[Can't Help Falling In Love, Elvis Presley]
D'inverno a New York faceva freddo. Non era ancora inverno, ma a lui poco importava. Nevicava tutti gli anni, ma la neve non imbiancava la città, scendendo candida sulle case, anzi, se possibile, la sporcava ancora di più. Non ci vedeva niente di buono, nella neve a New York. Forse era per quello che era scappato il prima possibile dalla Grande Mela. Non andandosene troppo lontano ovviamente, trasferendosi solo a 10 minuti da Mahnattan, ma standoci comunque a debita distanza. Aveva dovuto abbandonare il lavoro con Zayn, per stare il più lontano possibile dall'East Village, accontentandosi di lavorare al Target dietro alla sua nuova casa. Lui e Zayn ovviamente erano rimasti amici, tanto erano legati e avevano passato insieme. Era da lui che andava ogni volta che succedeva qualcosa, brutta o bella cosa che fosse, prima di parlarne con chiunque altro, prima di parlarne con Eliott o con sua madre, che, essendo a 5 ore di differenza da lì era decisamente più scomoda da avvisare per ogni suo minimo spostamento. - Lou, tutto apposto?- erano in chiamata da circa cinque minuti e lui si era perso nei suoi pensieri per la sesta volta. -Si, Zay, sto per finire il turno. Stasera da te?- era una tradizione, il sabato sera, cenare insieme, o Louis da Zayn, o Zayn da Louis. Solo loro due, senza Eliott, senza Liam, senza James e senza preoccupazioni. -Ehm, stasera a casa c'è Liam... non si può fare da te?-
-No, ci sono Eliott e James, sai quanto sono amici quei due-
-Potremmo andare da Bedford, non ti piaceva tanto quel posto? Sono più di due mesi che non andiamo!-
-Lo sai perché non voglio- il discorso era semplice: gli ricordava Harry, quel ragazzo con cui aveva condiviso 6 anni della sua vita. Quel ragazzo che, sempre da sei anni, riempiva le sue giornate e i suoi pensieri. Ma no, doveva andare avanti, non doveva farsi sopraffare dai ricordi di quel pub, la prima uscita, il juke box, le stonature di Harry, fatte palesemente apposta, perché quel ragazzo aveva una voce perfetta. Scacciò velocemente quei pensieri dalla sua testa. Era passato avanti, con Eliott, no?
-Lou, basta, non voglio sentirti discutere. Stasera si va lì. Dovrai entrarci prima o poi.- e così Zayn chiuse la chiamata, facendo tornare Louis al suo lavoro di risistemazione del reparto dei medicinali. Ma ormai la sua mente era da un'altra parte, di nuovo. Era di nuovo con il riccio.Quell'inverno faceva freddo, ma in casa era caldo, si stava bene. Se stava con Harry stava bene, sempre. Erano appena tornati da una passeggiata in cerca del regalo perfetto per la famiglia del riccio, da cui avrebbero trascorso le vacanze di Natale per quell'anno. Era ancora inizio Novembre, ma, visto che Louis non festeggiava il Ringraziamento, ci teneva di già ad andare a fare compere natalizie. Aveva pure iniziato ad appendere le prime decorazioni in casa. Harry gli dava del matto ogni qualvolta passava davanti a una ghirlanda di agrifoglio o un piccolo Babbo Natale. Ma ormai si era abituato, come si era abituato al casino che lasciava in giro per la casa, o la bustina di tè nel lavabo in cucina. Harry lo sopportava, e Louis non sapeva neanche come. -Allora Boo, che facciamo ora, ci mettiamo a guardare il Grinch?- gli disse, palesemente per una presa di giro, Harry. Louis lo guardò e scoppiò a ridere. -Haz, mi prendi per il culo così? Ovviamente passeremo la serata a guardare uno dei tuoi soliti film sdolcinati, tipo, non so, Notthing Hill?- gli rispose, continuando a ridere. -Si, e poi ti addormenterai a metà film, prima che Anna capisca di amare Will, io dovrò portarti a letto in braccio come se avessi cinque anni, anche se so che non starai dormendo, ma ti amo lo stesso e finisce sempre così. Lo sai che prima o poi le mie braccia non ti reggeranno più, vero?-
-Per ora me le godo, allora...- e Louis lo abbracciò facendolo sbilanciare e cadere sul divano, riempiendolo di baci e di carezze. -Questa potrebbe essere comodamente la scena iniziale di un film a luci rosse, lo sai?-
-C'è qualcosa che non dovrei sapere, Haz? Stai un po' zitto e fatti baciare, diamine.- e passarono così la serata, fra amore, abbracci e carezze, e anche baci, si. Finirono veramente per guardare uno dei soliti film romanticoni di Harry, Louis fece finta di dormire e Harry lo portò veramente in braccio fino in camera da letto, sistemandogli il piumone alla ben e meglio, stendendosi poi accanto a lui e abbracciandolo da dietro, baciandogli ripetutamente la spalla. -Ti amo tanto, Boo-
-Anche io, Haz, anche io- nessuno dei due sapeva che da lì a dieci mesi, tutte quelle parole e quelle frasi si sarebbero considerate delle farse.
STAI LEGGENDO
I wrote a song about you, and it was called Yellow - l.s.
Fanfiction[AL MOMENTO SOSPESA] Ultimo aggiornamento: 02 gennaio 2021 L'amore si misura? Si misurano gli attimi passati ad innamorarsi, ad essere innamorati? L'amore è un sentimento che può essere più grande, più piccolo, più sentito o meno? Si può dire di ess...