Per certe cose non serve logica, avvengono e basta

11 0 0
                                    

Pov. Mio
Premessa: se scrivo pov mio vuol dire che il racconto sarà in terza persona.

Se Stella potesse costruire la sua felicità, ricostruirebbe l'Olimpo. Da capo, mattone per mattone. Un pensiero dopo l'altro.

"È nata! È nata!" urlava sua madre Meti.
Secondo la mitologia Atene è nata dal capo di Zeus dopo che lui ha mangiato sua madre Meti, ma facciamo finta che non sia così. Inoltre Athena è nata già grande, btw io voglio dar più pepe a questa storia.
"È così bella, così elegante." Urlava sua madre dalla gioia.
"La dea della cultura, della scienza e della sapienza. Sarà l'emblema puro del femminismo e dell'emancipazione della donna. La nostra amata Atena." Disse Zeus abbracciando Meti.
"Padre, va meglio la testa?" chiese Apollo entrando nella stanza dopo aver effettuato il suo solito giro intorno alla terra.

"Ovviamente sì, vieni a vedere tua sorella Apollo. Lei era la causa del mio mal di testa."

La bambina era come un raggio di sole, capelli castani e occhi verdi chiaro. Aveva uno sguardo dolce e profondo. Si vedeva già la sua intelligenza nelle espressioni che faceva davanti ad ogni cosa che le se mostrava. Gli si brillavano gli occhi e la sua bocca assumeva un sorriso di sfida, come se stesse sfidando se stessa a capire quelli che succedeva.

I suoi primi anni di vita li passò imparando la cultura greca, la matematica e la scienza. Osservava stupita e innamorata gli umani, che erano così semplici e umili e provavano ad assomigliare in qualunque modo agli dei. Amava imparare l'arte della guerra suo padre e raccontare le sue osservazioni alla madre. Con suo fratello amava fare i giri intorno alla terra, per osservare gli oceani e le creature che vi abitavano.

Come ogni dea che si rispetti lei doveva trovarsi un compagno e fu uno scandalo quando lei, la figlia prediletta di Zeus, rifiutò oltre 100 dei. Per carità, gli dei dell'Olimpo erano delle creature meravigliose e con una intelligenza sovrumana, ma lei non voleva perdere la sua castità. Lo riteneva un disonore e un abominio. Lei doveva rappresentare la donna perfetta, il vero orgoglio. Colei che portava alto il potere femminile. Non poteva perdersi in quelle questioni così personali. Aveva tanto da fare e da imparare. Un marito sarebbe stato di intralcio. Il vero problema che si creava era che lei era la perfetta candidata a reggere le eredini di suo padre. Sperava con tutto il cuore che glielo avrebbe lasciato fare anche senza un marito.

"Figlia cara." Le se avvicinò il padre un giorno di settembre.
"Padre, quale bellissima sorpresa." disse lei appoggiando la matita sul figlio, pieno di calcoli. Si alzò e lo andò ad abbracciare.
"Cosa stai facendo?" gli chiese lui sbirciando il figlio che stava compilando lei.
"Cerco di prevedere il giorno in cui incontrerò i successori di peccato. Sai ho scoperto che esiste una formula matematica, creata da un dio anni orsono, che può prevedere attraverso i pianeti quale sarà l'allineamento che dovranno assumere per il giorno in cui i successori si risveglieranno. " disse lei sedendosi a gambe incrociate sul pavimento per poi girarsi verso il tavolino dove c'erano i fogli.

" Sai cara, per certe cose non serve logica, avvengono e basta. "
" Non capisco padre... "
" So che ora potrebbe sembrare il solito discorso da padre a figlia, ma vedi, l'amore è quello che fa capitare tutto. Questi 12, questi successori di peccato, saranno loro a venire da te. Saranno loro a cercarti. Ti faranno provare qualunque emozione. Amore, paura, piacere, gioia, tristezza e cattiveria. Però a prescindere da ciò pultroppo ti affezionerai. Gli umani sono sorprendenti mia cara. Sono creature splendide, con una intelligenza sopra il comune. "

" Padre ma, i successori, non sono umani."
"Non lo sono, del tutto. C'è sempre però un po' di umanità in loro." concluse il padre guardando la facciata che era difronte a loro.
"Capisco." Disse Atena, seguendo lo spettacolo che era difronte al loro.
"Padre, tu hai già incontrato i successori di peccato?" chiese la figlia curiosa.
"Ne manca uno. Uno solo." disse lui chinando la testa "Non so se risparmiarlo."

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 04, 2022 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

DIVINITYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora