Capitolo 6

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Axel's POV

Secondo giorno di scuola. E già mi sono rotto il cazzo. Ma almeno avevo un motivo in più per andarci, e sicuramente avrete capito tutti a cosa, o meglio chi, mi stia riferendo.

Esatto, quella che (manco ci credo a dirlo) potevo considerare la mia ragazza. Bellissima, dolce e dallo sguardo così puccioso...
La signorina Barrow.

Stavo giusto pensando a lei, quando la vidi all'entrata, tutta sola, che guardava il cellulare. Allora decisi che era il momento di agire. Senza farmi vedere né sentire, arrivai dietro di lei, le presi i fianchi girandola verso di me e le scoccai un tenero bacio inaspettato.

"Buongiorno signorina Barrow"

"Buongiorno signor Davies, è venuto per prendermi in custodia?" Mi rispose sussurrando per poi ribaciarmi, stavolta approfondendo il tutto.

"Mi sei mancata stanotte..." sussurrai, fingendo una voce affranta.

"Scemo, ci siamo salutati 8 ore fa!" Rise di gusto, quanto era bella quando rideva, mi faceva impazzire.

"Entriamo?" Mi chiese, prendendomi per mano.

Ci dirigemmo verso la nostra classe (sì eravamo pure in classe insieme) quando sentii un urlo provenire dall'entrata:

"Figlio di puttana!"

Mi girai vedendo Noah avanzare pericolosamente verso di me, mi stava puntando, e ne ebbi la conferma quando mi arrivò un suo pugno in piena faccia, che mi fece addirittura cadere a terra.

"Non dovevi venirci in questa scuola, testa di cazzo! Se non fosse stato per te, ora Millie starebbe meglio! Ti odio, immensamente!" Noah continuava ad urlare, mentre cercava di portare avanti la rissa a cui, mio malgrado, decisi di partecipare, per pura difesa.

Avendo fatto arti marziali per 7 anni, riuscii a cavarmela, parando perfettamente tutti i suoi tentativi di calci e pugni, per poi rifilargli un calcio esterno che lo centrò sulla guancia destra, facendolo cadere. Lo ritirai su violentemente per poi sbatterlo contro gli armadietti.

"Io non c'entro, bastardo. Se vuoi litigare o urlarmi in faccia mi va anche bene, ma la prossima volta che ti avvicini con questi intenti non sarò così clemente, hai capito Schnapp!?" Gli sbraitai a meno di 3 centimetri dalla faccia.

Lui, in tutta risposta, mi tirò una testata facendomi allontanare, per poi ribaltare la situazione mettendo me al muro:

"Non osare parlarmi così, poveraccio del cazzo. Per colpa tua Gaten si è innamorato della piccola stronza indifesa, Finn ha fatto amicizia con quella viscida della Vane, Sadie è diventata deficiente, Millie si taglia, CHE CAZZO TI PASSA PER LA TESTA!?

"Cosa!?" Lo spinsi via, incredulo, guardandolo negli occhi.

"Hai capito benissimo figlio di puttana. Per colpa tua Millie Bobby Brown, la ragazza che amo, ieri sera si è tagliata mentre ero a casa sua perché le fai ricordare quella merda di Sartorius! Per una volta la vedevo felice, ma voi stronzi borsisti siete sempre in mezzo al cazzo!"

"La smetti di inventare cazzate per farmi passare come feccia umana!? Mi sono rotto il cazzo di questi vostri pregiudizi. In questo mondo di merda chi non è ricco non conta un cazzo, e io ne ho piene le palle di voi ricconi snob, mi fate schifo!"

Dopo avergli sputato in faccia ciò che provavo, mi scagliai nuovamente su di lui, continuando a prenderlo a mazzate. Sembravo indemoniato, non avrei mai pensato di poter fare una cosa del genere...

Millie's POV

Feci appena in tempo ad arrivare. Davies stava picchiando Noah a sangue.
Non potei fare altro che correre là in mezzo per cercare di dividerli.

"Smettetela, cazzo! Axel ti prego, così lo ammazzi... chiamate qualcuno, presto!" Urlai a squarciagola, le lacrime che scendevano già copiose. Finn, Sadie e il resto della compagnia erano davanti a me, increduli davanti alla scena.

