TWO GHOSTS cap. 3

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Sono sveglia.
Mi sono alzata prima del suono della sveglia. Non vedo l'ora di iniziare questa giornata. Spengo la sveglia. Mi alzo e vado a fare colazione. È sveglia solo Millie. "Mamma" e "papa" hanno già fatto colazione come sempre. Mi siedo accanto a Millie.
<< Buongiornooo, oggi mattiniera? >>
<<Buondì, in realtà mi sono svegliata prima, non so come mai>>
<<Non sarà certo perché non vedi l'ora di passare il giorno con un certo ragazzo di nome Louis, no, sicuramente no>>
Ci ha visto lungo, sì è vero, non vedo l'ora ti tornare a ridere con Louis, ma non lo ammetterò mai davanti a lei o a nessun altro. Sono leggermente rossa in viso.
<< Cosa?.. No, assolutamente no.. cioè, si ci siamo divertiti, ma non è certo per questo.. certo che no.. >> non sono convincente
<< Sembra quasi che tu stia cercando di convincere te stessa.. >>
<< Okey si è vero.. non vedo l'ora di andare a scuola, ma non è per Louis.. cioè si.. ma è perché ci siamo divertiti così tanto..>> credevo non l'avrei mai fatto.. e invece..
<<Ho capito...>>
<<Cosa hai capito? >> entra Louis
<< Emh... >> o cavolo. O CAVOLOO. COSA DICOO. DEVO DIRE QUELCOSA. ORA.
<<Ha capito che mi piace molto la scuola.. >> ma cosa dico? Sono proprio deficiente.
<< Mi fa piacere.. >> non so se ci ha creduto..
<< Bene allora, io vado a prepararmi>>
siamo rimasti soli. Mi sento in imbarazzo.
<< Allora, oggi abbiamo: economia, filosofia, letteratura e..? >>
<< Dopo letteratura abbiamo finito>>
<<Perfetto>>
Mi alzo e vado a prepararmi. Mi faccio una doccia, mi lavo i denti, mi metto la divisa e mi metto il mascara e un po' di illuminate, poi passo del lucido sulle labbra. C'è ancora un po' di tempo, così mi faccio dei leggeri boccoli.

8: 00
Siamo davanti a scuola, come da routine salutiamo "papà". Okay sta finalmente per iniziare un nuovo giorno. Come sempre salutiamo Issie e Millie e poi entriamo nella scuola. Questa volta non mi tiene per mano.

Siamo entrati ad economia, ci siamo seduti vicini, in seconda fila. Durante l'ora ogni tanto ci guardiamo e ci sorridiamo. Louis fa anche qualche battuta ogni tanto e devo astenermi a non ridere a squarcia gola per non farmi cacciare dalla lezione. È finita l'ora.
Io e Louis stiamo uscendo. Stiamo camminando vicini mentre parliamo di quanto strano sembri il professore di economia. Ogni tanto le nostre mani si sfiorano, ma non si prendono mai. Vorrei intrecciare le mie dita con le sue, ma non ho il coraggio.
SE AVESSI FRAINTESO TUTTO? SE MI VOLESSE SOLO COME AMICA? SE IO NON GLI PIACESSI? SE MI FOSSI DAVVERO SBAGLIATA? Okay basta. Devo smettere di pensare. Siamo già arrivati all'aula di filosofia. È una materia che mi incuriosisce molto.
<<Seconda fila? >>
<<Ovviamente>> rispondo come se fosse la cosa più ovvia che avesse mai chiesto.
Ci sediamo. Siamo ancora vicini.
Inizia la lezione. È tutto come prima. Ci sorridiamo. Ridiamo. Louis fa delle battutine.
<< Allora.. anche se oggi è il primo giorno di lezioni, vi assegnerò lo stesso dei compiti. Niente di che state tranquilli. È un semplice lavoro di coppia.. >> Okay. Speriamo sia Louis. SPERIAMO SIA LOUIS.
<<.. Caruso e.. Partridge.. >> O MIO DIOOO SONO CON LOUISSSS.
Mi giro a guardarlo, mi sorride e io gli sorrido,come sempre.
<<.. Bene, dovrete fare una ricerca su George Floyd. Non voglio cose striminzite. L'ora è finita, potete andare ragazzi.. Arrivederci>>

<<Quindi stiamo insime?>> chiedo.
Mi guarda.. o dio.. credo abbia frainteso..
<< Stiamo insieme in coppia.. >> spiego
<< Si certo. Oggi inizieremo subito. Voglio prendere bei voti, è l'ultimo anno e devo impegnarmi>>
<<Certo anche io voglio bei voti, devo impegnarmi per me e per i miei genitori. >>
<< E per me no? >> chiede fingendosi offeso
<< No, tu non conti.. >>
ci guardiamo, lui prova ancora a fare l'offeso, ma scoppiamo a ridere. Di nuovo come ieri.
Siamo arrivati anche a letteratura. La mia materia preferita, o meglio, una delle mie materie preferite.
<< Non vedo l'ora inizi la lezione>> penso ad alta voce
<< Ti piace letteratura? >>
<< Ovvio, è una delle mie materie preferite>>
<< Visto? Abbiamo anche questo in comune ora>> prendiamo posto mentre ridiamo ancora. Seconda fila.
La prof inizia a spiegare, io e Louis stiamo molto attenti.
Sto prendendo appunti quando la campanella suona.. Cosa? L'ora è già finita? UFFAAA.
Io e Louis ci guardiamo, è passato tutto così veloce per entrambi.
Abbiamo un'ora libera prima del pranzo. Non so cosa faremo.
<< Cosa vuoi fare? >> mi chiede
<< Andiamo sugli spalti a guardare gli allenamenti>> propongo, voglio stuzzicarlo un po'
<<Va bene andiamo>>
Arriviamo. Ci sediamo vicini e guardiamo gli allenamenti. Ci sono anche le cheerleader
<< Perché sei voluta venire qui? >>
<<Per vedere come sono i ragazzi di qui>>
Fa una faccia un po' strana, sembra geloso.
<<A okay>> risponde come se non gli importasse
<<Chi è quello? >> dico indicando un ragazzo carino.
<<Si chiama Carlos se non sbaglio, è uno dei giocatori migliori della squadra di Lacrosse>> è infastidito lo sento dalla sua voce.
<<Wow>> rispondo solo
<<Chi è quella ragazza? >>chiedo vedendo che la sta fissando. Ora sono io quella infastidita e anche gelosa.
<< No... nessuno.. non è nessuno>> è strano, come se non volesse dirmi chi è.. Mi è passata la voglia di continuare a guardare gli allenamenti, l'unica cosa a cui penso è quella ragazza. Chi diavolo è?
<< Ho fame, iniziamo ad andare a mensa? >> non potevo certo dirgli che sono troppo infastidita
<< D'accordo, andiamo>> mi sorride e per la prima volta non ricambio.
<< Cos'hai? >>
<<No niente, te l'ho detto ho fame>>
<< Perché non sorridi? >>
<<Sai una cosa? Non tutti sono sempre felici e spensierati come te! Non tutti hanno una vita semplice e molte persone pensano! Molte persone delle volte vogliono stare sole. Vogliono riflettere. Vogliono piangere. Molte persone a volte si arrabbiano.. >> oddio sto urlando. Smetto di gridare. Ho decisamente esagerato, ha una faccia sconvolta. Cambia espressione, diventa.. arrabbiata? Per la prima volta lo vedo arrabbiato
<< Sei arrabbiata? Bene allora ti lascio da sola a compiangerti addosso. Non ti piace la mia compagnia? Beh potevi dirmelo prima di farmi sprecare due giorni con una persone che non mi vuole! Se ci tieni tanto a stare da sola bene, me ne vado! >> è arrabbiato ma non sta urlando.
<<Non volevo dire questo! >> urlo per farmi sentire da Louis, che se ne sta andando.
Vado in mensa. Mi siedo da sola in uno dei tavoli più isolati. Devo pensare. Voglio far pace con Louis. Devo far pace con Louis. Ero troppo gelsoa. Perché sono così tanto gelosa di una persona se neanche stiamo insieme e se non so neanche se siamo amici? Finisco di mangiare. Ho deciso di andarlo a cercare. Devo chiarire con lui al più presto possibile.
Dove può essere? Sto vagando per i corridoi, sperando di trovarlo.
Giusto! Perché non ci ho pensato prima? La biblioteca ovvio.
Sto correndo. Sono finalmente arrivata. Entro. Non lo vedo. Sono sicura che è qui. Mi avvicino al divanetto dove ci siamo seduti ieri. Vedo i suoi capelli. L'ho trovato.
<<Ehi.. >> gli dico
<<Che vuoi? >> mi dice brusco. Non me la prendo. Ha ragione.
<<Volevo.. ecco.. >> non riesco a dirlo.
Si gira e alza un sopracciglio come ad incoraggiarmi a parlare.
<<.. Volevo chiederti scusa.. >>
<<No>>
<<No? >> rispondo con un tono tra lo scioccato, arrabbiato e non so che altro.
<<Come sarebbe no? >> chiedo un po' più calma
<<Vuol dire che non ti perdono. >>
<< E perché? >>
<< Perché non puoi dire quello che vuoi e trattarmi male e poi chiedere scusa come se non fosse successo niente>> sembra quasi infantile..
<< Ti ricordo che tu mi hai
attaccato..>> si ho iniziato io ma anche lui ha fatto la sua parte
<< Ti ricordo che tu mi hai urlato in faccia.. >> si ha ragione..
<<.. E per lo più hai detto che volevi stare da sola e quindi ti ho lasciato sola>> io non intendevo quello
<< Io non intendevo quello.. >>
<<Allora quando capirai cosa intendevi, fammi un fischio, nel frattempo non parlarmi più >>
<< Ve bene, tanto non eri di chissà che compagnia>> so benissimo che non è vero e che adoro stare con lui, ma non gliela darò vinta. Non risponde, chiude il libro, si alza e per la seconda volta in un giorno se ne va lasciandomi sola.
Lo raggiungo correndo.
<< Non sei tu che te ne vai.
Sono io. >> ora sono io quella infantile
<< Bene>> mi dice alzando la voce affinché io lo senta, essendo avanti a lui.
<< Bene>> gli faccio il verso. Non so se mi ha sentito. Giro l'angolo e esco dalla scuola. A breve verrà "papà" a prenderci. Non vedo l'ora che la giornata finisca.

Siamo in macchina. Parlano solo Issie e Millie. Io mi astengo ad annuire solamente, Louis invece sembra proprio assente, un fantasma. Un fantasma, quello che vorrei essere io adesso.
A casa vado dritta in camera mia. Louis fa lo stesso e sbattiamo la porta entrambe quando entriamo.
Vorrei far davvero pace con lui, ma io ci ho provato e lui cosa fa? la prende male e inizia ad arrabbiarsi.

LOUIS'S POV
Okay forse ho esagerato con Char ma mi ha dato fastidio. Stavamo bene e lei che fa? Inizia a urlare. Non la capisco. Ha sbagliato lei.
Beh forse un po' ho sbagliato anche io a trattarla male quando è venuta a chiedermi scusa, ma ero arrabbiato.
Vorrei fare pace con lei, ma forse va bene così.

CHARL'S POV
Si è fatta sera. Finalmente sta finendo la giornata. Devo andare a cena.
Io e Louis siamo seduti vicini come sempre, ma questa volta è come se l'altro non ci fosse. Credo che gli altri se ne siano accorti, ma non hanno detto niente. Meglio così.

Mi sono appena ricordata che io e Louis siamo in coppia insieme. Dobbiamo portare la ricerca di filosofia per sabato. Dobbiamo lavorare insieme.
Devo provare per la seconda volta a far pace con lui, o almeno a riuscire a stare insieme senza litigare.
Vado a bussare alla sua porta.
Non risponde. Credo sappia che sono io. Apro la porta. Non c'è. Devo parlargli. Lo aspetto. Mi siedo sul suo letto mentre aspetto.
Sono passati 10 minuti e lui non è ancora tornato. Lo aspetto ancora. Vedo la maniglia che sti sta abbassando. Eccolo. Alleluia.
Entra. CAZZO. HA SOLO UN' ASCIUGAMANO IN VITA. CAZZO CAZZO CAZZO. ORA CHE FACCIO?
Mi guarda e non dice niente. Io sono rossa in viso. Non pensavo entrasse così.
<< Cosa ci fai qui? >> ha un tono freddo. Parla come se non fosse quasi nudo davanti a me. Io non rispondo. Sono troppo imbarazzata.
<< Volevi vedermi nudo? >> oddio no.
<< NO. >> dico ad alta voce.
<<Allora?.. cosa ci fai qui? >>
<<Volevo dirti che dobbiamo lavorare insieme al progetto di Filosofia. Non volevo vederti nudo>>
<<Giusto, me ne ero scordato. Per me va bene domani. >>
<< Domani>> confermo.
Mi alzo dal suo letto e esco.
Torno in camera mia.
Mi metto a letto. Non mi aspetto che domani faremo gli amichetti, spero solo che non litigheremo ancora.
Mi addormento per l'ennesima volta pensando a lui.

LOUIS'S POV
Domani dovremo stare insieme. Spero solo che non litigheremo. Lei mi piace. Oh no no no. NO. Non può piacermi. Lei non deve piacermi. Devo stare lontano da lei. Da dopo di domani, le starò lontano. IO NON POSSO.

|| SPAZIO AUTORE||
Dan Dan Dan.
All'inizio non avevo quest'idea, poi scrivendo mi è uscito così.
Non so neanche come continuare, e non so neanche se voglio un finale felice o no. Ma sono all'inizio e quindi come andrà andrà.

Allora,
scusatemi come sempre per gli errori che ho fatto. Spero vi sia piaciuto. Anche questa volta ho scritto molto.
BYYY :)
1/12/2020

𝑅𝑒𝑚𝑒𝑚𝑏𝑒𝑟 𝑡h𝑎𝑡 𝐼 𝑙𝑜𝑣𝑒 𝑦𝑜𝑢  || 𝑳𝑶𝑼𝑰𝑺 𝑷𝑨𝑹𝑻𝑹𝑰𝑫𝑮𝑬 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora