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Il palazzo di Asgard era bellissimo, immenso: centinaia e centinaia di stanze da scoprire e visitare, librerie colossali in cui potersi perdere, nascondigli in cui trovarsi a proprio agio in solitudine o in compagnia, e tortuose scale da percorrere correndo mentre Frigga mi urlava dietro maledizioni in una lingua che non riuscivo a capire, ma che mi faceva ridere.

Da quando ho memoria ho sempre vissuto in quel castello con Thor e Loki: quando ero piccola, riuscii perfino a pensare che magari ero loro sorella, ma Frigga ogni volta mi ribadiva che così non era, rendendomi triste. Allora io la prendevo per mano e le facevo accarezzare i miei capelli biondi e lunghi come i suoi, indicavo i miei occhi azzurri volendole far capire che se non avevo una madre, poteva essere solo lei. Questo forse perché non ero mai uscita dal palazzo, ma le funzionarie di corte non mi rivolgevano nemmeno lo sguardo e le donne che vedevo passeggiare per la città non potevano avere nulla a che fare con me perché io vivevo con il Re, la Regina e i Principi. Quindi, nella mia testolina calda mi inculcai l'idea che forzatamente Thor e Loki dovevano essere miei fratelli, Odino mio padre e Frigga mia madre.

Non avevo tante amiche, in realtà solo una: Sif. Con lei passai tutta la mia fanciullezza e adolescenza, eravamo inseparabili, ma si sa che crescendo la mente si evolve e le simpatie cambiano. Con chi continuai un rapporto duraturo di "amicizia fraterna" furono proprio Loki e Thor, ma nello specifico con quest'ultimo: lui mi voleva bene, teneva a me e mi proteggeva sempre da Loki, con il quale passai momenti molto difficili che mi portarono addirittura alle lacrime, ma anche con lui alla fine riuscii a stabilire una relazione "pacifica", se così la vogliamo chiamare.

Il mio nome è Aura per-un-periodo Odinson, e questa è la mia storia.

La Regina degli déiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora