[Leslie]
"Cristo, perché ci hai messo tanto?"
Trovai Mia in piedi, sul ciglio della mia porta, con le gambe incrociate e le mani impegnate a trasportare ben tre borsine piene di gelato e patatine; dalla sua strana posizione dedussi che stava tentando di posare come una modella, oppure, più probabilmente, aveva solo urgenza di andare al bagno.Era il nostro tipico primo giorno di vacanze estive, ce la spassavamo mangiando cibo spazzatura e guardando commedie romantiche per tutta la giornata. Lo facevamo da almeno tre anni e, onestamente, non mi venivano in mente idee migliori su come trascorrere quel giorno, o anche l'intera estate, a dirla tutta.
"Ero al telefono con mia madre."
Spiegai, scuotendo la testa con un ghigno divertito."Cuba è davvero così favolosa come sembra?" Domandò la mia migliore amica, intenta a sistemare le nostre scorte sul tavolino del salotto.
"È quello che le ho chiesto anche io, ma si è lamentata di esserci andata soltanto per lavoro." Alzai gli occhi al cielo.
Mia si sistemò comodamente sul divano e, qualche secondo dopo, mio padre apparve nel soggiorno, indossando un paio di boxer gialli e una maglietta nera. Mentalmente mi sotterrai dall'imbarazzo, riprendendolo.
"Papà!" Si limitò a farmi un sorrisetto."Ehi Seth, vuoi delle patatine?"
Mia ridacchiò, anche lei visibilmente perplessa.
"Sono a posto" Sorrise lui. "Tuo padre è a casa? Pensavo di invitarlo per una partita a basket."
"Sì certo!" Annuì lei, mentre cercava di aprire un pacchetto di Lay's. "Ma questa volta prova a non piangere dopo la sconfitta."Le espressioni stupite di me e mio padre dovevano essere davvero buffe. Scoppiai a ridere, mentre lui ci fece la linguaccia e lasciò la stanza. "Divertitevi."
Mi sedetti sul divano, accanto alla mia amica, e accesi la TV. Subito apparve la sigla di Victorious e non potemmo fare a meno di cantarla all'unisono. In verità avevo sempre avuto una cotta per Beck sin dal primo episodio, voglio dire, chi non ce l'aveva? Quel ragazzo era così attraente, per non parlare dei suoi capelli e... cristo santo.
"Stai di nuovo pensando a Beck?" Mia mi stuzzicò, dandomi un colpetto con il piede. Annuii con occhi sognanti.
Rivolsi uno sguardo alla mia migliore amica e osservai come si stesse gustando quelle patatine. "Comunque, volevo chiederti-"
"Non ci provare nemmeno." Mi interruppe, farfugliando con la bocca piena."Che cavolo? Non sai nemmeno cosa stavo per dire!" Talvolta sapeva essere davvero fastidiosa, pensando sempre di aver capito ciò che avevo intenzione di dire, quando chiaramente non era così.
"No, io e Justin non siamo tornati insieme."O forse lo erano.
Ma sta un po' zitto, cervello.
Almeno ce l'hai un cervello?
Insomma..."Io non-" Risi goffamente, tentando di nascondere il mio sgraziato balbettio. "Io non volevo chiederti di Justin."
"Sì, come no." Roteò gli occhi.Mi alzai dal divano, diretta verso il lettore DVD, intenta a far partire il mio film preferito: "Lo stagista inaspettato". Gli unici suoni che si potevano sentire erano lo scricchiolio delle patatine di Mia, e le imprecazioni di mio padre, provenienti dal cortile sul retro.
"E va bene." Sospirai. "Era esattamente ciò che volevo chiederti. Ma non biasimarmi, quel povero ragazzo si è scusato per mesi e mesi, e tu non l'hai ancora perdonato". Scossi la testa in segno di disapprovazione.
Ecco ciò che era successo: per il compleanno di Mia decidemmo di andare a ballare e, così dal nulla, la cotta d'infanzia del suo ragazzo, Justin, si presentò. Non avendola vista per così tanto tempo, lui si avviò per salutarla, senza avvisare Mia; si dimenticò però che lei sapeva tutto di quella presunta cotta. Dannato Obbligo o Verità.
Ciò che accadde dopo fu un completo disastro.
Mia si avvicinò alla ragazza, sotto gli occhi increduli di Justin, e le sue mani finirono accidentalmente per avvinghiarle i capelli; inutile dire che fummo tutti quanti cacciati.Tuttavia, ancora non capivo perché Mia se la fosse presa così tanto. Lei e Justin stavano insieme da quasi sei anni, e poi a lui quella ragazza non interessava minimamente; era ciò che aveva insistentemente provato a spiegarle nei precedenti tre mesi, nonostante lei non volesse saperne di ascoltarlo.
"Senti" Iniziò. "Domani usciamo insieme. Ma non aspettarti nulla, d'accordo?" Fece oscillare il suo dito indice di fronte a me. Annuii silenziosamente.
Non appena i titoli di coda apparvero sullo schermo della TV, il campanello suonò.
Chiesi a Mia di mettere in pausa, dal momento che non ero intenzionata a perdermi nemmeno una singola scena del mio film preferito, e mi affrettai ad aprire la porta. "Papà è nel cortile sul retro, vai pure". Il padre di Mia fece un cenno di accordo.
Tornai sul divano e, sospirando, mi preparai per un perfetto primo giorno di vacanze estive.*
L'ultimo film finì quasi alle nove di sera, proprio quando anche le nostre scorte di cibo erano terminate. Con grande sorpresa papà era riuscito a vincere la partita, e quella volta fu il padre di Mia ad andarsene piagnucolando. Mentre la mia migliore amica ed io eravamo intente a commentare le Instagram Stories dei nostri coetanei, sentimmo la porta della stanza dei miei chiudersi. Ad un tratto, un tentativo fallito di riprodurre il suono di una sirena annunciò l'arrivo di mio padre in salotto.
"Chiamate i pompieri, sta arrivando il giocatore di basket più hot del mondo!" Continuò la sua esaltazione fino a che Mia non si oppose con fischi di disapprovazione.
Era divertente averli nella mia vita, ed il fatto che mio padre considerasse la mia migliore amica come la sua seconda figlia lo rendeva ancora più bello.
Io non avevo quel tipo di rapporto con il padre di Mia, ma sapevo che anche lui mi voleva bene allo stesso modo.Quando papà decise di zittirsi, si sedette nella poltrona accanto a noi e ci rivolse un sorriso.
"Ragazze, che ne dite di ordinare una pizza?"
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Pizza-Line Bling (Traduzione Italiana)
Teen FictionTutti abbiamo avuto, almeno una volta, un incontro inaspettato con il ragazzo delle consegne. Aspetta, cosa? Non ti è mai successo? Oh beh, lo avrai. È destino. E sai cosa? Non accadrà in un momento qualunque. Ti capiterà proprio nell'esatto giorno...