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Una voce per due





Charlie

-Non si può continuare così- la voce cupa dell'orientale davanti a me parlava da una mezz'ora buona.

Era disperato perché anche quel giorno non avevo aperto bocca da quando ero entrato in studio di registrazione.

-Crish per favore basta!- appoggiai i gomiti sulle ginocchia prendendomi la testa tra le mani –Non ci riesco!- non sapevo cosa dire.

Erano passati mesi da quella maledetta notte e la mia voce era morta insieme alla mia anima e non accennava a riapparire per nessun motivo.

Jorge, il nostro vocalist, e Leondre mi osservavano con occhi tristi da un angolo della stanza in silenzio.

-Charlie, ti proibisco di dire un'altra parola che non sia un testo di una nuova canzone! Tra nemmeno tre mesi andiamo in tour e non abbiamo nemmeno un disco nuovo da fare uscire! Credi davvero che questo giovi al vostro duo? Vuoi davvero che vi elimini dalla lista dei miei cantanti?- sbraitava andando avanti e indietro nella piccola stanza circondata solo da vetri.

Erano passati due giorni da quando I jonas avevano fatto il loro ingresso e avevano cercato di ingraziarsi Clarissa, che di buon umore si era prestata al loro gioco schifoso.

Con uno sguardo di disgusto guardai Crish di fronte a me che attendeva una mia risposta –I Jonas ne sarebbero felici- sbuffai –No, aparte gli scherzi, hai ragione, cercherò di fare del mio meglio-

Lui sbuffò e roteò gli occhi –Credi che me la beva anche questa volta? Sono mesi che va avanti questa messa in scena! Charlie!-

Mi alzai sbuffando e mi avvicinai a lui con aria minacciosa, ero stanco di tutto, di quello stress e di tutte quella richieste, avevo bisogno di pace –Ti risulta tanto facile parlare perchè hai tutta la tua famiglia vicino, non è vero?- i miei occhi blu si socchiusero –Io no e fin quando non avrò superato questo periodo questa conversazione non si ripeterà!- era molto più alto di me ma, per fortuna recepì il senso del discorso e ci fece cenno di andare.

Mi sentii subito più leggero, uscii di corsa per riuscire a bloccare Clarissa prima che andasse via, ma mi ritrovai troppo in fretta ai piedi della sua scrivania ormai vuota.

-E' andata via pochi minuti fa- la voce di Giorgia mi riscuoté dai pensieri.

-Come scusa?- alzai un sopracciglio, che voleva da me quella?

-E' andata via pochi minuti fa, magari la becchi nel parcheggio- sorrise –Che hai Charlie? Vuoi trattare anche lei come giocattolo?- lei alzò di poco il mento per guardami da sopra gli occhiali.

Io e la moretta avevamo avuto una storia molto breve, è durata poco più di un mese, fino a quando mi sono accorto che andavo a letto con qualcuno che non mi faceva bene per nulla.

Ci lasciammo dopo una notte passata a fare l'amore, tra le lacrime di lei e i miei occhi di ghiaccio, non ha scorso buon sangue per un po' di tempo e poi è successo tutto quanto.

-Va bene grazie- dissi solo prima che il braccio di Leondre mi prendesse e mi portasse via.

-Perchè cercavi la moretta Charlie?- lui mi guardò sottecchi mentre scendevo le scale troppo velocemente per poi schizzare nel parcheggio.

Vidi la riccia, con la sua giacca di pelle rossa, avvicinarsi alla macchina, quando una folata di vento caldo le fece cadere di mano alcuni fogli facendoli sparpagliare sul cemento.

La sentii imprecare mentre mi avvicinavo e lei si abbassava per riprenderli –Tieni- dissi porgendole un foglio più distante da dove stava lei.

Alzò lo sguardo e i suoi mari si posarono su di me, provocandomi un'emozione mai provata da tanto tempo: pace.

 Friend With Benefits (only 'cause we share the apt)! - Bars and Melody FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora