Il cadavere riemerge dal baratro del mio cervello. Che orribile sensazione... Sta grattando.
Le sue urla disperate mi costringono a piegarmi in due dal dolore. Il mio cranio non può contenerle. Sono troppo forti. Così le lascio fuoriuscire da me.
Grassi vermi mi escono dalle orecchie.
Che schifo... No, no. Basta. Le mie mani sono tutte sudate. Afferro l'orlo della mia felpa, sporcandola, bagnandola, infestandola. I vermi cadono ai miei piedi e strisciano sul pavimento della mia stanza.
E quel mostro... Quel cadavere allunga le braccia, bucandomi lo stomaco. Inorridita, guardo la mia pelle lacerarsi. Il sangue scivola sul mio corpo. Reprimo un conato. In bocca un sapore tossico, metallico.
Osservo come la ferita continui a estendersi. Morirò. Poi una gamba esce dal mio corpo, da quella ferita. C'è così tanto sangue... Dal mio stomaco -dal mio corpo- esce Bluz. Ecco dove era finito... Il peluche, il mio vecchio peluche. Bluz...
Ma il suo pelo blu ora è ricoperto del mio sangue. Il sangue che ancora sgorga da me. Merda. Merda, merda, merda!
Bluz mi guarda. Il suo muso si contorce in un diabolico sorriso. Il mio cuore batte così forte, mentre il panico mi assale. No... Oh, no. Per favore. Per favore.
Poi il cadavere prende il sopravvento.
E tutto diventa buio.
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Indelebile
Ficción GeneralEmozioni ritratte in immagini. Pensieri sgusciati fuori dal cranio. Parole contorte, ma guaritrici.