Marinara

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[Leslie]

"Ti prego, ti prego dimmi che non lo stai vedendo anche tu." Scongiurai Mia che, seduta affianco a me, rideva sotto i baffi. "Non esagerare" Mormorò lei, intenta a sfogliare il menù. "Era ora che venissi a cercarlo, non può essere sempre lui a farlo."
Mi strizzò l'occhio con un sorriso divertito, indicando poi la porta con un cenno della testa.

Non appena lanciai uno sguardo verso l'ingresso della pizzeria, fu come se gli occhi mi fossero usciti dalle orbite e sentii le mie guance andare a fuoco. Vidi entrare il ragazzo che qualche giorno prima mi aveva consegnato la pizza, lo stesso davanti al quale mi ero totalmente messa in ridicolo.
"Aspetta, tu lo conosci?" Mi rivolsi a Mia, aggrottando le sopracciglia in segno di confusione. "È quello che ci ha portato la pizza ieri sera. Sembrava che si aspettasse di vederti alla porta, invece si è ritrovato tuo padre." Sogghignò lei.
"Che l'ha pure intimidito quando ha chiesto di te."

Aveva davvero chiesto di me?

Non ebbi il tempo di indagare ulteriormente, che all'improvviso il mio telefono iniziò a squillare insistentemente nella mia borsa. "Pronto?"
Risposi all'istante, senza nemmeno controllare chi mi stesse chiamando.
- Se sei con Mia non dire il mio nome e allontanati in modo che lei non possa sentire! -

Senza pensarci due volte mi alzai dal tavolo e, inventandomi di essere al telefono con mia madre, mi avviai fuori dall'edificio; nel silenzio del parcheggio mi sedetti sulla prima panchina che vidi. "Justin, che succede?"
- Dove siete? E perché Mia non risponde alle mie chiamate? - Chiese lui con tono allarmato.

Caspita, quella sera dovevano uscire insieme giusto? Per quale motivo Mia era venuta con noi?
"Siamo andate a mangiare una pizza." Risposi con voce monotona. A dirla tutta mi dispiaceva per lui, era un bravo ragazzo e lo vedevo davvero bene insieme alla mia migliore amica.
- Ma avevamo un appuntamento stasera... - Sbuffò lui. - Mi aveva promesso di venire, e soprattutto di ascoltarmi. Leslie, io non posso stare senza di lei, io la amo cristo! - Lo sentii tirare su col naso attraverso il telefono, e non potei più sopportarlo; dovevo fare qualcosa. "Senti, la pizzeria è a pochi minuti da casa tua. Ti mando l'indirizzo, vieni il prima possibile okay? Sbrigati!"
Riattaccai all'istante e gli inviai la nostra posizione; non potevo fare diversamente, non giudicatemi.

Ero talmente adrenalinica e allo stesso tempo ansiosa, che rientrai nel locale con un passo tanto svelto da spingere con forza la porta e urtare qualcuno. "Maledizione, scusa! Stai bene?" Domandai preoccupata alla persona che, girata di schiena, tentava di massaggiarsi la spalla per calmare il dolore. "Si, non fa nien-" Scosse la testa, prima di voltarsi nella mia direzione ed interrompersi. "Ah, lieto di rivederti."

Non appena i miei occhi incontrarono i suoi sussultai per la sorpresa, tanto da incrociare i piedi e rischiare di inciampare. "Scusa ancora" Sorrisi imbarazzata. "Non ti avevo visto."
"Quindi stavi cercando di evitarmi, non è così?" Mi provocò il ragazzo, inarcando scherzosamente un sopracciglio.
"No... beh... voglio dire..." Farfugliai confusamente, fallendo nel mio tentativo di sembrare seducente.
"Mi stai facendo male qui, tesoro." Mugolò lui con un'espressione rattristata, puntando un dito sul suo petto per indicare il cuore. Tutto quello che uscì dalla mia bocca fu una risatina nervosa, non sapendo cosa rispondere. "Comuque io sono Drake." Mi sorrise. "Piacere, io mi chiam-"
"Leslie, lo so." Mi afferò la mano e la baciò dolcemente. Ero a dir poco sbalordita; non solo sapeva il mio nome, ma aveva pure fatto un tanto nobile gesto.

Quell'adorabile momento fu interrotto da nientedimeno che Justin, il quale entrò nella pizzeria di corsa, rischiando di travolgerci. "Finalmente sei arrivato!" Esclamai, incrociando le braccia al petto; lui non riuscì a dire nulla da tanto che ansimava per la fatica.
"Un tavolo per due, quindi?" Si intromise Drake, grattandosi goffamente la nuca.
"In realtà ci siamo già seduti." Lo informai, indicando i miei amici.
"Conosci Spencer?" Aggrottò le sopracciglia.
"Il figlio del proprietario? Diciamo di sì..." Alzai le spalle, non potevo dire di conoscerlo a fondo.

"Se voi due avete finito, ci terrei ad andarmi a sedere. Non voglio finire per essere single!"
Ci interruppe Justin, battendo un piede sul pavimento. Lanciai un'occhiata verso il nostro tavolo, dove notai che per qualche motivo Mia e Spencer si erano seduti vicini. "Oh diamine."

Pizza-Line Bling (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora