6.ricominciare

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–Che fai? ora parli pure con gli animali?– chiese subito il biondo con la voce super strafottente –Malfoy lasciami in pace– disse semplicemente dando una spallata al ragazzo e sorpassandolo –non trattarmi così!– urlò stringendole i polsi –o sennò cosa?– chiese senza distogliere i suoi occhi da lui –o sennò potrei farti male– rispose stringendo ancora di più la presa nei suoi polsi.
Subito dopo ricomparve quel cervo di prima, guardava il ragazzo con aria di sfida –oh guarda il tuo stupido animaletto tiene a una sanguesporco come te, che cosa carina..– disse ironicamente lasciandole i polsi –stronzo– disse semplicemente lei andandosene.
Poi quando lui si stava riavvicinando alla ragazza, l'animale si mise tra lei e il biondo bloccandogli la via così da far andare la riccia tranquilla.
Draco non lo dimostrava, ma era veramente rimasto colpito da tutto ciò, cavolo un cervo reale la stava veramente difendendo e si era veramente inchinato a lei, era rimasto sconvolto, quella ragazza aveva qualcosa di speciale.

La sera era arrivata e i quattro prefetti si trovarono davanti alla statua che portava alla presidenza –allora noi andiamo qua voi andate dall'altra parte– disse Hermione dividendo le parti del castello tra gli altri due prefetti e lei e Draco.
Quando iniziarono a camminare il biondo iniziò a sussurrare qualcosa –la smetti di borbottare– disse fredda la riccia girandosi verso di lui –uff che palle, perché ci hanno messi insieme, non potevano mettermi con qualcun'altra– disse lui anche se era convinto che preferiva stare con lei che le altre opzioni, poi prese una sigaretta e l'accese. –Guarda me lo chiedo anche io– disse pure lei dopo aver controllato un'altra aula.

Dopo un po' videro qualcuno correre per un corridoio così iniziarono a seguirlo –ei tu! vieni fuori– urlò Draco –siamo i prefetti!– aggiunse Hermione.
A quel punto spuntò un ragazzo del secondo anno con la camicia tutta stropicciata e alcuni bottoni sbottonati –ma dai, seriamente? sei piccolo! per Merlino questi ormoni..– disse Hermione alzando gli occhi al cielo scocciata e mettendo nel suo stivale la bacchetta –mhh Granger, zitta. Questo ragazzo sta imparando bene. Vedrai che diventerà come me da grande– disse il biondo accanto a lei con un ghigno –ma sta zitto che adesso nessuna più cade ai tuoi piedi– sbuffò la ragazza –mhmh vogliamo vedere? scommetti che questa notte mi porterò qualcuna al letto?– chiese convinto avvicinandosi lentamente a lei.
Per non stargli vicino la riccia indietreggiò di qualche passo sbattendo con la schiena al muro, la serpe si avvicinava sempre più, il suo respiro era sempre più pesante sulla sua pelle, gli occhi continuavano a incrociarsi senza mai smettere.
Poi Hermione spinse dal petto il ragazzo che stava a poca distanza da lei –ma per piacere– sbuffò andando verso il ragazzino –poi puzzi troppo di fumo!– disse annoiata –e tu. Meno venti punti a corvonero!– disse poi girandolo e cacciandolo –cavolo Granger, cattiva...– disse il biondo ridendo ricevendo un semplice dito medio.

Subito dopo i ragazzi controllarono le ultime aule e Hermione senza dire niente si incamminò verso la sua stanza, così fece pure il biondo, si diresse verso i sotterranei per tornare nella sua camera.
Appena entrato vide Astoria Geengrass sdraiata nel suo letto –cosa ci fai qui?– chiese lui annoiato come se fosse normale che gli si presentasse una ragazza così  –oh beh... so che sei tornato dalla ronda...– rispose con voce sensuale avvicinandosi al biondo –so che sei stato con la sangue sporco.. molto stressante..– continuò iniziando ad accarezzargli la schiena delicatamente –e so che devi toglierti tutto questo stress...– aggiunse poi baciandolo.
Lui ricambiò il bacio e si trovarono subito al letto nudi a fare sesso.

***

Una settimana era già passata, a dire il vero era praticamente volata in un batter d'occhio.
Le lezioni proseguivano normalmente, ogni giorno Hermione si ritrovava a studiare in biblioteca, invece, come previsto, già dal terzo giorno di scuola Malfoy aveva una lunga fila dietro, ed ogni notte cambiava ragazza spezzandone il cuore delle precedenti.
Le voci circolavano, si sentivano sempre ragazze raccontare della loro esperienza indimenticabile al letto della serpe. Ormai quel letto era diventato talmente popolare che lo conoscevano a memoria anche i ragazzi ormai arresi all'idea di portarsi anche loro qualcuna al letto.

Quella sera sarebbero dovuti andare a fare la ronda i due nemici, così appena le 22.30 si ritrovarono come al solito davanti alla statua del Gargoyle –Granger– disse salutando la ragazza che non rispose ed iniziò a fare il suo solito giro della metà scuola.
Subito il ragazzo la seguì alzando gli occhi al cielo –si saluta..– sbuffò ridendo –ciao Malfoy! così ti senti meglio?!– chiese spazientita –mhh... può darsi..– rispose facendo ridere entrambi –dai Granger veramente, io sono... cambiato... vorrei solo poter ricominciare... dal piede giusto, ecco. La prima volta che ci siamo incontrati non ci siamo con...– stava dicendo con tutta sincerità il giovane quando venne interrotto da lei –tu non ci hai dato nessuna possibilità di diventare amici non io!– disse alzando la voce e fermandosi davanti a lui indicandolo con un dito –hai ragione... però se magari provassimo a conoscerci meglio?– propose timido -mhh e perché dovrei? questa mattina sembrava il contrario, forse lo fai per poi prendermi ancora in giro oppure...– stava dicendo la grifona accennando a uno dei loro soliti battibecchi quando venne interrotta –no! davvero–.
Quelle parole sconvolsero Hermione, era indecisa se dargli un'altra possibilità, nel treno effettivamente avevano già parlato e riso, ma aveva paura che potesse solo fingere per poi prenderla ancora e ancora in giro. Così provò a testarlo, fece la sua decisione –va bene... però ad una condizione: al primo passo sbagliato che fai...– continuò avvicinandosi a lui –scordati che ti perdonerò ancora dopo tutto quello che mi hai fatto in questi anni– finì allontanandosi –ok ma nessuno dovrà saperlo, sarà una cosa nascosta tra di noi. E poi dovremo trovare un posto segreto per poter parlare– disse continuando a controllare alcune aule che in questo momento erano come al solito vuote –beh potremmo andare nella stanza delle necessità... nono– propose Hermione, poi però cambiò idea –si perfetto andiamo– disse il ragazzo.

Così arrivarono davanti al muro, Draco iniziò a fare avanti e dietro nel corridoio fino a far apparire una porta enorme. Cercando di non fare troppo rumore entrarono spingendo le pesanti porte: all'interno era bellissima, i muri erano metà verde scuro e argento e metà oro e rosso, davanti c'era un grande camino con il fuoco già acceso, pur essendo settembre la notte si gelava, soprattutto con il lago Nero vicino, e un divano abbastanza grande in pelle nera posizionato di fronte. un tavolo era sulla destra con sopra vari cibi e bevande e sulla sinistra una grande libreria.

Appena Hermione entrò iniziò a guardarsi intorno, era affascinata dalla sua grandezza, poi continuò a camminare fino ad arrivare davanti ai libri. Erano tantissimi, alzò la mano ed iniziò a sfiorare con le dita ogni libro che le si presentava davanti, cercò di leggere ogni titolo per essere sicura di averli letti già tutti, sennò li avrebbe presi subito per aggiungerli alla lista dei pochissimi libri non letti. Lo sguardo continuava a muoversi velocemente tra quei libri, camminava lentamente percorrendo tutta la parete.
Draco intanto si stava gustando quella scena, una cosa di Hermione che gli era sempre piaciuta era che aveva questa passione matta per i libri, ogni volta che incontrava librerie di ogni tipo e grandezza le si illuminavano gli occhi e questa cosa colpiva particolarmente il ragazzo. Pensava a come lei potesse essere tanto appassionata sui libri, una passione unica che la caratterizzava. Poi la chiamò –beh? vuoi stare tutta la serata lì?– chiese –oh scusa– rispose togliendo la mano che percorreva ogni libro riportandola al fianco per poi avvicinarsi e sedersi sul divano.

|spazio autrice|
ciao ragazzi! questo è il capitolo, scrivete nei commenti se vi sta piacendo la storia.
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