I professori iniziarono a difendere la scuola con diversi incantesimi mentre gli studenti più grandi si disperdevano nell'istituto per proteggere i diversi punti della scuola.
Katherine era sulla torre di Astronomia ad osservare Hogwarts dall'alto. Non sapeva se ne sarebbe uscita viva.
Odiava la sensazione di vuoto che alleggiava dentro di lei; sapeva che sarebbe morto qualcuno a lei caro, era inevitabile, ma era ancora più spaventata del fatto che Voldemort potesse vincere. C'erano altissime possibilità, lui aveva i numeri e i Mangiamorte conoscevano molti più incantesimi in confronto agli studenti.
Le scale dietro di lei scricchiolarono e si mise sull'attenti, pronta a difendersi in caso di pericolo, ma girandosi vide la professoressa McGranitt.
<<Ciao cara, come stai?>> Kate non rispose e la continuò a guardare storto <<Bella vista, vero?>>
La donna si avvicinò a lei e si appoggiò al muretto per guardare fuori, chiuse gli occhi e si fece cullare dal vento che si abbatteva leggero sul suo viso.<<Abbiamo qualche possibilità?>> la domanda di Kate la prese alla sprovvista e pensò qualche secondo prima di rispondere.
<<Si, c'è la possiamo fare Katherine. Niente è impossibile>><<Io non combatterò>>
<<Nessuno ti obb...>>
<<Mancano degli Horcrux e forse so dove trovarli>>
<<Oh, potresti avvisare tuo fratello>> disse la donna guardandola tristemente, non era la ragazza che conosceva.
<<No, non mi ascolterebbe. Mi odia come la maggior parte di voi, è normale. Lo farei anch'io>>
<<Noi ti abbiamo giudicato male, stavi solo giocando una farsa e sei sempre stata dalla nostra parte>>Katherine sapeva che Minerva aveva ragione, ma quella brutta sensazione non le si levava di dosso. Si congedò velocemente e andò alla ricerca della tiara, uno degli Horcrux mancanti.
Mentre girava per il castello sentì iniziare le urla, il rumore di esplosioni e di mostri.
La guerra era iniziata.
Iniziò a correre per i corridoi, ma il fantasma di Corvonero sembrava essere sparito. Il fiato le divenne sempre più corto e dovette fermarsi per riprendere il respiro, nel suo percorso vide dei cadaveri di studenti e Mangiamorte.
Non riconobbe nessuno di loro e ne fu grata.
Quando riprese a camminare vide Harry parlare con il fantasma di Corvonero, per questo non la trovava, era già occupata. Si nascose dietro una colonna per osservarli e capì poche parole della loro conversazione, ma suo fratello capì e partì verso una direzione ignota. Decise di seguirlo e arrivarono davanti ad un muro che si aprì rivelando una stanza infinita piena di oggetti dimenticati.
<<Cosa ci fai qui?>> Harry si girò a guardare sua sorella che lo aveva raggiunto.
<<Do una mano>>
<<Non ti credo, non posso. Mi fidavo di te>>Kate abbassò lo sguardo sapendo che le sue parole erano vere. I ruoli si erano invertiti: i primi anni era lei quella che lo odiava e rifiutava ed ora era il contrario. La ruota gira per tutti.
<<Vieni>> alla fine suo fratello la fece venire e cominciarono a cercare uno scrigno; dopo minuti di ricerca apparirono Draco e due suoi amici.
Quando i due incrociarono gli occhi si parlarono in silenzio. Nessuno dei due voleva problemi, lui era li solo per la sua bacchetta.
Uscirono dalla stanza con molta fatica per colpa di uno degli amici di Draco che scatenò un'Ardemonio senza saperlo controllare. Morì, ma Ron e Hermione arrivarono in loro aiuto.
Quando furono finalmente fuori dalla stanza, il biondo e la rossa, si abbracciarono velocemente prima di dirigersi verso la propria direzione.
<<Bene, ora che facciamo?>>
Sentì Hermione chiedere, ma lei si stava già allontanando per cercare Severus. Non le piaceva quella situazione.
Lo cercò in lungo e in largo, ma sembrava fosse sparito da Hogwarts. Poi si ricordò di un posto: il molo.
Mentre seguiva il sentiero per raggiungere il luogo da lei voluto sentì nuovamente la voce di Tom che diceva di non voler sprecare altro sangue magico e che si sarebbe ritirato, a condizione che Harry si consegnasse nella Foresta Proibita.
A quel punto accelerò il passo e quando arrivò alla struttura si nascose dietro un bancale di legna per sentire la conversazione di due persone. Severus e Tom.
Capì subito di cosa stavano parlando, della bacchetta di Silente che a quanto pare apparteneva a Severus. Ma non era così, apparteneva ad Harry.
Il cuore le rimbombava nelle orecchie mentre guardava Nagini muoversi su e giù per il Molo. La brutta sensazione si stava accumulando e capì cosa sarebbe successo.
Avrebbe voluto fare qualcosa, ma Severus la vide e le intimò di rimanere li dov'era. In quel momento sentì arrivare altre persone, non che le importasse in quel momento.
Gli occhi le bruciavano e tremava. Sapeva cosa sarebbe successo al suo padrino, e proprio quando meno se lo aspettava, Lord Voldemort, gli lanciò un'incantesimo facendogli un taglio sulla gola e Nagini lo colpì più volte.
Katherine era paralizzata.
Non riusciva ad esprimere niente e non appena Lui se ne andò, entrò di corsa per andarlo a soccorrere.
Gli si avvicinò subito e si inginocchiò prendendolo fra le sue braccia.
Era pallido e aveva già perso troppo sangue. Stava morendo fra le sue braccia.
<<Ti prego...Severus non mi lasciare anche tu>> le lacrime presero possesso del suo viso e cominciò a singhiozzare, intanto l'uomo disse qualcosa a Harry che prelevò una sua lacrima dalla sua guancia.
Severus tornò a guardarla e le sorrise lievemente. <<Hai gli occhi di tua madre>>
Il suo cuore smise di battere, il suo petto si spense come i suoi occhi e il suo sguardo.
Era morto.
Katherine scoppiò in un pianto quasi isterico e lo strinse di più a se. Attorno a loro si creò una fitta nebbia nera e una bolla si creò attorno a lei.
Lo aveva perso, ma le sue parole le tornarono in mente e riuscì a calmarsi.
I tre ragazzi se ne andarono lasciandola li con lui, a pensare. Sapevano che era un brutto colpo e pensarono fosse la cosa migliore lasciarla in pace.
Mentre lei piangeva vicino al suo cadavere, ad Hogwarts si scatenò la battaglia finale. Quella che avrebbe deciso la sorte di tutti.
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la gemella all'oscuro di tutto | v. krum |
FantasyKatherine ha sempre avuto una vita normale, se non fosse per il fatto che è adottata e che non sa niente della sua famiglia biologica. Vive a Londra e, nonostante i suoi genitori adottivi non le facciano mancare niente, sente un vuoto dentro di lei...