La Gorski riuscì a dividerli con enorme fatica e mi chiese di scortare Noah in infermeria.

"Noah, ma che cazzo ti è saltato in mente!? Non solo hai fatto una figura di merda prendendotela con uno che non ha fatto niente, ma ci hai preso pure gli schiaffi! Guarda come ti ha ridotto, sicuro che non sia niente di grave?" Esclamai preoccupata.

"Uno che non ha fatto niente!? Mi prendi per il culo Brown!? Sono anni che mi preoccupo per te, anni che cerco di farti accorgere dei miei sentimenti, e tu ti preoccupi del nuovo arrivato? Per colpa sua ti sei pure tagliata davanti a me ieri sera!"

"Ma allora non capisci un cazzo! Se mi avessi lasciato spiegare ti avrei detto immediatamente che è per colpa di Sartorius! Hanno trovato il modo per pagare la sua cauzione ed entro fine anno uscirà di galera!" Urlai per poi scoppiare di nuovo in lacrime...

Flashback

Stavo tranquillamente guardando Netflix quando squillò il mio cellulare.
Numero privato.
Risposi senza troppa esitazione, ma forse...

"Pronto, chi parla?"

"Ciao amore, sei pronta? Entro la fine dell'anno ci rivediamo, mi manchi così tanto..."

"Che cazzo vuoi figlio di una gran puttana!? Ti mancano ancora 19 anni di galera, stronzo! E farò in modo che aumentino, non dovrai mai più avvicinarti a me e alla mia famiglia."

"Oh no, tesoro. I miei amici hanno trovato il modo di pagare la mia cauzione. Entro la fine dell'anno uscirò di galera, non sei contenta di rivedermi? Ah, ti avverto, per quando esco non farti trovare con qualsiasi altro maschio, soprattutto quei tuoi luridi amichetti approfittatori, sai che stanno con te solo per i tuoi soldi e che sei solo mia. Perciò evitali, o finiranno decisamente male. Ti richiamerò il giorno in cui pagheranno la cauzione, così verrai a prendermi e torneremo a casa, insieme, come un tempo..." mi rispose Sartorius, con voce sadica, e riattaccò, lasciandomi letteralmente senza parole.

In preda al panico, con le lacrime agli occhi, corsi in bagno e, preso il rasoio di mio padre, iniziai ad incidere le mie braccia.
Uno, due, tre, quattro, cinque tagli. Fino a quando...

"Millie! CHE CAZZO STAI FACENDO!?"

Era Noah. Mi aveva vista.

"Che cazzo ti salta in mente!? Chi ti ha ridotto così!? È quel figlio di puttana di Davies, vero!? Ti ha fatto tornare in mente Jacob, vero!? Domani lo spezzo!" E detto questo uscì, senza nemmeno farmi rispondere... e lasciandomi lì, da sola a pulirmi e disinfettare i tagli che io stessa mi ero fatta.

Fine Flashback

"Capisci ora? Non è colpa di Axel!"

"Ora lo chiami pure per nome!? Dopo quello che ho subito per te!?"

"Sai benissimo che non ricambio quello che provi per me Noah, sono quattro anni che dopo avertelo detto devo far finta di non vedere quanto ci provi, quanto sei geloso di chiunque, quanto cerchi di tenermi lontana da qualsiasi nuova persona. Ma ora basta. Anche io avevo paura, ma è inutile cercare l'ago nel pagliaio. Dobbiamo conoscerli per sapere se sono come Jacob o meno. E che tu lo voglia o no, lo faremo. Chiaro!?"

Ann's POV

Quella scena poteva mettermi nella merda. Spero non sia successo ciò che penso.
Quel deficiente non può aver chiamato la Brown dal carcere. Non faceva parte del nostro accordo. Porca puttana maledetta, farlo uscire ora sarà ancor più difficile.

Fu solo in quel momento che compresi che forse mi ero cacciata nel più grande casino della mia vita. E che ci ero completamente intrappolata...

                            Da sola.

Aristocracy: quello che l'apparenza nasconde Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora