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Torna in stanza con un passo stranamente lento, non riusciva a capire cosa gli prendesse: voleva tornare a chiudersi in camera sua no?

Sospira, raggiunge la sua camera e si lascia cadere supino sul letto. La mano si allunga verso il cellulare messo poco distante da lui. Lo accende, ci sono alcune notifiche: una è sua madre che gli comunica che farà più tardi del solito; una è Yamaguchi che gli chiede come sta. Non si vedevano da un po' : inizialmente Yamaguchi l'aveva seguito quando era ritornato a casa, ma non molto dopo era dovuto tornare a Tokyo. E kei certo non l'aveva trattenuto. Era sempre Yamaguchi a scrivergli e lui rispondeva a monosillabi fino a quando la conversazione moriva o tadashi doveva lasciarlo per tornare ai suoi impegni.

Guardò il mittente dell' ultima notifica (probabilmente qualche pubblicità), gli bastarono pochi secondi per sbarrare gli occhi,tirarsi su e mettersi seduto. Probabilmente si sbagliava, aveva anche le allucinazioni ora, perfetto. Non vedeva quel nome, o persona, da anni l'ultimo messaggio che si era scambiato era un educato augurio per Natale, circa due anni prima. Che diavolo voleva da lui?! Aprì velocemente la conservazione.

Kuroo tetsurou
*File allegato*

Aprì il file velocemente. poco dopo una smorfia contornava il suo viso: era un invito far parte della squadra di pallavolo maschile della nazionale giapponese. Tsk...da quando lavorava come "manager" della nazionale? E poi perché aveva contattato proprio lui?!
Si affrettò a rispondergli ( cosa che negli ultimi tempi non faceva con nessuno)

Me
Sei più rincoglionito dell'ultima volta che ci siamo visti per caso?! Perché hai invitato me?! Eppure mi pare che ne abbiano parlato molto

Kuroo tetsurou
Tsukkiiii anche per me è un piacere risentirti 😽

Kuroo tetsurou
Ti aspetto domani...spero che tu abbia ancora il vizio di arrivare in anticipo😸

Me
Kuroo-san non intendo venire scordatelo. Non metterò piede mai più in una palestra.

Aveva aspettato minuti davanti a quello schermo, ma il maggiore non aveva risposto.
Il più piccolo di casa tsukishima aveva spento il cellulare, si era alzato ed era andato in cucina mentre sussurra tra sé parole come «lo odio», «non è cambiato per niente» o ancora «non intendo andare»

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Eeeee nulla
Questo è il secondo capitolo
chiedo davvero scusa per eventuali errori: non sono una scrittrice professionista, ho una marea di idee nella testa ma faccio fatica ad esprimerle a parole commettendo quindi molti errori
Detto ciò ....
Sciao

Salvami || kurotsukkiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora