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Prendo in mano il telefono e guardo il display per vedere chi mi stava chiamando: era la mamma.
"Pronto?"risposi sorridendo.
"Tesoro,ciao, come stai? Tutto bene?"
Come ero felice di sentire mia madre.
"Sto bene,sono già al mio appartamento ed è molto carino... Piuttosto dimmi, ma tu a quest'ora non dovevi essere già a lavoro? Sono le cinque..." Dissi notando l'ora sul cellulare.
"Ero in pensiero per te, ovviamente. Ho deciso di chiamarti prima di andare in studio. Dimmi hai già conosciuto la tua coinquilina?".
"Sì, mi ha accolto subito, sembra una ragazza molto carina e simpatica!".
"Bene,sono felice per te. Allora, raccontami che ne pensi di Napoli?"
Pensai un po'... Napoli era molto diversa da come l'avevo immaginata. Molti stereotipi milanesi conoscevo, me l'ero sempre immaginata piena di borseggiatori, di rifiuti, di persone ignoranti invece ora potevo crostatare che erano totalmente falsi. Dissi a mia madre che qui era tutto perfetto e che io stavo bene, lei così sentendosi sicura terminò la chiamata e io decisi di iniziare a togliere qualcosa dalle valigie. Ero ancora stanca per il volo ma decisi di restare sveglia. Sistemai i miei vestiti nell'armadio e tutte le altre cose sulla scrivania. Erano quasi le sei di pomeriggio quando Marianna entrò nella mia stanza e iniziò a fissarmi.Io dubbiosa chiesi "Che cosa succede?"
"Non puoi passare la tua prima sera a Napoli chiusa in casa... Vai subito in bagno e preparati perché stasera ti porto a divertirti", disse contenta.
Provai a non ridere, ma Marianna pronunciò cose strane in napoletano che per me non avevano alcun senso e questo rese il discorso un po' strambo. Quando mi vide ridere si fermò e disse:"hai capito tutto?". "Sisì" risposi istintivamente. "Bene, a dopo", concluse e uscì dalla mia stanza. Ero molto curiosa di vedere il Vomero , scoprire i posti più interessanti. Dopo aver fatto una doccia, indossai un paio di Jeans, una canotta e sopra una giacca di pelle. I capelli decisi di lasciarli sciolti. Dopo aver preso la mia borsetta Gucci rossa, uscii dalla mia stanza. Marianna era seduta sul divano e stava guardando delle storie Instagram con il suo cellulare. Dopo si voltò verso di me. "Sei pronta amica mia? Andiamo!". Io la raggiunsi e insieme uscimmo di casa. Per tutto il tempo Marianna cercò di farmi sentire a mio agio. La ascoltai tutto il tempo, ma lei parlava troppo in dialetto quindi mi persi nel mio mondo. Mi limitavo a seguirla senza interromperla e nel frattempo osservavo i palazzi. Decidemmo di prendere il pullman e scendemmo poche fermate dopo. Camminammo per un po' e appena arrivammo in quel posto, rimasi senza fiato. Davanti a me trovai una grande villa, era molto bella. Le scattai qualche foto mentre Marianna mi spiegava che quello era un tempo il giardino della duchessa di Floridia mentre ora è un parco perfetto per lo svago dei cittadini: Il parco Villa Floridiana.
Solo quando spostai lo sguardo dal museo notai quanta gente c'era. Rimasi incantata da tutto questo. Questa popolazione così attiva, solare mi rendeva viva.

persa con te ||CoCoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora