quando mi svegliai, la prima cosa che feci fu vestirmi in modo un po' più decente e correre in auto. oggi è il compleanno di payton e voglio fare qualcosa.
una volta presa la colazione per entrambi, mandai un messaggio a bryce dicendo che stavo arrivando per fare una sorpresa al ragazzo.
dopo mezz'ora arrivai a casa dei ragazzi, entrai con la copia di chiavi che mi sono fatta fare e salutai bryce, jaden e griffin, gli unici svegli per ora.
salì al piano di sopra ed andai nella camera di payton, chiudendomi la porta dietro delicatamente.
appoggiai la colazione sulla scrivania di fianco al suo computer e mi sdraiai di fianco a lui, togliendomi prima le scarpe.
misi una mano fra i suoi capelli e gli diedi un bacio sulla fronte, per poi appoggiarci la mia guancia e stringermi a lui. mi sento così bene.
lo sentì muoversi così mi staccai, guardandolo aprire lievemente gli occhi.
<buon compleanno, amico> sorrisi. anche lui mi regalò un bellissimo sorriso, uno dei suoi. <grazie gray> mugolò <perché sei qui?> <ho in mente un paio di cose per te> dissi avvicinandomi alla sua faccia <e volevo darti il buongiorno> <mh okay> fece passare le braccia intorno alla mia vita e mi strinse a sé. <ho la colazione, la mangiamo qui> payton annuì e posò la testa sul mio seno, facendomi ridere.
dopo qualche minuto sentivo che payton si stava per riaddormentare così mi staccai, causando qualche lamento da parte sua.
tornai nel letto con la colazione e dopo poco anche payton si tirò su, arrivandomi di fronte.
—
dopo venti minuti d'auto, mi fermai davanti a casa mia, o meglio la seconda casa, una che ho a santa monica e che si affaccia sul mare.
<dai vieni> richiamai l'attenzione di payton. <dove siamo?> chiese. <a casa mia> dissi.
gli presi la mano e lo trascinai nel vialetto, aprì la porta e subito lui rimase a bocca aperta vedendo già la veranda che affaccia sulla spiaggia.
<andiamo a farci un bagno?> sorrisi.
lui mi prese in braccio e corse verso la veranda, arrivando in spiaggia poco dopo.
lui si buttò in acqua ancora vestito e, ovviamente, ci finì anch'io.
<sei cretino!> urlai quando tornai in superficie. <non quanto te> rispose avvicinandosi alla mia faccia. <te lo devi guadagnare> dissi scappando a riva.
mi tolsi i vestiti rimanendo in costume, che avevo già messo sotto sapendo come sarebbe andata a finire; legai i capelli e poi corsi indietro sulla sabbia, facendomi seguire da payton.
facemmo una piccola passeggiata sulla riva finché lui non si buttò in acqua proprio di fianco a me, schizzandomi tutta.
<te la faccio pagare stronzo> dissi, buttandomi poi su di lui per farlo affogare.
dopo una piccola battaglia, ci tirammo su e payton mi tenne fra le sue braccia, sorridendo guardandomi negli occhi.
non aspettai un secondo e feci attaccare le nostre labbra, creando un bacio in cui lui aggiunse la lingua.
strinse la presa sui miei fianchi e mi prese in braccio uscendo dall'acqua, ma senza far staccare le nostre labbra.
quando tornammo in casa, e dopo aver chiuso la porta della veranda, sentì la sua confusione nel non saper dove andare così, a malincuore, mi staccai e lo guardai negli occhi.
<prendimi> risi e poi scappai al piano di sopra.
entrai nella mia stanza e proprio in quell'istante sentì le grandi mani di payton posarsi sui miei fianchi da dietro, la sua faccia avvicinarsi al mio collo e cominciare a baciarlo.
<ora non mi scappi> sussurrò, provocandomi i brividi.
mi girò verso di lui e tornò a baciarmi, portandomi sul letto subito dopo e cominciando a toglierci i costumi.
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