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Entrai in aula e mi sedetti in un posto all'ultima fila. L'insegnante arrivò poco dopo e iniziò subito a spiegare. Iniziai a prendere appunti anche se era difficile stare appresso all'insegnante. In quel momento una ragazza con i capelli ricci si sedette al mio fianco. Mi sorrise e iniziò anche lei a prendere appunti. Più avanzava la lezione, più era difficile seguire.
"Stai male?" Mi domandò la ragazza vedendomi strana. "Cosa?"
"Non ti senti bene?" Mi ripetette.
"Sto bene, grazie! Sono ancora un po' disorientata, sono di Milano ed è solo il mio secondo giorno qui a Napoli" gli spiegai.
"Ah capito, quindi non conosci ancora bene il posto, giusto?"  Mi chiese, senza parlare in dialetto.  Io annuii e lei mi sorrise. Iniziò a scrivere velocemente quello che diceva l'insegnante. Alla fine della lezione mi passò il foglio con tutti i suoi appunti. La ringraziai. "È stato un piacere, posso aiutarti quando vuoi così non avrai difficoltà!". Lo disse con un grande sorriso sul volto. "Comunque mi chiamo Fabiana, piacere". Io le strinsi la mano sorridendo, "Martina, piacere". Non avrei mai potuto ringraziarla abbastanza per quello che aveva fatto per me. "Hai voglia di mangiare qualcosa insieme a me e alla mia coinquilina?" Le domandai fuori all'aula a fine lezione. "Certo molto volentieri!". Per tutto il tempo del pranzo entrambe cercarono di insegnarmi a parlare in napoletano. Ridemmo moltissimo, perché più volte non riuscii a ripetere le frasi correttamente. Solo dopo un po' mi resi conto di essermi completamente dimenticata della nostalgia che provavo per mia madre e Milano. Salutai a Fabiana e la mia giornata proseguì. Quando tornai a casa , Marianna era rientrata prima di me e mi aveva lasciato un messaggio su WhatsApp dicendomi che non sarebbe tornata per cena e dovevo andare alle dieci di sera all'indirizzo che mi aveva allegato sotto. Io sorrisi per la sua spontaneità. Verso le sette mandai un messaggio a i miei genitori , raccontandogli di come stavo e di Napoli. Quella sera ordinai una pizza e mi persi nei miei pensieri. Stare da sola, mi piaceva , era rilassante. Prima di iniziare a prepararmi per la serata, accesi la musica e cantai Marracash per tutto il tempo. Indossai una gonna nera con calze, e una maglia a maniche lunghe rosse. Mi lisciai i capelli velocemente e, dopo aver messo mascara e rossetto presi la mia borsetta Gucci e uscii di casa. Inserii l'indirizzo su Google Maps e iniziai a seguire le indicazioni. Dopo una decina di minuti arrivai fuori ad un pub. Entrai e notai che era un posto tranquillo. Il locale non era molto grande, aveva una decina di tavolini e un bancone di legno dove venivano serviti gli alcolici. Sembrava un semplice pub. Infondo al pub notai un palco con un microfono al centro. "Martina! siamo qui!" . Non appena sentii il mio nome mi girai e a un tavolo vidi Marianna, con alcuni suoi amici che avevo conosciuto ieri in discoteca, e Corrado. Quando notai il suo sguardo fisso su di me, rimasi un secondo immobile. Non mi aspettavo di rivederlo così presto. Raggiunsi il tavolo, Marianna mi fece sedere vicino a lei e quando alzai lo sguardo, notai Corrado seduto di fronte a me. Non potevo fare a meno di pensare quanto fosse carino. Parlava in modo allegro e ogni tanto timido con tutti, facendo a volte ridere i suoi amici. "Ce l'hai fatta ad arrivare qui!" Disse Marianna abbracciandomi. Le sorrisi ricambiando il suo abbraccio. Mi chiese se volessi qualche cosa da bere e io annuii. Chiamò il cameriere e ordinò una birra per entrambe. La ringraziai e poi salutai tutti i suoi amici che avevo conosciuto la sera prima.

persa con te ||CoCoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora