~ Capitolo 10 Lei ~

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POV Narratrice
Il telegiornale era sempre piuttosto monotono, come al solito, come in ogni altra parte del mondo ogni giorno, le notizie sono sempre brutte. Ma quel giorno spopolava ovunque nella cittadina la notizia della scomparsa di una ragazza. Le notizie dicevano che era sparita nel nulla senza che nessuno ne sapesse niente. Molti speculavano che ella fosse scappata o che l'avessero rapita, magari stuprata e uccisa o altre teorie simili.
Ormai però la notizia era cosa vecchia. Tre anni erano passati da quell'estate del 2006. Quella strana estate nella quale una manciata di universitari aveva iniziato a filmare un film. Quell'estate piuttosto fredda nella quale un ragazzo è diventato un regista paranoico con un maniacale bisogno di proteggersi ed essere costantemente filmato per proteggersi da qualcosa a tutti gli altri sconosciuto. Quell'estate dove il regista, un certo Alex Kralie aveva deciso non appena arrivato allo sfinimento di bruciare ogni singola registrazione, ma grazie al cielo un suo buon amico Jay Merrick era riuscito ad impedirglielo prendendo la scatola contenente le cassette e promettendo di non farle mai più vedere ad Alex. Quell'estate nella quale molti ragazzi erano entrati in contatto con qualcosa di misterioso e ben più grande e potente di loro. Qualcosa che aveva terrorizzato Alex tanto da farlo lentamente impazzire. Qualcosa che aveva perennemente torturato Tim fin dall'infanzia usando la sua mente come un gioco ed il suo corpo come un burattino senziente ed ubbidiente, incapace di ricordare le azioni compiute sotto il controllo della creatura. Qualcosa che avrebbe lentamente portato segretamente il protagonista di un film universitario ad essere il suo scagnozzo più fidato, così tanto che ormai ciò che il ragazzo era un tempo ormai non esisteva più. Qualcosa che rapì silenziosamente una ragazza nella notte dopo averla cullata tra i soffici fili della sua oscurità per tutta l'infanzia per farle dimenticare tutto torturandola lentamente.
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Nei boschi limitrofi al Rosswood park su un ramo di uno degli alberi più alti di trovava seduta una ragazza c/c dalla pelle (colore/pelle) e con lo sguardo c/o perso nel vuoto stancamente. Al suo fianco un'altra figura, un ragazzo che indossava una felpa senape e una sorta di passamontagna nero con una faccia triste rossa disegnata sopra la guardava in silenzio.
Dopo qualche minuto di riposo entrambi iniziarono a scendere dall'albero preparandosi a eseguire i rispettivi compiti per il capo.Guardando il ragazzo scioccamente da lei soprannominato Hoodie (o Hoody non l'ho mai capito perché ufficialmente nella serie lo chiamano Hoodie) andarsene i pensieri di lei non facevano altro che puntare verso una sola direzione. Lo stesso pensiero le girava nella mente da tutto il pomeriggio. La consapevolezza che il "gioco" era adesso che iniziava, con Jay che dopo tre anni finalmente si era deciso a guardare le cassette e che ingenuamente aveva deciso di postarne i contenuti su un canale YouTube chiamato "Marble hornets". Ripensando al nome la ragazza si mise inconsciamente a sorridere, durante il passare dei tre anni aveva finalmente iniziato a comprendere ciò che era sempre stato sotto ai suoi occhi ma troppo complicato da capire. Si mise la maschera con le fattezze del suo animale preferito e alzò il proprio cappuccio con lo stesso motivo continuando a ridere "Oh dolce piccolo Jay è un peccato che non ricordi abbastanza, ma .... Fidati tra non molto scoprirai fin troppo...."

Angolo Autrice

Hey sono nuovamente tornata, buongiorno di nuovo, oggi ho trovato un po' di tempo tra una videolezione e l'altra.Comunque spero di iniziare ad incuriosirvi lentamente sempre di più. E tranquille mie care lettrici, tutte le vostre domande troveranno risposta nei prossimi capitoli.

Grazie mille di aver letto

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603 parole

07/11/2020

La Bambina di RosswoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora