Dopo qualche istante Harry diede uno sguardo a Ginny e se ne andarono da una parte a parlare, dopo la colazione non avevano più avuto il tempo tra le lezioni, il pranzo e le selezioni. Così mentre si allontanarono, la stessa cosa fecero gli altri due tornando al castello.
Dopo circa mezz'ora, la rossa rientrò in camera di Hermione tra le lacrime –Ginny?!– chiese andandole incontro –Hermione... Harry..– disse tra i singhiozzi –cosa è successo? sta bene?– chiese preoccupata –mi ha lasciata...– disse prima di gettarsi tra le braccia della mora. Era molto dispiaciuta, non se lo sarebbe mai aspettato da lui, dal suo migliore amico, ma in quel momento voleva solo pensare alla sua migliore amica.
Dopo un pò di lacrime e singhiozzi, finalmente la rossa riuscì a spiegare cosa le aveva detto di preciso –per Merlino Ginny, non me lo aspettavo da Harry... cioè.. perché mollarti dicendoti che non se la sentiva di continuare la relazione?– disse sconvolta la ricca –non lo so nemmeno io Herm– aggiunse anche l'altra poi soffiando il naso in uno dei tanti fazzoletti sparsi per il letto. –Gin, che ne dici se ci distraiamo un pò? sai ho sentito che questa sera nella sala comune serpeverde daranno una festa, che ne dici di andare?– chiese, anche lei era stupita di se stessa, voleva farlo per l'amica, per non farla pensare e farla divertire, ma lo faceva anche perché voleva vedere quella testa platinata, a tutti i costi, quindi si sarebbe fatta bella per l'occasione –cooosaaa? Herm ma sei veramente tu? ovvio, sai che quando si parla di feste io ci sono!– rispose felice la Weasley.Subito dopo decisero che vestiti prendere, Hermione guardò un pò nel suo armadio, ma non trovando niente, scelse qualcosa dell'amica.
Aveva scelto: una gonna che le arrivava poco sopra metà coscia nera molto attillata, a vita alta che gliela fasciava perfettamente, un top rosa cipria con delle bretelle sottili che lasciava poco intravedere la pancia con le due righe leggere degli addominali sul ventre e delle scarpe con il tacco a spillo abbastanza alto nere in velluto che le arrivavano sopra il ginocchio fasciandole tutta la parte sotto della gamba –Herm.. sei bellissima!– disse la rossa trascinandola davanti allo specchio –sicura? non è che la gonna è troppo corta?– chiese timida –no! è perfetto! tieni questo– le passò un gira collo nero in velluto che completava tutto l'outfit, era bellissima.
La Weasley aveva un vestito rosso che le stava benissimo con delle scarpe molto alte dello stesso colore –bene ora il trucco– disse –no Gin, veramente io solo un pò di mascara e un lucida labbra– pregò la riccia –uffi e va bene...– si arrese.
Poi passarono ai capelli, si erano invertite le cose: la rossa si era fatta dei bellissimi boccoli, invece Hermione se li era allisciati rendendoli lucenti e morbidissimi che ricadevano delicati sulle spalle. Erano pronte, così, dopo una spruzzata di profumo alla vaniglia, ed aver preso una borsetta piccola nera con la bretella a catena, Hermione uscì finalmente dalla stanza seguita dall'altra.Mentre camminavano di nascosto arrivarono finalmente davanti alla sala comune serpeverde, i sotterranei erano gelidi, così bussarono alla porta che venne subito aperta da Pansy Parkinson –che ci fate voi qui?– chiese stupita –oh beh sapevamo ci fosse una festa e...– –più siamo meglio è, no?– dissero prima una e poi l'altra, poi la serpe allungò il braccio per farle entrare e loro avanzarono.
Si guardarono subito in torno, notarono che la sala comune dei serpeverde era molto più grande di quella grifondoro, i muri completamente verdi, c'erano molti divanetti neri in pelle su cui sedevano vari ragazzi, dei tavolini e un bancone abbastanza grande dove c'erano tutte bevande alcoliche.
Così le ragazze si guardarono e si diressero li per prendere qualcosa da bere –ciao ragazze.. cosa posso offrirvi?– chiese un ragazzo che dava da bere –per me un wiskey e per Hermione un...– disse Ginny –vodka grazie– aggiunse –wow ci vai giù pesante ehh..– sussurrò la rossa dando delle gomitate alla riccia (liscia) che cercava con lo sguardo lui.
Poi lo vide, era incantevole, aveva dei pantaloni neri eleganti e una camicia bianca quasi trasparente con alcuni bottoni sbottonati, i capelli biondi non erano in perfetto ordine, ma a lei piaceva così. Decise di non fare nulla, voleva aspettare che sia stato lui a vederla per salutarla, voleva stuzzicarlo anche un po'.
Così dopo aver preso le bevande si diressero in dei divanetti vuoti con ancora i bicchieri in mano –Ginny, come sto?– chiese agitata muovendo freneticamente un gamba –Herm sei perfetta, calmati.. tranquilla si innamorerà subito...– le sussurrò l'ultima frase all'orecchio –t-tu come fai a saper..– stava dicendo sconvolta quando venne interrotta –ti conosco cara mia– poi le diede un'occhiata e riprese un sorso dal suo bicchiere.Intanto il biondo era appoggiato ad un muro continuando a vedere tutta la sala, era soddisfatto della sua organizzazione perfetta insieme a Blaise per la festa, poi si accorse che in un divanetto c'era seduta Hermione, quasi non si strozzò con la sua vodka per quanto era bella, era rimasto affascinato, quei colori le donavano tantissimo ed in più era veramente bella. Poi la vide alzarsi ed andare verso il bancone con la sua amica, quando si alzò la guardò da capo a piedi, era ancora più perfetta, così decise di andarle a parlare.
Qualche minuto dopo aver preso un'altro bicchiere di tekila, Hermione e Ginny erano ancora appoggiate al bancone a ridere e scherzare, poi videro arrivare il biondo verso di loro, così la rossa decise di andarsene per lasciarli soli.
–Chi si vede... la Granger ad una festa serpeverde..– la salutò con un sorriso stampato in faccia mentre la riguardava da capo a piedi, da vicino era sempre più bella –eh già..– rispose solo lei.|spazio autrice|
ciao ragazzi, domani uscirà il nuovo capitolo!
ditemi se vi sta piacendo la storia!
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Eclipse; Dramione
Roman d'amourQuel fottuto Draco Malfoy, che aveva tutto di sbagliato per lei, tutto, ma che era riuscito a prendersela totalmente e ad impadronirsi. Anche se avesse dovuto svuotare ogni oceano e far cambiare posizione all'asse terrestre della terra per lui, lei...