*Suona la campanella*
Axel's POV
La rabbia non mi era ancora passata. Com'è possibile che nessuno capisca la gravità della situazione!?
Quel bastardo è riuscito a scappare in tempo e ora tutti mi danno dell'assassino perché ho cercato di salvarla..."Non preoccuparti, Axel. Noi ti crediamo". Noah cercò di confortarmi, aiutato anche dagli sguardi degli altri, che sembravano dargli ragione.
"Dobbiamo trovare un modo per scagionarlo. Andando avanti così il suo anno sarà un inferno." (Sadie)
"Ma com'è possibile che a nessuno sia venuto in mente che possa essere stato Sartorius a uccidere Clara? Insomma, è lui che ce l'ha con noi da sempre, non Axel..." (Finn)
Millie capì, e sgranò gli occhi:
"Perché solo noi sappiamo che è uscito di prigione e nessuno lo ha visto a scuola. E poi, non tutti i criminali sono recidivi, perciò anche se fosse stato premeditato non c'è nessuno che possa testimoniare."
Questo ci metteva in una posizione difficile. Eravamo veramente troppo pochi a sapere la verità, e nessuno ci avrebbe creduto lì dentro, la Eilish in primis.
"Ci servono un piano e un'indagine. Dovessi andare in prigione per qualcosa che non hai fatto farei una strage, lo ammazzo con le mie stesse mani." (Mare)
"Non siete obbligati a proteggermi. Ho notato fin da subito che qui ognuno alla fine deve cavarsela da solo, perciò non fatevi problemi. Ma soprattutto, evitate di mettervi in pericolo se non c'entrate nulla...", risposi io zittendo tutti, ma notando che mi fissavano con aria di dissenso.
*Flashback* Clara's POV
Mentre cercavo di asciugarmi la macchia del caffè che avevo appena bevuto, sentii qualcuno entrare nel bagno:
"Che cosa ci fai qui? Non ti avevano espulso e mandato in carcere?"
"Vedo che la paura ti fa andare al sodo." Rispose Jacob, per poi avvicinarsi piano a me.
"Non sai quanto tu e i tuoi soldi mi siete sempre stati sul cazzo. Tu hai sempre avuto tutto, e pur essendo lesbica hai anche conquistato la ragazza dei tuoi sogni... Io non ho mai avuto niente di tutto ciò, avevo solo Millie, per questo ero così ossessionato e protettivo. Ma vi prego, è ora che apriate gli occhi. Non ho ucciso io sua madre, la polizia aveva come movente la mia litigata con Millie e mi ha incolpato quasi senza indagare, ma io quella sera non avevo armi con me, non le porterei mai a casa sua... Per favore dovete credermi, non sono un mostro..."
Rimasi completamente pietrificata. Non mi sarei mai aspettata che crollasse in questo modo, ma decisi di cercare di mostrare meno emozioni possibili:
"Beh, ora una pistola in mano ce l'hai, e visto che ci sono solo io qui, è chiaro che tu voglia uccidermi. Perciò coraggio, macchia ancora la tua fedina penale."
"No. Volevo, per vendetta, ma sono stanco di essere definito un mostro anche quando non lo sono mai stato. Ti prego Beckham, devi credermi, io non ho fatto niente. Neanche la droga avrei voluto vendere..."
"Di che stai parlando?"
"I miei genitori mi hanno sempre considerato un buono a nulla. E la borsa di studio ho dovuto ottenerla per non sembrare ricco ed evitare indagini contro di loro. Ma volevo mettermi dei soldi da parte, per fuggire finalmente da quella cazzo di casa. Hanno scoperto il mio obiettivo, e mi hanno segregato con loro, e obbligato a vendere quella merda. Non ho avuto altra scelta, mi picchiavano, Clara..."
Per un attimo cercai di avvicinarmi per confortarlo, ma sentimmo dei passi avvicinarsi verso il bagno.
"Presto, nasconditi in uno dei cubicoli, veloce!" Gli sussurrai per evitare ulteriori problemi.
Jacob's POV
Feci come mi aveva consigliato Clara e mi nascosi nel cubicolo più lontano dalla porta del bagno, per poi sentire la persona entrare, da lì iniziarono a parlare, ma non riconobbi la voce dell'altra ragazza...
"Anche tu scappi dall'interrogazione?"
(Clara)"Non prendermi per il culo. Non vedevo l'ora in realtà di poterti parlare senza nessuno in mezzo alle palle."
"Come mai questo veleno? Non mi sembra di averti fatto niente di male, a malapena ci siamo parlate in questi due mesi e mezzo..."
"E tutti gli altri? Alle mie amiche? Ai nuovi? Voi ragazze con il futuro già preparato mi fate schifo come non mai. Vivete alla giornata, tanto paparino vi pagherà tutto fino a quando non andrete in pensione, mentre ci sono persone costrette a patire la fame o fare qualsiasi cosa per arrivare a fine mese!"
L'altra ragazza stava iniziando ad infervorarsi, visto che stava urlando.
"Cosa importa se sono ricca? Non ti ho mai dato validi motivi per odiarmi, che vuoi da me?" (Clara)
"So cos'hai rubato. Ridammela subito, non voglio arrivare alle mani"
Sentii per qualche secondo un silenzio tombale, poi...
"RIDAMMELA SUBITO, PUTTANA!"
Poi un colpo, un tonfo... Fino a quando non notai il sangue da sotto la porta del cubicolo. Uscii precipitandomi verso Clara. La sua testa perdeva sangue in maniera copiosa, e non potevo fare nulla per salvarla altrimenti sarei tornato dentro.
Mi precipitai fuori, vedendo la ragazza coperta da un cappuccio correre verso una delle uscite. Cercai di inseguirla e provai a fermarla sparando un colpo, ma non ottenni nulla. Di conseguenza dovetti scappare, sicuramente qualcuno aveva sentito lo sparo e trovando il corpo mi avrebbero sicuramente dato la colpa.*Fine flashback*
"Secondo me non è stato Sartorius."
Tutti si zittirono, guardando Millie attoniti dopo le sue parole."Cerco di spiegarmi. Innanzitutto Allison non era con noi quando abbiamo sentito lo sparo, e inoltre quando Axel e Noah hanno trovato il corpo nessun altro è accorso, a parte Billie che è stata portata direttamente là. Questo significa che solo noi abbiamo sentito lo sparo, che è quindi avvenuto all'esterno dell'edificio. Non incolpo Allison a prescindere, ma questo significa una sola cosa: Chiunque abbia ucciso Clara è un nostro compagno di scuola."
"È vero. E un dettaglio che è passato inosservato ad Eilish e non a me, è che la ferita di Clara era alla testa." (Axel)
"Sì, ma si può anche sparare al cranio, genio" (Noah)
"Sì ma non aveva buchi! La ferita era probabilmente stata inferta da un doppio sbattimento di Clara o da un oggetto contundente." (Axel)
Per circa cinque secondi, calò nella stanza il silenzio, prima che Sadie lo rompesse, pronunciando la fatidica domanda:
"Quindi ora che facciamo?"
"Non lo so, ma di sicuro rimaniamo uniti. Axel, non ti manderemo a puttane la vita, non lo meriti. Perciò col cazzo che staremo a guardare." (Finn)
"Va bene. Grazie ragazzi. Ma per non dare nell'occhio serve astuzia. Perciò dovremo ancora fare finta di odiarci tutti quanti. Nessuno deve sapere che stiamo investigando, perciò nemmeno una parola neanche con la polizia. Dovremo gestire tutto quanto da soli. La polizia è l'ultima spiaggia." (Axel)
Detto questo, i ragazzi uscirono dalla stanza, tornando al resto delle loro faccende, ma consapevoli che l'incubo non era finito...
...ma era appena iniziato.
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Aristocracy: quello che l'apparenza nasconde
FanficE se nel liceo più ambito di Los Angeles si venissero a scoprire segreti burrascosi? Amori e passioni proibiti, reati mai venuti alla luce? E se addirittura tra gli studenti ci fosse qualcuno in grave pericolo? Axel non era preparato per tutto ciò;...