𝑅𝑒𝑚𝑒𝑚𝑏𝑒𝑟 𝑡h𝑎𝑡 𝐼 𝑙𝑜𝑣𝑒 𝑦𝑜𝑢 || 𝑳𝑶𝑼𝑰𝑺 𝑷𝑨𝑹𝑻𝑹𝑰𝑫𝑮𝑬

RITARDO cap. 1

8:30

La sveglia suona come ogni mattina.

SONO IN RITARDOOOO
Oddio sono le 8 e 30, sono in ritardo, è la terza sveglia che avevo impostato, a quest'ora dovrei essere già pronta. Ora mi tocca saltare  la colazione.
Perché sono di fretta? Devo partire per Londra, alle 9 e 30 devo essere in aereoporto, ma naturalmente la mia pigrizia e la mia lentezza non aiutano.

9:00
Stranamente in mezz'ora sono riuscita a fare tutto, sono quasi arrivata all'aeroporto e l'ansia sta iniziando a farsi sentire, mi tremano le gambe, sono troppo emozionata.

9:30
Saluto mamma per l'ennesima volta, con il millesimo abbraccio, sento l'annuncio, è il mio volo devo imbarcarmi.
Sono entrata nell'aereo. Prendo posto.
Mi rilasso.
L'ansia è tornata.
Giusto, devo ancora presentarmi:
vediamo.. sono Charlotte ma mi faccio chiamare Char, ho 17 anni. Esteticamente? Non sono certo la tipica ragazza che quando passa fa girare i ragazzi, sono carina o almeno così dicono. Sono alta 1,65m ; ho un fisico normale, proporzionato; ho i capelli che arrivano alla spalla, sono di un color rame e sono ondulati. Una  cosa  che mi piace di me? Il mio stile . Mi piace vestirmi bene ed essere sempre il più possibile presentabile.

Non vi ho ancora detto per quale motivo devo partire. Semplice. Farò il mio ultimo anno di liceo a Londra, vivrò per 9 mesi con una famiglia che neanche conosco. L'unica cosa che so, è che avrò due sorelle e un fratello. Speriamo siano simpatici e soprattutto che il fratello sia bello. Ho parlato delle volte con i miei futuri genitori a telefono, sembrano simpatici e gentilissimi. Sono i Partridge, so che sono benestanti.
Ho parlato così tanto che non mi sono accorta che stiamo per atterrare, allaccio la cintura, sento che stiamo atterrando.

Siamo atterrati.
Esco dall'aereo, vado a prendere la mia valigia, e poi mi sposto verso l'uscita dell'aeroporto, mi aspettano lì. Riconosco i miei futuri genitori, insieme a loro vedo una ragazza che avrà circa 16 anni, è molto carina, sembra simpatica, mi avvicino e saluto. I miei "genitori" mi abbracciano e mi presentano Millie, e proprio  come pensavo è molto simpatica.
Dopo circa mezz'ora arriviamo a casa, abbiamo parlato per tutto il tragitto in macchina, mi trovo molto bene.
Pargheggiamo fuori una grande villa, è bellissima, il  giardino è curato mentre la casa è moderna. Entriamo, in sala c'è una ragazza, si presenta. È Issie. È simpatica anche lei,  ed è più grande di me di un anno.
Il pomeriggio lo passo disfacendo le valigie e sistemando la mia nuova  camera: è  più grande di quella che ho a casa mia, ha un letto matrimoniale, un cabina armadio, una poltroncina e una TV. È perfetta.

Verso le 6 finisco di sistemarmi così vado in sala, e passo il tempo a parlare con Issie e Millie, sono simpaticissime.
<<È pronto! Venite! >> ci chiamano per la cena.
Ci sediamo a tavola, accanto a me c'è un posto vuoto. Giusto! Il fratello. C'è anche un ragazzo. "Mamma" mi dice di andarlo a chiamare, mi indica la stanza, di fronte la mia. Busso.
<< Avanti! >>mi risponde la voce del ragazzo. Entro.
C'è il ragazzo sdraiato sul letto, ha il telefono in mano, quando mi sente entrare si gira. È bellissimo: un viso delicato, capelli scuri e curati ,  naso perfetto e labbra  rosee. Mi rendo conto di essere rimasta a fissarlo così finalmente  parlo.
<< Sono Charlotte, Jane mi ha mandato a chiamarti per dirti che è pronta la cena >>
<< Si so già chi sei, io sono Louis>> si presenta alzandosi. È alto, molto più di me. Mi fa passare avanti e ci dirigiamo verso la cucina. Ci sediamo vicini. È vestito semplicemente, come chiunche si vestirebbe per restare a casa: tuta grigia e felpa di un blu elettrico. Ha  una sottile catena d'argento al collo. Noto che ha anche un anello.

La cena passa infretta, ci presentiamo e scopro che ho la stessa età di Louis, staremo insieme  a scuola.
Dopo cena giochiamo ad un classico gioco da tavolo inglese. Sono in coppia con Louis, abbiamo fatto amicizia e abbiamo preso confidenza: quando facciamo una buona mossa battiamo il cinque ed esultiamo come bambini.
La partita è finita.
Io e Louis abbiamo vinto.
Louis mi abbraccia sollevandomi da terra. Sono un po' in imbarazzo ma sorrido. Mi fa scendere  e sono leggermente arrossata in viso, spero non si noti troppo.

Sono le 11 e Jane dice che sia meglio andare a letto.
<<Andate a dormire dai, domani c'è scuola, e per te sarà un grande
giorno!>> dice "mamma" riferendosi a me.
<< Andiamo>> facciamo tutti e quattro in coro e ci dirigiamo verso le nostre camere, tutte vicine.
Prima di andare a letto vado in bagno. Mi lavo i denti. Sto per uscire ma qualcuno prendendomi delicatamente il polso mi ferma. Louis.
<< Volevo dirti che domani alle 8 partiamo, ci accompagna papà. Noi saremo in classe insieme quindi ti porterò a fare il giro per la scuola e ti mostrerò le classi!>> dice sorridendo. Che sorriso.
<< Certo, cercherò di non far tardi. Grazie. Notte>> dico
<<Notte>> entra in bagno, io invece esco e vado in camera.
Mi metto il pigiama e entro nel letto.
Mi addormento pensando a lui.

LOUIS'S POV
Non posso fare altro che pensare a quanto sia bella. Mamma me lo aveva detto, ma credevo fosse una delle sue esagerazioni. Non era così. Era davvero bella. Vado a letto. Penso ancora a lei. Domani staremo insieme per un giorno intero. È anche simpatica, credo che non mi annoierò.

||SPAZIO AUTORE||
scusate se scrivo famiglia o mamma o papà con le virgolette è che voglio rendere il rapporto di Charlotte con la nuova famiglia abbastanza unito, facendo però capire che non sono davvero i veri genitori o famiglia. NON SO SE MI SONO SPIEGATA.

BELLA GENTEEE
Allora, spero non sia uscita una completa schifezza, sto scrivendo mentre sono in videolezione. Scusatemi per gli errori che sicuramente ho fatto. Questa era l'introduzione della storia che sinceramente non so ancora come si evolverà. Non so che dirvi, sono Francesca e boh questo, quindi
BYYYYYY :)
24/11/2020