28.06.2018 - Inizia "l'avventura" in Fikr'i Harika

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Giorni fa, al mio ritorno in agenzia per la festa di Gala in occasione dei quarant'anni dell'agenzia, sono stato accolto dagli abbracci calorosi dei dipendenti. Rivedere mio fratello Emre e papà dopo così tanto tempo è stato emozionante. Mi mancavano tanto.
Il mio nuovo incarico alla Fikr'i Harika mi preoccupa non poco: dirigerò l'azienda finché mio padre non farà ritorno dalla crociera a Cuba.
Tutto ciò è stato inaspettato e imprevedibile persino per me, chiunque si sarebbe aspettato che l'incarico venisse assegnato ad Emre, ma in questo caso il destino ha giocato in mio favore.
Non so, in realtà, se il destino mi abbia fatto un favore a legarmi temporaneamente a Istanbul, ma come sempre Can Divit non si lascia annegare dalle tempeste, dagli eventi imprevisti. Navigherò tra le onde chiassose di Istanbul e quando potrò continuerò a fotografare le mie amate montagne.
Ho dovuto abbandonare il mio nuovo progetto fotografico per rimanere qui a Istanbul, spero ne varrà la pena.

Dovrò reggere sulle mie spalle il peso del compito che mio padre mi ha affidato: dirigere con successo l'azienda  di famiglia e trovare la spia che rivela ad Aylin le nostre campagne pubblicitarie.
Aylin è l'ex di Emre, è una donna spietata e senza scrupoli. Di recente ho saputo che ha fondato una sua compagnia divenuta ormai nostra rivale.
Questo doppio gioco, questo furto delle nostre campagne pubblicitarie sta screditando l'intera reputazione dell'azienda. Di certo non rimarrò fermo a guardare, prima o poi scoprirò chi si cela dietro queste malefatte.

Il primo giorno in agenzia è stato senz'altro un grande caos nella mia mente. Ero energico, pieno di vitalità, ma tremavo (e tremo ancora mentre scrivo) sotto il peso delle responsabilità che mi sono state affidate.
CeyCey, come sempre, è il più folle tra i dipendenti, sempre insicuro e timoroso di commettere errori. Deren, un'instancabile, e forse troppo severa, direttrice creativa che negli anni ha sempre più affinato la sua professionalità.
E poi tra tutti i dipendenti ho conosciuto anche la nuova arrivata. Il suo nome è Sanem.
Il mio primissimo incontro con lei è stato alquanto curioso. Io sono arrivato alle sue spalle, mentre Sanem chiacchierava con CeyCey e Güliz. Sanem, sebbene fosse al suo secondo giorno di lavoro, era intenta a lamentarsi. E di chi? Ma sì, del suo capo, sì, si lamentava proprio di me.
Sanem non mi conosceva ancora, non aveva neppure visto che mi trovavo alle sue spalle.
Quando finalmente si è resa conto della mia presenza, la sua mano che mi indicava ha cominciato a tremare e il suo viso ha iniziato a divenire pallido.
Sono rimasto fermo a guardarla dritto negli occhi per qualche secondo, le ho chiesto come si chiamasse e poi ho comunicato di raggiungermi alla riunione che avevo organizzato.

Inizia la mia avventura in Fikr'i Harika!

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