Capitolo 6

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Passano dei giorni, ripenso ancora al nostro bacio, lo volevamo entrambi, ma io ho deciso comunque di spostarlo, sono fidanzata, non può tornare come se non fosse successo nulla. Ora ho una nuova vita ed è ora che se la costruisca anche lui. Domani è il compleanno di Lucas.
Ele: "oi amo" mi richiama mentre fruga nell'armadio "qual'è meglio?" mi mostra due completi stupendi.
Io: "dipende. Dove dovresti andare?"
Ele: "a cena fuori" dice semplicemente, senza guardarmi e frugando ancora nell'armadio. Dopo una breve ricerca mi guarda "con Diego" conclude.
Io: "ushh" dico facendo una faccia da finta sorpresa "che novità. Comunque dovresti optare per una tutina"
Eleonora mi guarda e poi guarda gli outfit che aveva preso.
Ele: "certo" sospira "ma non ho neanche una cazzo di tutina"
Io: "controlla nel mio armadio ne ho una valanga, scegli quella che ti piace di più" dico per poi voltarmi verso il computer. Lei viene verso di me circondandomi le spalle con le sue braccia.
Ele: "ti amo" si stacca e si poggia con le mani sulla sedia "cosa cerchi?"
Io: "eccoli" dico "che culo, gli ultimi due biglietti"
Eleonora rimane sbalordita.
Ele: "biglietti per cosa? Faremo un viaggio?"
Io: "no ahah, a quello ci penseremo più in là amo" dico divertita "sono i biglietti per la partita dei Lakers, domani è il compleanno di Lucas e ho deciso di regalarglieli, poi sta a lui decidere con chi andarci" dico facendo spallucce.
Ele: "una fidanzata e migliore amica perfetta, cosa si vuole di più dalla vita" dice stampandomi un bacio sulla guancia per poi tornare al suo armadio. Sorrido e scuoto la testa. Incredibile.
Biglietti presi, ora manca solo dirlo a Lucas. Afferro il telefono che avevo poggiato di fianco al computer e digito il suo numero. Sta squillando.
Lucas: "amore dimmi" dice con voce assonnata.
Io: "per domani non hai da fare vero?" dico elettrizzata.
Lucas: "è il mio compleanno, festeggierò con i miei amici e con te" dice semplicemente.
Io: "ho preso due biglietti per una partita di una certa squadra di basket. Mi pare che si chiamino Lakers" dico facendo la finta svogliata.
Lucas: "non ci posso credere. Tu sei pazza Ari"
Io: "questo e altro per te" dico con tono dolce "per di più, deciderai tu con chi andarci"
Lucas: "ovviamente con te"
Io: "Lucas, non sei obbligato, puoi andarci anche con Noah, in fondo è il tuo migliore amico, avete sempre condiviso tutto, se dovessi scegliere lui non te ne farei una colpa, mi pare giustissimo"
Lucas: "si, ma io voglio andarci con te"
Io: "sicuro?"
Lucas: "mai stato più sicuro di qualcosa in vita mia"
Dopo la sua risposta non posso fare altro che sorridere.
Lucas: "adesso vado, ci sentiamo più tardi?"
Io: "certo, ti amo"
Lucas: "anche io ti amo"
Concludo la chiamata gettandomi sul letto con la delicatezza di un ippopotamo. Decido di iniziare una nuova serie. Prison Break. Prendo il computer mettendolo sul letto. Sono alla prima puntata, circa dieci minuti dopo l'inizio. Mi si riggela il sangue nelle vene a sentire quel nome. Sara Tancredi, il nome della dottoressa di Fox River, il carcere in cui è ambientato tutto. Tancredi, cazzo. Ogni cosa cerca di riportarmi a lui, anche un semplice nome in un film. Non ci riesco a non pensarlo, così decido di spegnere il computer e di dormire un po'. Sono tra le braccia di Morfeo dalle quali non mi vorrei staccare mai, ma come non detto, dopo circa un'oretta di riposo, Gian viene a svegliarmi, sembra quasi allarmato, ma da cosa? Con la sua grande "delicatezza" inizia a stritolarmi per farmi svegliare.
Io: "che cazzo succede Gian" mi strofino gli occhi sbadigliando.
G: "ti prego, devi farmi un grande favore" ha gli occhi lucidi e rossi dal pianto.
Lo guardo e gli faccio segno di sedersi sul bordo del letto.
Io: "che succede?"
G: "devo tornare a Roma, domani"
Io: "come mai? Cosa succede?"
G: "mia nonna sta male" dice con una lacrima che scorre lentamente sul suo viso.
Io: "cosa dovrei fare per te?" dico asciugandogli le guance ancora bagnate.
G: "mi accompagneresti?" mi guarda, io sono ferma immobile. Domani è il compleanno di Lucas, ma non potrei mai abbandonare uno dei miei migliori amici. Non dissi una parola.
G: "gli altri non possono, solo io posso saltare per una settimana il lavoro per tornare a Roma, loro no"
Io: "ok, va bene" dico con una voce dolce. Gian mi guarda. "ti accompagno io, quando si parte?" dico facendogli un sorriso.
Gianmarco si alza in piedi e si dirige verso la porta.
G: "per le 8 di stasera, portati qualcosa perché dormiremo in Hotel a Roma"
Io: "ok" urlo in risposta quando lui esce dalla stanza.
Guardo l'orario, sono le 19:15. Cazzo cazzo. La valigia. Perché mi avvertono sempre tardi. Prendo un paio di cose dall'armadio e qualche scarpa, una con il tacco e tre paia di Jordan. Appena finita la valigia e dopo essermi infilata un jeans e una maglietta a caso guardo l'ora. Sono le 19:50. Mi do una pettinata ai capelli, che per fortuna ho lavato stamattina, e scendo giù.
L: "Gian ti aspetta in macchina"
Corro a dare un bacio a Lele e appena arrivata alla porta mi volto verso il mio migliore amico che mi guarda con un sorriso a 43 denti.
Io: "che c'è?" dico divertita
L: "niente, è che mi mancherai bimba"
Io: "anche tuu. Ah, salutami Ele e Diego quando tornano" L: "lo farò, sta attenta"
Gli mando un bacio volante ed esco di corsa. Salgo in macchina schiude do lo sportello.
Io: "andiamo?"
G: "andiamo"
La macchina si accende e comincia a camminare. Guardo fuori dal finestrino e c'è un cielo fantastico, la luna mi illumina il viso e il colore del cielo è blu scuro, quasi nero. Passano 30 minuti da quando siamo partiti, ora siamo a pochi metri dall'incrocio dell'aeroporto. Gian non svolta, va sempre diritto.
Io: "Gian hai sbagliato strada, l'aeroporto è dall'altra parte" dico ridendo.
Gianmarco continua a guidare e non parla.
Io: "Gian!" lo guardo girandomi completamente verso di lui "Gian è la strada sbagliata"
G: "è la strada giusta" dice guardandomi per pochi secondi.
Io: "Gian dove mi stai portando? Non dobbiamo andare a Roma?"
G: "no" si limita a dire.
Io: "e allora dove?" dico interrogativa.
G: "da Tancredi"

I still choose you//Tancredi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora