Nel tardo pomeriggio le lanterne iniziarono ad illuminare tutto il paese, nell'aria i profumi dei dolci delle bancarelle di cibo ed il brusio della folla che iniziava ad invadere il corso.
Era così bello partecipare a queste iniziative tradizionali indossando lo yukata, era come fare un viaggio nel tempo, il gruppo in visita decise di iniziare la serata seguendo il flusso verso il tempio.
«le ragazze in yukata sono sempre così carine» commentò sornione Daisuke «che stupidaggine, alcune rimangono le solite maschiacce prive di sex appeal con le movenze di un lottatore di sumo e con un carattere per nulla conciliant-» non finì la frase che venne colpito da Akane che nonostante la distanza aveva sentito il commento del fidanzato, per poi proseguire con le amiche sul corso «che vi dicevo?» «Questa volta credo che tu te la sia cercata» commentò Eichi perplesso «perché se la pensi così non la lasci? C'è sicuramente qualcuno che saprà apprezzarla meglio di te» «Non sai di cosa stai parlando» Ranma gelò il compagno con uno sguardo, nonostante non fosse in grado di fare dei complimenti ad Akane e l'unica maniera per dirle qualcosa era provocandola, nessuno aveva il diritto di intromettersi.
Il gruppo iniziò la visita alle bancarelle del festival, la musica tradizionale, il brusio della gente, i colori vivaci e la luce delle lanterne regalavano un'atmosfera unica, iniziarono la loro visita con la pesca dei pesciolini rossi, le ragazze ci presero gusto e Aiko ne vinse uno grazie ai consigli di Ranma che era un esperto del gioco ma che preferì mantenere un profilo basso per poter osservare meglio Akane che rideva di gusto a chissà quale cosa le aveva detto Eichi.
Il gruppo poi si mosse per il percorso affollato ed Akane rimase presto indietro, era incantata da una bancarella di creazioni artigianali «Se ti fermi finirai per perderti» «sto solo dando un'occhiata, sono così belle e poi come faccio a perdermi se ci sei tu?» si voltò per guardare il suo fidanzato sorridendo.
I due ritornarono tra la folla che era decisamente aumentata vista la vicinanza del tempio e l'ora sempre più prossima all'inizio della cerimonia, con decisione Ranma prese la mano di Akane stringendola forte ma con estremo imbarazzo, in quel fiume di persone era impossibile camminare vicini e quasi perdeva le speranze di ritagliarsi un momento di normalità con la fidanzata, poi decise che avrebbero potuto lasciare il flusso centrale e prendere una via parallela, quindi trascinò con sé Akane dietro le bancarelle
« mancava il respiro in mezzo a tutta quella folla, non farti un'idea sbagliata» ci tenne subito a precisare per non essere frainteso «capisco, quindi non volevi rimanere un po' solo con me? Allora posso tornare dagli altri ...» fece per ritornare indietro ma venne fermata dalla stretta di mano di lui «Resta ... si insomma se ti va ...» Akane sorrise e annuì.
Erano in un prato dietro le bancarelle, dove la musica veniva attutita dal rumore dei generatori di corrente, per nulla romantico si trovò a pensare Ranma, ma non c'era nessuno e avrebbero potuto camminare vicini fino al tempio «Ehm ... quindi ti stai divertendo in questi giorni?» «Si direi di si, abbiamo fatto bene a venire con tutti gli altri, sono un'ottima compagnia non trovi?» «Si, soprattutto quell'Eichi, non è vero?» «Oh Ranma non sarai geloso?» rispose canzonatoria «Geloso io? Tsk ... come mai potrei essere geloso di quel damerino venuto da chissà dove e che ti fa la corte in quella maniera così spudorata» man mano che parlava il tono della voce si abbassava sempre di più quasi come se stesse parlando con se stesso «ma cosa stai borbottando?» ridacchiò Akane, ormai erano quasi arrivati in prossimità del tempio, riusciva a vedere perfettamente i toori dove sicuramente avrebbero ritrovato i loro compagni.
Akane quindi si fermò per ammirare la ruota panoramica che era stata allestita per l'occasione, le luci dell'attrazione coloravano il prato e i due osservatori che improvvisamente scorsero un palloncino sfuggito di mano a qualche bambino che fluttuava nel cielo.
Iniziarono i primi fuochi che sancivano l'inizio del festival, ma i due non si affrettarono, rimasero li in silenzio ad guardarli, Ranma decise quindi di accorciare le distanze e abbracciò Akane che di spalle ammirava i fuochi, in maniera rigida ed imbarazzata per i primi istanti e più rilassato dopo aver fatto un bel respiro. Si sentiva sempre un imbranato quando decideva di fare queste cose che pure desiderava tanto.
Erano ormai rossi in volto e nonostante l'imbarazzo iniziavano a godersi l'abbraccio e i fuochi, un loro momento speciale come ce n'erano stati pochi nel corso degli ultimi anni. I fuochi terminarono e i due pian piano sciolsero l'abbraccio «D-dovremmo andare se anche quest'anno vuoi il tuo rametto di bamboo» Akane annuì ormai era diventata una tradizione per il Tanabata Matsuri e non voleva rinunciarci.
Ritrovarono i loro amici alle porte del tempio «Eccovi qui piccioncini! Dove vi eravate cacciati? Vi abbiamo cercato ovunque» «Mi ero fermata ad una bancarella e non vi ho più visti a causa della folla» provò a giustificarsi rossa in volto.
Si recarono tutti insieme per la preghiera al tempio e per vedere lo spettacolo, Akane guardava ammirata la rappresentazione del Tanabata insieme alle amiche che sospiravano sognando un amore come quello della principessa Ori.
«Come invidio Orihime, anche io vorrei trovare il vero amore» sospirò Aiko trovando il consenso nelle amiche che annuivano, sulla strada del ritorno le ragazze erano molto rumorose con i loro discorsi sull'amore. I ragazzi camminavano mantenendo la distanza e parlando tra di loro della spiaggia e delle ragazze in costume, Ranma camminava silenzioso e guardava la sua fidanzata che stringeva tra le braccia il bamboo con i loro nomi sopra, rideva e ogni tanto lo guardava arrossendo.
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Weekend al mare
FanfictionRanma e Akane decidono di partecipare ad una piccola gita organizzata dai compagni di classe in occasione del Tanabata Matsuri.