-A me sembrava sincera- disse mio fratello mentre io stavo suonando il campanello a casa di Niall.
-Speriamo-ripetei la stessa parola detta prima.
-Dai non fare quella faccia. Fammi un sorriso ..fallo per me-
-Non lo so...e se non manterrà la promessa?- mi sarei infuriata se non lo avrebbe fatto.
-Vedrai che la manterrà...e ora fammi un sorriso- cominciò a farmi il solletico.
Risi fino alle lacrime. Il solletico era il mio punto debole.
-Bastardo-ancora stavo ridendo.
-Almeno é servito a farti tornare il tuo sorriso-non so cosa avevo fatto per meritarmi un fratello cosí meraviglioso.
-Ti voglio bene fratellone - rimase un pò sorpreso dalla mia affermazione dato che lo facevo molto raramente, ma dovevo imparare ad affrontare le mie paure, dovevo cominciare ad esternare i miei sentimenti, senza pensare troppo alle conseguenze.
- Anch'io marmocchia -venne incontro abbracciandomi. Gli diedi uno schiaffo sulla schiena perché mi aveva chiamata con quel soprannome anche fuori casa, ma lui non sembrò farci caso. In quell'istante arrivò Niall.
-Abbraccio di famiglia , lo voglio anch'io!-sembrava un bambino quando faceva cosí. Gli facemmo posto e ci abbracciammo, cosi', senza un valido motivo.
-Wow..Alexis..aei stupenda !-affermò Niall mentre stavamo salendo in macchina.
-Non mi prendere in giro io faccio sempre schifo.-la mia autostima? Non esisteva, sottozero.
- Non é vero!- questa volta fu Zayn a parlare. Non volevo continuare questa discussione. Testarda com'ero non saremmo arrivati a nessun accordo. Ci vollero circa 15 minuti di strada per arrivare da Harry, nonché migliore amico di mio fratello, perché la festa si teneva a casa sua, e in pratica i ragazzi del primo anno non erano invitati tranne io, Niall e Kate che eravamo un eccezione. Io ero seduta davanti accanto a Zayn che guidava, anche se non aveva ancora la patente perché era minorenne, ma a quell'ora la polizia non girava molto, e poi fra due settimane avrebbe fatto 18 anni, i nostri compleanni si distanziavano di una sola settimana, infatti una settimana dopo avrei fatto anch'io 16 anni.
Cominciavo a sentire la musica in lontananza e capii che saremmo arrivati a breve.
-Siamo arrivati- annunciò Zay dopo qualche secondo.
Appena parcheggiò la macchina arrivò Harry e salutò mio fratello con una pacca sulla spalla, il quale ricambiò alla stessa maniera. Io intanto scesi dalla macchina e mi avviai all'interno della casa con Niall al mio fianco. Appoggiai il piede leggermente storto e questo bastò per farmi perdere l'equilibrio, ma prima che cadessi qualcuno mi afferró il polso e mi fece riacquistare equilibrio. Era Harry.
-Grazie- non avevo nemmeno notato che lui e mio fratello erano dietro di me. Erano vestiti in modo simile tutti e due avevano jeans neri e maglietta bianca. Sul petto di Harry si intravedevano dei disegni, forse avrà qualche altro tatuaggio oltre quelli sulle braccia, mi sono sempre chiesta se avevano un significato particolare. I suoi ricci erano spettinati, ma gli stavano davvero bene.
-Non c'é di che bellezza!- mi scquadró tutto il corpo senza la minima vergogna. Avrei voluto dargli uno schiaffo per la sua sfacciataggine, ma non potevo perché mi teneva ancora la mano, cercai di divincolarmi ma inutilmente; lui era più forte di me, io non ero niente di fronte a lui.
-Non toccarla!-ringhiò mio fratello. Mi aveva detto molte volte di stare lontana da Harry perché non faceva per me, mi avrebbe fatta solo soffrire; ma io non avevo la minima intenzione di essere la sua conquista per una notte. Erano poche le ragazze della scuola che non fossero già andate a letto con Harry. Tutte lo conoscevano per la sua bellezza. Neanche mio fratello scherzava, era davvero bello, ma ,a differenza sua , lui le ragazze non le usava per una notte sola. Era stato fidanzato per più di due anni con una ragazza e quando si lasciarono ci aveva davvero sofferto.
-Calmati amico!- alzò le mani in segno di resa e fui sollevata quando lasciò il mio polso.
-Tutto bene?-
-Si grazie- mio fratello interveniva sempre al momento giusto.
Arrivai all'ingresso della casa, era grande, ma chi volevo prendere in giro? Era a dir poco enorme. 3 piani, piscina e un giardino enorme sul retro che intravedevo dalla finestra. La maggior parte delle persone erano ubriache, ed erano solo le 8. La puzza di alcool, fumo ed erba mi invase le narici. La musica era assordante, corpi che si strusciavano su altri mi fece contorcere lo stomaco. Mi sentivo scombussolata. Questo non era il mio ambiente, e non sapevo nemmeno perché ci ero venuta.
Sussultai quando un braccio si appoggiò sulla mia spalla.
- Ti ho cercata dapperttutto Alexis!-per fortuna era solo Kate.
-Sono appena arrivata-e me ne volevo già andare.
-Vieni andiamo a bere qualcosa!-no, l'unica cosa che proprio non volevo fare era bere, ma prima di poter aprire bocca mi prese la mano e mi trascinò fino al banco delle bevande.
Disse qualcosa al ragazzo che serviva che si affrettò a dire - Subito- per poi scomparire e arrivare con due bicchieri contenenti un liquido marroncino.
-Vedrai é buonissimo!- Kate sapeva bene quanto io odiassi bere ma ogni qualvolta le si presentava l'occasione mi incitava a bere.
Non opposi resistenza quella volta, tanto sapevo che avrebbe vinto lei come tutte le volte. Buttai giú il liquido in un secondo. Sentii l'esofago incendiarsi. Aveva un gusto amarognolo che stranamente mi piaceva. Ne presi un altro.
Non avevo una sopportazione dell'alcool elevata dato che non bevevo mai. La stanza cominciò a girarmi attorno e capii che dovevo smettere.
Rimasi a chiacchierare con Kate per circa mezz'ora, ma poi ricevette una telefonata e disse che doveva scappare a casa.
Non capii bene il motivo, ancora ero abbastanza stordita da ciò che avevo bevuto prima.
Presi la giacca e la borsa e mi alzai per cercare Niall, ma qulcun'altro afferrò il mio polso e mi bloccò contro il muro.
Spazio autrice
Secondo voi chi sarà?? Spero vi piaccia la storia...e mi raccomando votate e commentate... ;)
STAI LEGGENDO
Sad Beautiful Tragic Love
Fiksi PenggemarConosci Il mio nome, ma non la mia storia. Hai sentito cosa ho fatto, ma non cosa ho passato. Sai dove sto, ma non da dove vengo. Mi vedi ridere, ma non sai come ho sofferto. Smettila di giudicarmi. Sapere come mi chiamo non significa conoscermi. A...