"Così...ora dovrei riportarti a casa?"
L'atmosfera fu rovinata dall'improvviso imbronciarsi del bambino: le piccole sopracciglia bionde cominciarono ad unirsi, la bocca che si accartocciava in un pippiotto, preannunciando il peggio.
"Uh? Che ti prende?" chiese il povero Angel che, a questo punto, non ci stava capendo più niente. I bambini erano complicati!
Il bambino emise un piagnucolio singhiozzante, prima di cominciare definitivamente a piangere. Il tutto sotto gli occhi sbalorditi dell'aracnide che non aveva idea del motivo di questo scoppio improvviso: andava tutto bene fino ad un secondo fa, cosa era successo?!
"No no no no no no, shh, fai silenzio!"
UÈ UÈ UUUÈ
"Shh, vuoi che ci scoprano?
...
"Oddio...e se ti sente Al? Non oso immaginare quello che ti potrebbe fare!"
UÈ UÈ UÈ UÈ
"Cosa vuoi? Un ciuccio? Mmm...non so se ho qualcosa del genere. Dai dollface, collabora eh?" lo supplicò, mettendogli il dito sulle labbra.
Mossa sbagliata.
Assolutamente sbagliata.Il bebè si mise il dito in bocca e nonostante non avesse i dentini, stavolta la forza che impresse fu tale che il suo morso fece davvero molto male.
"AHIA! Accidenti toots, mi hai fatto male! Non si fa, bambino cattivo!" urlò il povero ragno, allontanando subito la mano dalla faccia del piccolo. Poi lo prese per la vita e se lo mise in braccio, con la faccia sulla sua spalla.
"Che ne dici se passeggiamo un po', eh? Magari così ti dai una calmata."
Ma ahimé, la fortuna oggi non era proprio dalla sua parte: due colpi alla porta della sua stanza e poi accadde...Husk era lì davanti a lui. O meglio... a loro.
"Senti, se stai facendo uno dei tuoi fottuti giochetti porno io ti avviso, esco e non ti dico più un cazzo. Comunque Nifty vuole pulire la tua stanza, quindi ora alza il culo e-"
...
Finalmente il gatto, dopo aver aperto gli occhi, interruppe il suo sproloquio e sembrò prendere coscienza della situazione: Angel Dust era davanti a lui con un bambino umano in braccio. Giusto.
Aspetta, cosa?!
"Ma che cazz"
"Ehi, piano con le parole! Come crescerà questo bambino?"
" Ti prego, dimmi che questa è solo una mia allucinazione da sbronza e che non stai tenendo in braccio un fottuto neonato" supplicò Husk, massaggiandosi il naso con pollice e indice.
"Sembra l'inizio di una barzelletta, vero?" rispose il demone bianco e rosa, mentre sulla sua faccia compariva un sorriso tirato. Ma perché oggi non gliene capitava una giusta?!
"TU HAI IN BRACCIO UN FOTTUTO NEONATO! TIPO..UMANO?! MA CHE CAZZO TI SALTA IN MENTE?!" bene, era ufficiale: Husk era completamente andato. Angel non lo aveva visto più incazzato di così e fidatevi, Husk si incazzava spesso con lui.
"Lasciami spiegare!" provò
" SPIEGARE UN CORNO! TI SEI FUSO IL CERVELLO? MENOMALE CHE DOVEVI ESSERE PULITO, INVECE A QUANTO PARE STAI PRENDENDO ANCORA QUELLA MERDA!"
" EHI! NON MI SONO DROGATO, OK? E POI SENTI CHI PARLA! TUTTO QUELLO CHE FAI È STARE DIETRO IL BANCONE A BERE TUTTO IL GIORNO!" il ragno stava cominciando a spazientirsi.
" SONO CAZZI MIEI, VA BENE? SEI TU IL PAZIENTE QUI, NON IO! IO QUI CI LAVORO, PENSI CHE MI PIACCIA?"
" OH WOW! COMPLIMENTI DAVVERO! FAI VERAMENTE UN OTTIMO LAVORO!"
" VAFFANCULO! APPENA TORNA CHARLIE GLI DICO COSA STA SUCCEDENDO QUI!" concluse Husk avviandosi verso la porta della stanza di Angel, per andarsene.
"NO!!!"
Intanto, stranito dal troppo rumore, il bambino che prima si era calmato, riprese a piangere più forte di prima.
...
" L'ho trovato in un secchio, vicino all'hotel. Non c'era nessuno vicino, quindi ho pensato di prenderlo e portarlo dentro. E dai, che cosa avrei dovuto fare!?" chiese frustrato, quando l'altro demone gli lanciò un'occhiataccia.
UÈ UUUÈ UÈ UÈ
TOC TOC TOC
...
"Signor Husk, Signor Angel? Va tutto bene?" i due demoni si ghiacciarono sul posto, mentre una vocina parlava.
" Sì Nifty, non ti preoccupare. È tutto apposto"
"Ahmenomaleperchèavevosentitourlare,quindihopensatochefossesuccessoqualcosamaorasonotranquillaperchèvatuttobene!" disse tutto d'un fiato il piccolo demone
" Alloraiopuliscolealtrestanze! Però sbrigatevi a uscire, c'èsporcodappertutto CHE SCHIFO!"Quando la voce si fece più lontana, i due emisero un sospiro di sollievo.
...
"Gli umani non possono stare qui all'inferno" disse Husk, rompendo il silenzio.
" Lo so "
Angel aveva iniziato a cullare il piccolo, che nel frattempo aveva smesso di singhiozzare.
"Che vuoi farci?"
L'aracnide guardò la piccola creatura che teneva tra le braccia:
"Penso che la scelta migliore sia riportarlo da dove è venuto. Voglio dire, meno problemi per lui e meno problemi per noi!"...
"Lo stai tenendo male"
"Cosa?"
"Il bambino. Non si tiene così"
Angel Dust guardava stupefatto, mentre Husk si avvicinava e prendeva il bebè tra le sue zampe.
" Ecco,vedi? Con un braccio gli sorreggi la schiena e il corpo, mentre con l'altra mano gli tieni la testa. In questo modo non si fa male al collo, che è molto delicato..."Angel lo fissò.
"Hai capito?" chiese il gatto spazientito: perché quel pervertito lo stava guardando così?
"Eh? Ah, sì!" finalmente la pornostar si riprese e Husk gli ripassò il piccolino, facendo attenzione che l'altro lo prendesse bene stavolta.
Dopo alcuni secondi il neonato riprese a piagnucolare.
"Oh no, lo sta facendo di nuovo!" il ragno voleva sbattere la testa al muro.
"Che cosa?" chiese Husk, alzando una delle sue folte sopracciglia
"Piange senza motivo! L'ha fatto anche prima!"
"Tsk, dà qua. I bambini non piangono senza motivo. Che hai fatto la prima volta?" chiese il gatto alato, riprendendo il pupo.
"Non molto. Quando ho cercato di calmarlo mi ha morso!"
"Allora ha fame, no?"
"Tu dici?"
"Sei proprio un cazzo di genio..." borbottò Husk, mentre se ne usciva dalla stanza col bambino.
"EHI! ASPETTA!" urlò il ragno rincorrendolo.
'Come fa quel gatto a sapere tutte queste cose?'
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♧ Angolino dell'autrice ♧
Yeee, capitolo due!
Sono riuscita ad aggiornare la storia alla fine 😅.
Mi dispiace se questo capitolo è un po' più corto, cercherò di farmi perdonare con i prossimi!
Anyway, grazie per aver letto!💞Oh, e date un'occhiata al profilo di otaku_senza_speranze se vi piace BNHA, l'angst e il trash U.U
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Inside every demon is a rainbow🌈
FanficÈ un pomeriggio ordinario a Pentagram City: furti nei negozi, guerre di territorio, sparatorie...quando ad un tratto Angel trova, tra i vicoli più bui della città, un bambino umano. Un neonato. Chi è? Come è arrivato lì all'inferno? Ma soprattutto...