o meglio chi c'era li dentro...c'era un bambino piccolo rannicchiato in un angolo.

C «Ma- cosa ci fai qui da solo?!»
? «...»
S «Hey, tranquillo, non ti facciamo niente! Ci puoi dire dove sono i tuoi genitori?!»
? «La mia mamma è nel cielo...»

Disse con una vocina tenerissima...

C «E il tuo papà?!»
? «Mi ha portato in un posto dove ci sono tanti bambini che non hanno i genitori, ha detto che non poteva prendersi cura di me e mi ha lasciato lì... però io non volevo starci quindi sono scappato e mi sono nascosto qui!»

Io e Cico ci guardammo negli occhi, non sapevamo cosa fare...

S «Come ti chiami?!»

Gli chiesi cautamente, non volevo intimorirlo...

? «Mi chiamo Matt e ho quattro anni e mezzo!»
S «Ok...»

Gli risposi ridacchiando leggermente...

S «Io mi chiamo Strecatto...»
C «E io Cico!»
M «Siete fratelli?!»

Ci domandò cambiando posizione. Adesso era seduto a gambe incrociate, ma sempre dentro l'armadio.

C «No, siamo fidanzati!»

Esclamò sorridendo ad entrambi...

M «Ma i ragazzi non si fidanzano con le ragazze?!»
S «Beh, ognuno ha i suoi gusti...a noi le ragazze non piacciono, o ad una ragazza possono non piacere i ragazzi!»
C «Già, non c'è niente di male!»

Il piccolo ci guardò sorridendo, ma poi tornò triste...

S «Hey, perché quel faccino triste?!»
M «Non voglio che mi riportate in quel posto!»
S «E se...»

Guardai Cico, lui capì subito cosa mi stava passando per la mente!

C «Ti andrebbe di venire a casa nostra?!»
M «Davvero?!»
S «Si!»
M «Certo che voglio!»

Si alzó in piedi e ci abbracciò entrambi. Lo presi per mano e, seguendo la strada indicata da Cico, arrivammo a casa in poco tempo. Durante il tragitto chiacchierammo con Matt, scoprimmo cosa gli piaceva fare, o mangiare, come si chiamassero i suoi genitori e cosa fosse successo a sua madre. Il giorno dopo avvisammo l'orfanotrofio che lui era con noi e che avevamo intenzione di adottarlo, cosa che fecimo nei giorni a seguire.

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❀𝓞𝓷𝓮-𝓼𝓱𝓸𝓽 𝓦𝓰𝓯❀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora