TRE.

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Jimin inclinò la testa e lo guardò.
Gli occhi socchiusi a causa della stanchezza sommata alle troppe emozioni.
Sfilò la mano da quella diJungkook, allargò le braccia e lo strinse forte. In questa posizione, petto contro petto, riusciva a sentire nitidamente i battiti accelerati dei loro cuori.

Strofinò la punta del naso contro il suo collo, respirandone il profumo dolce.
Avvicinò poi le labbra al suo orecchio ed iniziò a sussurrare.
"Non me lo devi neanche chiedere. Sai benissimo che nonostante tutto non potrei mai tenerti il broncio per più di qualche ora. Sono felice che siamo finalmente riusciti a parlare, dopo tutto questo tempo. Era diventato strano, frustrante... doloroso. Non credere che per me sia stato facile Kookie. Prendere le distanze da te è stata una delle cose più difficili che io abbia mai fatto in vita mia. Anche tu mi sei mancato e sì, per rispondere alla tua domanda, ti perdono e accetto di essere tutto ciò che vuoi. Mi devi fare una promessa però."

Jungkook non si allontanò mai da lui, continuò ad ascoltarlo con la mente più leggera e il cuore un pochino meno pesante.

"D'ora in poi voglio che tu ti apra con me. Voglio che tu mi dica tutto quello che ti passa per la testa senza paure, anche a costo di ferirmi. Non innalzare più barriere di questo tipo, non ci fanno bene. So che per te sarà complesso, ma vedrai che ti aiuterà a crescere come persona. Hai tanto da dare, sei buono e dall'animo gentile. Sei carismatico, incredibilmente intelligente, divertente, dolce, bello... non ti manca nulla. Devi solo fare un passetto in avanti per raggiungere la perfezione. Me lo prometti?"

"Scusami ancora davvero." Il maknae sospirò. "Certo, mi impegnerò e ti renderò fiero di me, vedrai."

Jungkook lo strinse forte e per qualche minuto rimasero in silenzio, abbracciati, finalmente sereni dopo tanto tempo. A poco a poco Jimin si staccò da lui ed entrambi sentirono subito la mancanza del calore e del contatto fisico l'uno dell'altro.
Il più piccolo guardò l'ora, era tardi ormai, erano quasi le tre del mattino.
La stanza era parzialmente illuminata da un'adorabile lampada a forma di coniglietto che JK teneva sempre accesa di notte, soprattutto in momenti come quello, in cui sembrava che al di là del vetro infuriasse una tempesta.

Si irrigidì di scatto quando un lampo illuminò la camera e un tuono squarciò il cielo.
Jimin si alzò e gli fece cenno di tirarsi su a sua volta. Spostò le coperte ed indicò il letto.

Jungkook si infilò sotto le lenzuola senza mai interrompere il contatto visivo con lui.
"Hyung... visto che abbiamo detto basta bugie o sotterfugi... non è che potresti dormire con me? O almeno aspettare che io mi addormenti? Quando c'è questo tempaccio fuori faccio sempre fatica a prendere sonno... ed è già tardi...ecco insomma..."
Jimin trovò adorabile questo primo piccolo sforzo di JK di essere sincero con lui. Non lo fece finire di parlare. Si intrufolò subito al suo fianco.

"Chiudi gli occhi e non aver paura di nulla. Non vado da nessuna parte e non permetterò a niente e nessuno di farti del male. Ora dormi Jungkookie, andrà tutto bene."
La voce del maggiore aveva un effetto calmante sul maknae.
Era sempre così tenera, delicata, ipnotica... si sentì subito meglio.
Afferrò le coperte e le tirò ben su, quasi a coprirli completamente. Sembravano un fagottino d'amore.
Jungkook sentì le labbra di Jimin sulla sua fronte, chiuse le palpebre e si concentrò soltanto sul suono dei loro respiri.
Jimin fece altrettanto e, cullati da quella serenità appena ritrovata, nel giro di pochi istanti, si addormentarono entrambi.

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Jimin si sentì pizzicare una coscia. Perso nel mondo dei sogni, si strinse ancora di più al cuscino, avvinghiandolo con la gamba appena disturbata.
Dopo qualche secondo, addormentato ma leggermente più vigile, si rese conto di due cose: qualcuno aveva appena riso e il suo cuscino respirava. Aprì gli occhi di scatto e realizzò di non essere nella sua stanza. La conversazione della sera precedente fece capolino nella sua mente e il suo primo pensiero fu indirizzato a Jungkook.
Alzò poi la testa e vide J-Hope accanto al letto.

"Buongiorno fiorellino." Hobi stava sghignazzando apertamente ormai. "Hai dormito bene? Sono le due di pomeriggio, penso che sia meglio alzarsi."
Jimin si strofinò la faccia e si sedette in un istante. Jungkook era disteso supino, la bocca schiusa, i capelli arruffati. Aveva un braccio sotto la testa e uno steso sul materasso.

"Abbiamo parlato un po' ieri sera e alla fine mi sono addormentato qui."
"Lo sai che non ti devi giustificare con me, vero? Sono passato a svegliarvi soltanto perchè più tardi ci sono le prove e non vorrei che ci arrivaste a stomaco vuoto. Non si è accorto nessuno della tua assenza, non ti preoccupare. Ci vediamo dopo in cucina."

J-Hope uscì dall astanza di soppiatto e una volta richiusa la porta Jimin si girò verso il maknae.

Si rese conto soltanto in quel momento di aver dormito abbracciato a lui, la testa appoggiata sul suo petto, il battito del suo cuore a cullarlo come una ninna nanna.
Improvvisamente Jungkook aveva cinto il suo fianco e l'aveva avvicinato a lui. Assecondarlo e stringerglisi addosso gli era sembrata la cosa più giusta e naturale del mondo... durante la notte. Ora però, alla luce del giorno, non poté far a meno di arrossire e maledirsi mentalmente. Doveva procedere con calma.

"Ehi Kookie, svegliati."
Il più piccolo non si mosse, emise solo qualche mugolio e si girò a pancia in giù, probabilmente infastidito dalla luce e dalla mancanza di calore.
"Jungkookie sono le due, dobbiamo alzarci! Non farmi ricorrere alle maniere forti!"
"Mmmmm...."

E fu così che Jimin decise di optare per l'unica arma infallibile che, in tutti questi anni, non l'aveva mai deluso: il solletico.
Iniziò a punzecchiargli i fianchi e bastò qualche secondo perchè JK cominciasse a rotolare tra le coperte come un pesce catturato da una rete.
"Oddio basta, ti prego aiuto, non respiro!!" Le mani del maknae afferrarono i polsi di Jimin. "Ok, sono sveglio, lo giuro."
Si sorrisero, gli occhi gonfi dalla stanchezza, i capelli scompigliati dalla lotta.
Non si dissero altro, ma da quel giorno cambiò tutto.

🍪🍪🍪🍪

Buonasera a tutti cuoricini! 🍒 Ho letto e apprezzato infinitamente i vostri commenti, dunque, per "premiare" il vostro entusiasmo, ho deciso di pubblicare un aggiornamento. Grazie davvero, di cuore.

Spero che la storia continui a piacervi. Con amore, Mimi. Love you. 🍓

Don't Leave Me | JIKOOK ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora