Stay with me ||Ross Lynch

Capitolo 4

Ero nervosissima, strinsi ancora più forte la mano di mia sorella. Il volo sarebbe stato di quattro ore, ma papà mi rassicuró dicendomi che potevamo vedere un film sulla piccola tv davanti a noi.

Ma Jen non si unì a noi, perché era impegnata a rivedere per la centesima volta ogni singolo e noiosissimo filmato riguardante quel suo idolo, Ross Lynch, che a me non piaceva per niente.

La ignorai e cominciai a vedere il film; era una love story bellissima, proprio la mia categoria preferita.

Non mi accorsi ma erano già passate due ore e mezza.

"Posso comprare qualcosa dal carrello del bar per favore?", chiesi a mia madre, dato che avevo molta fame.

"Certo tesoro, ecco i soldi", mi ripose lei, così la ringraziai.

Presi un pacchetto di patatine e, subito dopo, afferrai le cuffiette che tenevo nello zaino e le attaccai al mio telefono.

Passai l'ora successiva ad ascoltare le mie canzoni preferite, ma ad un tratto mio padre mi fece segno di togliere le cuffie.

Ancora una volta doveva parlare il comandante:

"Informiamo i passeggeri che questo volo diretto a Los Angeles, atterrerà fra 30 minuti, prepararsi alla discesa"

Strinsi la cintura intorno alla vita e supplica ancora una volta Jen di tenermi la mano, stavo tremando.

Chiusi gli occhi più forte che potevo e mi sentii leggermente sbilanciata verso sinistra a causa della manovra di atterraggio dell'aereo.

Cominciammo a scendere, avevo paura ma allo stesso tempo ero emozionata perché avrei rivisto mia nonna e visitato una nuova città.

Piano piano, si abbassò il carrello che, pochi minuti dopo, toccò terra.

Dopo un breve tratto, ci fermammo del tutto, ero molto sollevata.

Facemmo un forte applauso al comandante e, dopo aver preso i bagagli a mano, scendemmo dall'aereo: faceva caldissimo.

Entrammo in aeroporto, diretti al ritiro bagagli, quando scrutai tra la folla una faccia famigliare: era mia nonna