Baka test-Il test dell'intelligenza

Capitolo 21

Ari

Ero davvero contento di stare con Ami, Luca e July.

Ci divertivamo a giocare ai videogiochi insieme,ed un giorno mi venne in mente di crearne uno da me.Perciò chiesi ad ognuno di loro di darmi un'idea.

July voleva un gioco dove se sbagli devi subirne le conseguenze.

Luca voleva un gioco che mettesse a dura prova la sua intelligenza.

Ami voleva un gioco pericoloso e violento.

Ovviamente creare un gioco dal nulla non era facile ed io volevo avere un'idea geniale.

Andava tutto a gonfie vele, finché i miei genitori non morirono e fui messo in cuscodia di mio zio, in Germania.

Lì non andava tutto così bene, non avevo amici e mio zio continuava a bere ogni giorno.

Spendeva i soldi per gli alcolici ed io dovetti trovarmi un lavoro.

Ma che lavoro poteva fare un ragazzo di 16 anni in un paese straniero?

Feci cose di cui me ne pento ancora oggi, poi compiuti i 18 anni, tornai in Italia.Volevo una vita nuova.

Fu nei giorni bui che mi venne in mente di provare a creare il videogioco che da piccoli Ami, Luca e July volevano.

Avevo conosciuto le persone giuste, e mi venne l'idea di un cip.

Già a 14 anni me la cavavo in informatica, figuriamoci a 18.

E ci ero riuscito, non so come.

"Tutto sta succedendo nella tua testa" continuavo a ripetermi nella mia testa prima di iniziare il gioco.

La mia vita andava a gonfie vele.

Ero tornato in patria,avrei sposato July che si era ricordata di me, ed ero un normale uomo d'affari.

Ma quando ero libero ero il creatore del baka test, che in silenzio si divertiva nell'osservare le persone cercare di superarlo.

"Se parli muori", tutte cazzate! Io non avevo quel potere, ma avevo il potere nel incutere paura.

La polizia peró non era rimasta all'oscuro di tutto ció.

Stavano iniziando a sospettare le morti per il baka test ed uno di loro addiritura inizió a giocarci.

July sapeva che ero stato io e non ha chiuso di certo bocca.

Ora cerco di scappare,non sono più calmo com'ero, sono turbato di continuo.

Anche ora mi sono fatto trasportare dall'ansia, apparendo davanti a Ami e Luca e svelando tutto in pochi minuti.

Loro erano miei amici, erano, ora non lo sono piú.

Ora devono morire.

Loro devono morire ed io devo vivere.