💙~Ray x Anna~💙

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Richiesta fatta da Matilda1b
Dimmi se ti piace!
Au scolastica

«Perché? Perché il mio cuore batte così? È solo uno stupidissimo sorriso eppure... diamine ma che mi prende!? Perché voglio abbracciarla disperatamente? Perché mi piace così tanto quando parliamo? Insomma, io odio comunicare con la gente! La trovo una cosa complicatissima! Ma... perché... Voglio dire non ho mai avuto nulla contro di lei, anzi. Ho sempre trovato che fosse tremendamente tenera, introversa, sempre pronta ad aiutare gli altri, determinata e coraggiosa nella sua timidezza... in pratica fantastica. Ma perché non capisco mai un cazzo dei miei sentimenti ed emozioni?... No... forse... non voglio capire... Io innamorato? IO INNAMORATO!? Ma non scherziamo per favore... però... che sia davvero a-»

Interrotto dal rumore insopportabile della campanella.
Aveva la testa sul banco con sguardo perso. "Sì, è così. Ti sei innamorato" disse Norman, il suo compagno di banco. "Sai di solito è un'impresa colossale capire a cosa pensi, ma stavolta è stato terribilmente semplice" continuò. Il corvino alzò la testa e la rivolse a lui "Stai scherzando spero"

"No, niente affatto. Ti darò anche le prove! Cosa senti quando ti sta vicino?"

L'altro alzò un sopracciglio
"Giusto, ovviamente tu non dici mai cosa provi o come ti senti e non dimostri mai i tuoi sentimenti -disse l'albino alzando le spalle, sospirò- dev'essere davvero difficile averti come fidanzato"
Ray si limitò a lanciargli un'occhiataccia per poi tornare con la testa sul banco, mentre il professore finalmente arrivava in aula portando con sé la terza ora.

~~

«Ok, basta. La amo. Fatico ancora a crederci ma cavolo! L'ho pensata tutta l'ora apprezzando ogni suo lineamento e ogni parte del suo carattere. Va bene essere deficiente e non capire niente dei rapporti umani, ma c'è un limito a tutto. Ma ora... che faccio?"
Ray non aveva idea di come comportarsi; non voleva allontanarla e ignorarla, ma era quello che d'istinto di solito faceva, ma sta volta era diverso. Non l'avrebbe allontanata, la avrebbe accolta nel suo piccolo mondo e nel suo modo di essere, spettava a lei riuscire a rispettare lui, e il suo mondo, spettava a lei decidere se farsi accogliere o se allontanarlo.

~~

«Il mio cuore batte, batte all'impazzata quando vedo lui. Il suo occhio mi trapassa l'anima appena mi guarda, il suo fare silenzioso quando dentro avrebbe tanto da direi mi scioglie. Lo amo.»
Lei voleva avvicinarsi a lui, anche di poco, voleva riuscire ad entrare nel suo mondo, ma se lui la allontanava era impossibile.

~~

Erano diversi, tremendamente diversi, ma era questo il bello, no?

~~

Finalmente era arrivato l'agognato intervallo.
Ray era seduto sotto un albero, come al suo solito, con lo sguardo verso l'alto si perdeva nei suoi pensieri contorti e contraddittori.
Era caduto anche lui, era caduto in quella trappola chiamata amore, ma come faceva a resistere al suo sorriso così sincero e puro?

La ragazza lo guardava da lontano, prese tutto il suo coraggio e andò da lui. Voleva almeno provarci, provare ad entrare nel suo mondo.

Si sedette accanto a lui, senza dire una parola. Ray non mosse un muscolo e rimasero in silenzio.

Si potrebbe pensare che quel silenzio era ricolmo di disagio e imbarazzo, cosa che inizialmente pensava anche Anna, ma poi si rese conto di quanto la faccia del corvino era rilassata, aveva anche un impercettibile sorriso. Al ché Anna si calmò, non c'erano bisogno di parole, il silenzio andava benissimo.
Poggiò lentamente la testa sulla spalla di Ray. Con quel gesto entrò nel suo mondo, riuscì ad avvicinarsi a lui, più di quanto si potesse fare parlandoci ogni giorno.
Quella quiete era un toccasana per lui, andava sotto quell'albero per allontanarsi da tutti e tutto, rimaneva solo lui, con i suoi pensieri, e, stavolta, anche Anna. Lei riusciva a rispettare quella quiete e sapeva apprezzare il silenzio, per cui Ray non l'aveva allontanata. Anna era onorata per essere stata accolta nella solitudine e tranquillità di lui, ed essere riuscita ad entrare nel suo mondo.
In quel momento potevano essere se stessi, si sentivano liberi e vicini, senza dire niente si conoscevano di più.
Ray abbassò lo sguardo verso di lei, aveva gli occhi chiusi e un sorriso sulle labbra intenta ad ascoltare quel silenzio e quel venticello che faceva cantare le foglie. Senza pensarci troppo le passo un braccio sui fianchi e poggiò la testa sulla sua.

«La sai una cosa strana?» disse lui.
Quel momento era sincero, in quel momento erano sinceri, senza peli sulla lingua, senza giri di parole, senza pensare realmente alle conseguenze, dicevano la verità.

«Cosa?» disse lei curiosa.

«Ti amo»
Ci furono secondi di silenzio.

«La vuoi sapere una cosa altrettanto strana? Ti amo anch'io» disse con tutta la calma del mondo.

«Sul serio?»

«Pensi che mentirei in un momento simile?»

Lui sorrise. «no»
Le prese il mento con due dita e la baciò con cautela, quasi come a non volerla rompere. Era un bacio semplice, sincero e delicato come quel momento.
Si staccarono dopo poco guardandosi negli occhi e lei gli donò un altro sorriso che lo fece sciogliere per l'ennesima volta.
Lui la portò più a se abbracciandola e portando la testa sulla sua spalla, lei in risposta poggiò la testa sul suo petto ricambiando quella dolce stretta.

Si sentivano bene, accolti ed amati.
Quella sensazione era meravigliosa, un tepore che solo il calore umano poteva dare.
Un calore ricolmo d'affetto, protezione ed amore.
Un calore che ti scalda il cuore.
Un calore che ti fa sentire a casa.
Un calore di cui tutti hanno bisogno, che sia da parte della madre, della sorella, del nonno o del cane, tutti, una volta ogni tanto, hanno bisogno di quel calore.
C'era un senso di pace e serenità, un piccolo angolo di paradiso in cui non c'erano né segreti né bugie, c'erano solo loro.

Si lasciarono trasportare da quel momento di dolcezza e tranquillità.
Finché non risuonò la campanella.

Si staccarono ritornando alla realtà, si guardarono negli occhi e Anna rendendosi conto di quello che era successo arrossì vistosamente e si coprì la faccia con le mani.

Lui ridacchio un po' "Lo sai che se carina quando arrossisci?"

"Stupido, così mi fai arrossire di più!"

Ray sogghignò e le diede un bacio sulla fronte "Era quello l'intento"

"Ragazziiiiiiii veniteeeeeeeee" urlò Emma da lontano. Ed ecco che la realtà ripiombava di nuovo su di loro.

Ray sospirò e si alzò "Andiamo?"

"Certo..." si alzò "Ray... quindi ora siamo fidanzati?"

Ray arrossì e guardò dall'altra parte "Beh... penso di sì"

Anna sorrise e gli diede un bacino sulla guancia che lo fece arrossire di più. "Ora sei tu quello rosso"

La faccia di Ray era un misto tra rabbia e imbarazzo, ma dentro di lui amava quella spensieratezza e pace che ogni volta gli trasmetteva stare con lei.

Roteò gli occhi "Andiamo e basta" disse superandola ancora con le gote rosse.
Lei sorrise e se ne andarono da quel piccolo angolo di paradiso.

*Angolo di un gatto con la camicia a quadri*
In questo periodo ho un botto da fare con la scuola sorry per il ritardo - _ -'
Non avevo molte idee, ma c'ho provato spero sia decente ^^'

Io e la mia continua insicurezza su quello che scrivo mandiamo a voi, fazzoletti viola, nuvole natalizie, winx e trix un nataloso
Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu

One shot - The promised neverland :3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora