Anger

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"It's your fault"

Il momento peggiore era stato la rabbia. Era arrivata di punto in bianco, come uno schiaffo che lascia il segno. Aveva azzerato tutti i sensi, tentando di colmare il vuoto che lui gli aveva lasciato, insinuandosi nelle sue membra e nella sua mente. Lo avevano sospeso per due giorni a scuola quando una sua compagna aveva portato un fiore sul banco vuoto accanto al suo, come se non l'avesse disprezzato quando era in vita. Si era infuriato alla vista del senso di colpa, del finto sguardo di pena che quella ragazza gli aveva rivolto, consapevole del fatto che pentirsi di averlo trattato male non l'avrebbe riportato indietro. Così aveva rovesciato il banco e le aveva urlato in faccia tutto ciò che pensava di lei e di tutti gli altri, riversando nelle parole tutto il suo dolore. Non aveva bisogno di ipocrisia, né tantomeno dei costanti sguardi addolorati che gli rivolgevano.

Grief (TsukkiYama Short Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora