Acceptance

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"You are happy now"

Poi un mattino si svegliò, forse grazie al ronzio ritmico del treno su cui aveva passato la notte, diretto nella capitale francese. Il sole faceva capolino dietro le montagne, a malapena visibile, colorando il cielo di tinte rossastre, ancora mescolate con il sempre più leggero blu della notte. I raggi gli accarezzavano il viso, come i suoi capelli quando si addormantavano fianco a fianco, e gli scaldavano la guancia. Chiuse gli occhi, appesantiti dal velo di sonno che aleggiava ancora sul suo volto. In un momento, capì: non sentiva più niente, se non il calore del flebile sole mattutino. Nessun senso di nausea, peso sul petto o tenda oscura di tristezza che si preparava a piombargli addosso. Sorrise. 

Grief (TsukkiYama Short Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora