c a p i t o l o 1

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Una chiamata, che ha cambiato nuovamente il decorso delle cose. "Dottoressa Alice Allevi?"

Alla festa in istituto per l'addio al Supremo ci stavamo divertendo, i miei amici erano con me e per la prima volta mi sentivo bene, leggera (forse un po' troppo leggera)

"Sono io"

"Il dottor Claudio Conforti è stato vittima di una sparatoria, nei pressi dell'aeroporto di Fiumicino. Abbiamo trovato il suo numero composto nel suo telefono. Lo stiamo trasportando di urgenza al policlinico Gemelli, venga il prima possibile"
Intorno a me tutto sembra essersi fermato, nella mia testa ci sono solo due pensieri 

Claudio vittima di una sparatoria

Claudio nei pressi dell'aeroporto

Cerco con lo sguardo Marco, da sola non saprei neanche più dire il mio nome, lo trascino fuori dall'istituto e fermo un taxi. Marco non ha ancora fatto domande, la mia faccia sconvolta e rigata dalle lacrime deve avergli fatto intuire quacosa. Solo dopo aver detto la destinazione all'autista prova a farmi parlare

"Claudi-o, sparatoria, a-aeroporto, Gemelli, urgenza"

Non riesco a comporre frasi di senso compiuto, la mia mente è concentrata su questo scenario. Lui sta male, lui stava partendo. Lui mi stava lasciando. In questo momento neanche i tre bicchieri di champagne mi hanno impedito di percepire tutto ciò

"Siamo arrivati Alice"

Davanti l'ingresso del pronto soccorso mi blocco, perchè non sono sicura di ciò che vedrò una volta messo piede lì dentro. Sento Marco parlare al telefono, chiedendo a Lara di avvisare Malcomess. Mi serve proprio qualcuno di più lucido di me. 

Cerco per un attimo di concentrarmi su di me, e sulla linea rossa nel pavimento che porta all'accettazione. "Claudio Conforti, sono la sua fidanzata". In questo momento potrei avere mentito, nonostante in un paio di situazioni sono stata considerata la sua futura sposa. La verità è che io con lui non so mai come considerarmi, non so se sono solo una donna con cui accopiarsi ogni tanto o se a me ci tiene davvero. E sapere che mi stava abbandonando per andare chissà dove senza dirmi nulla mi porta a pensare che forse la prima opzione sia la più reale

Alice, ricordati che sei stata te a dirgli che il vostro legame si era spezzato, qualche giorno fa

Zitta coscienza

"Signorina venga con me, ora si trova in sala operatoria, può aspettare in sala d'attesa con il vice questore e con i famigliari dell'altra vittima" 

Quindi Claudio non era da solo, è stata ferita un'altra persona. Quando entro nella stanza vengo subito raggiunta da Martina, la figlia di Sergio. Questa presenza all'inizio mi sorprende, poi collego tutto e vengo travolta da un ulteriore senso di ansia e voglia di sapere. 

"Dottoressa, cosa ci fa lei qui?"

"Visone! S-sono qui per Claud-" 

"I famigliari di Sergio Einardi? Sta bene, il proiettile non ha attraversato i tessuti ma è stato fermato dal giubbotto anti-proiettile. Però alcune scheggie di vetro hanno rischiato di dissecare la carotide, quindi va tenuto sotto osservazione per qualche giorno. E' stato fortunato"

"E Conforti? E' ancora in sala operatoria?" Questa volta è Calligaris che parla, in questo momento più preoccupato per il suo amico che per le indagini dell'uomo che ha sparato

"Il dottor conforti è ancora in fase critica, è stato necessario somministrare 4 sacche di sangue e stanno procedendo con la rimozione del proiettile dal polmone, però al momento non sappiamo quali altri danni possa aver subito, dal punto di vista psicologico e neurologico"

Mi lascio cadere al pavimento, meravigliando Calligaris e Visone, che sembrano non sapere nulla di noi, di quello che in questi mesi è successo. Comincio a realizzare che potrei non vederlo più, che le ultime parole che mi ha detto sono state "Hai fatto bene a riavvicinarti a lui sai? Vedrai che farete un sacco di marmocchi, e che t'accompagnerà anche al centro commerciale, io quello proprio non lo so fare"

Piango, come non ho mai pianto in vita mia, perchè lui pensava che io avessi scelto Arthur, che avessi deciso di sposarmi con lui (da cosa non lo so ancora). Quello che lui però non vuole capire, è che quando mi riferivo al nastro rosso spezzato, pensavo al nostro rapporto lavorativo, che influenzava negativamente il "resto". Di certo non pensavo che mentre era al telefono con l'America stava per trasferirsi lì.

Prima che il medico uscisse di nuovo da quella porta passarono all'incirca tre ore, in cui io ho pianto, ho abbracciato più e più volte Martina e Marco, in cui si sono uniti a noi anche Malcomess e Lara. 

"Alice, sulla tua scrivania ho trovato questi" Lara mi porge una scatolina di velluto rosso, con dentro un'anello, e una lettera

Mia amata Alice, ci ho provato, ma tu hai capito prima di me che forse sarebbe stato un errore. Sapevo che non sarei diventato direttore, Malcomess da vero amico me lo aveva confidato giorni fa, così ho accettato un'incarico negli Stati Uniti, non a Baltimora stai tranquilla. Alla larga da Scanner. Sii felice, e impegnati per diventare un bravo medico legale. Anche se non te l'ho mai detto, sei stata la migliore allieva che potessi incontrare. Mi dispiace non poter vedere la tua faccia quando leggerai queste righe, ma... sarò già in volo, lontano da te.


spazio autrice

Ciao a tutti! Mi chiamo Chiara, e in questa storia ho deciso di creare una 3 stagione dell'Allieva  alternativa variando il finale della seconda. Ammetto che trascrivendo la lettera di CC mi sono emozionata come quando avevo sentito quelle parole sovrapporsi alla corsa verso l'aeroporto. Però ammetto che in questa versione dei fatti ha un significato diverso, e presto capirete anche perchè Claudio e Sergio erano insieme, e cosa ci faceva il numero di Alice pronto per far partire una telefonata. Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, e che vi abbia fatto venire voglia di continuare la lettura. Prometto che aggiornerò presto, scuola permettendo. Un bacione!


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