#2 An epithet of the exitence

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Troppi gli argomenti da scrivere  e troppo scarse le capacità per unirle. In un lavoro di due settimane è arrivato in ritardo ugualmente, mi dispiace.

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"Tonno è un tonno."

«Oh, hey! Senti, ehm.. non è che, non so, un giorno di questi hai visto passare qui vicino.. una ragazza dai capelli blu?
Anche non per forza "ragazza", comunque. Ha un terzo occhio sulla fronte e la pelle violacea e... - »

«Bvelat?» ("Scusa?")

«Oh, uff... non importa.»

Scuote il capo, pressato da desolazione impassibile, emittente disagio. Quanto potrà essere difficile trovare un tiranno sotto copertura e scomparso?

«Oh, hum, ₮onno, mi dispiace dirtelo così ma credo il metodo di ricerca tu stia usando sia più o meno inutile.» Si fa avanti ₦elson, ragionevole lì dove il migliore amico sta mancando di mostrarsi.

Sbuffa il quasi rosso, dando possibilità ai propri polmoni di liberarsi d'aria già consumata, non più troppo ambito il suo mantenimento. Volge il capo a tre quarti di grado, non osando ostentare completa sconsolazione: non è sciocco realmente chi raggiunge i problemi innocentemente, ma piuttosto chi è consapevole d'averli trovati e si scoraggia.

Combattersi, battagliarsi contro la minaccia, per porre la sconfitta del più crudele a mostrarsi.

Circa mezzo millennio fa, un saggio aveva osato spiegare come addirittura lo stesso che si mostra una volta salvatore, in un tempo successivo si svelerà lo stesso da cui farsi salvare. Colui da sconfiggere senza pietà 一 non che qualcuno non avesse già provato a screditare la varie figure appartenenti alla famiglia reale Gamburiana.

Luce piatta sfigura lo sguardo, mentre le iridi rimangono ad assolvere il compito atteso di un sorriso tiepido, di cui è informata Lentis 23. Qualche minuzioso riflesso giunge a rimbalzare screditato dalla  lontananza, quello che pianeti e satelliti vicini offrono. Un arcipelago vario fra un mare troppo pericoloso ed immancabilmente profondo.

«Nicolas.. »

Richiama ₮onno l'attenzione del distratto, lo stesso che per la realtà si è appena trovato scoprire velature non coincidenti, un incolmabile desiderio di rivedere una piramide, quale l'esistenza, tendente con la propria punta verso l'alto, con la base quadratica e solo triangoli a rendersi i lati di differenza da i poli massimi.

Vivere come non ci fossero bordi certi, confini che proteggono dal perdere il proprio percorso, cadendo in rovina esattamente come succube del getto di una cascata, e direttamente pendente 一 e appartenente 一  d'un qualcosa che non non ricorda nemmeno per la minima parte di sé ad una piramide.

Quando cominci a vedere la vita, l'esistenza intera come fosse qualcosa di non del tutto comprensibile, approcciabile con sicurezza 一 nulla si prospetta del tutto vero, in qualche modo ci si deve sempre aspettare di tentare alla ricerca di un qualche avvertimento 一, alcuna prospettiva si prospetta ideale da elaborare.

'Non voglio sapere, non voglio vedere...

Non voglio credere.'

Preferire il raggiungimento del destino percorrendolo a passi lenti ma deconcentrati.

«Non importa nulla ora.» Si ferma a guardare lo stesso proprio maggiore compagno di frasi e parole sin dall'inizio di questo suo primo periodo per lo spazio.

Parlare e confrontarsi poco non significa necessariamente dichiararsi meno trame di quanto s'è effettivamente fatto con altri.

«Piuttosto, penserei ad invitare Kaia a cena, chi sa che possa succedere qualcosa.» Termina il boccoloso, assumendo un'espressione maliziosa.

Space Visitors | NicolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora