Christina preparò la sua valigia il giorno stesso del trasloco, nonostante le pressioni di Claire, che odiava le cose fatte all'ultimo secondo e in modo superficiale. La figlia di certo non era dello stesso parere, rimandava tutto il rimandabile fino a quando non era costretta a farlo, era così nello studio e nella vita di tutti i giorni, anche nelle relazioni interpersonali. Raggirava i problemi cercando di non vederli, il tempo passava e lei continuava a non voler affrontare un litigio o i tre capitoli di storia da studiare, e così se ne stava in camera sua a guardare film, a leggere libri o a disegnare- almeno ci provava- dimenticando il mondo là fuori, che invece la voleva reattiva e produttiva. Era quindi prevedibile che preparasse la valigia all'ultimo momento, quando ormai non poteva più rimandare. Le vacanze di Natale erano iniziate da una settimana e nessun compagno di Christina le aveva scritto, se non il 25 per gli auguri. Loro non sapevano che avrebbe cambiato scuola, non aveva voluto dirlo a nessuno, le sembrava inutile dover sorbire- oltre allo schifo delle ultime settimane- anche i finti piagnistei da parte dei suoi compagni di classe. Sapeva bene che nessuno avrebbe davvero pianto la sua assenza, non ha mai legato particolarmente con i suoi compagni, se non instaurando rapporti superficiali e di facciata, per vivere civilmente. Non che non fossero persone interessanti, anzi, molto spesso avrebbe voluto passare le ore di supplenza facendo gruppo con le sue compagne, parlando del più e del meno, oppure di cose più importanti, probabilmente si sarebbe trovata bene, ma non lo faceva mai. Un po' per timidezza, un po' perché in realtà le persone importanti nella sua vita già le aveva: la sua migliore amica Sara, che andava in un'altra classe, e il suo ragazzo Lorenzo, due anni più grande. Sara l'ha conosciuta alle medie, andavano in classe insieme. Inizialmente non parlavano molto, il minimo indispensabile per essere compagne di banco, ma con il passare del tempo iniziarono a vedersi il pomeriggio per studiare, poi iniziarono a vedersi anche il weekend, andavano al cinema- nonostante i gusti in fatto di film fossero totalmente diversi- o stavano in casa e passavano così molti pomeriggi, a parlare di qualsiasi cosa. Christina era convinta fosse un'amicizia destinata a durare per molti anni, forse addirittura fino a quando non avrebbero preso la laurea, ma non è andata così. Si cresce velocemente, soprattutto quando si è adolescenti, e spesso ci si accorge che due persone, nonostante si vogliano bene, stanno semplicemente prendendo due strade diverse, e allora ci si allontana lentamente, diminuiscono le uscite, le chiamate e poi ci si limita a salutarsi in corridoio all'intervallo. È stata una cosa graduale e lenta, anche se con il senno di poi Christina avrebbe preferito uno strappo netto. Così tanto graduale che in realtà è stato lasciato tutto in sospeso. Non ne hanno mai parlato, non hanno mai chiarito. Christina passava ore intere a cercare di capire cosa era cambiato, a piangere perché le mancava e si sentiva in colpa di qualcosa che non capiva, ma non gliel'ha mai detto. Non ha mai preso il cellulare per chiamarla e chiederle di vedersi per parlarne. Aveva intenzione di farlo, ma rimandava sempre, aveva troppo paura del confronto. Anche se obiettivamente non era successo nulla che potesse causare un litigio, conosceva bene Sara e sapeva che in qualche modo l'avrebbe colpevolizzata, uscendone pulita, e Christina non era mai stata particolarmente brava a reagire o a farsi valere. Avrebbe chiesto scusa, si sarebbe presa colpe non sue e non le avrebbe mai detto come la pensava, tutto pur di tornare ad avere l'amicizia di prima. Ma che amicizia era, in realtà? Christina se lo era chiesto spesso nell'ultimo periodo. Sara era simpatica, alla mano, sempre con la battuta pronta, e decisamente cinica. Spesso non voleva sentire ragioni altrui, e pensava solo al proprio tornaconto. Non avevano niente in comune. Christina era tutto tranne che cinica, e invece di pensare al proprio tornaconto non faceva altro che metterlo in secondo piano. Era molto meno spigliata nell'interagire con gli altri, prendeva meno iniziative e di certo non prendeva lei le decisioni. Era decisamente più remissiva, si faceva andare bene cose che in realtà le davano fastidio. Con il senno di poi, ne valeva davvero la pena? Lentamente iniziò a fare meno male, e Christina capì che volersi bene non basta mai, come non basta l'amore. Servono compromessi, sincerità, sintonia, rispetto e soprattutto serve essere presenti. Per quanto si voglia bene a qualcuno, non sempre quel qualcuno è la persona adatta. Forse lo è per un certo periodo, poi si cambia e non ci si trova più bene come prima. Christina si rassegnò all'idea che era destinata a finire, e poi capì anche che Sara in realtà non era stata una buona amica, le voleva bene ma non era mai stata sua amica. E se da un lato Christina aveva sbagliato nel non chiamarla per chiarire, dall'altro anche Sara non l'aveva mai cercata, non aveva mai chiesto spiegazioni. E dopo quello che è successo nelle ultime settimane, ha avuto la prova che in realtà Sara non è in grado di essere un'amica, o di andare oltre l'orgoglio. Non le ha scritto neanche un messaggio, a scuola non l'ha mai presa da parte per chiederle come stesse. Come se Christina fosse una sconosciuta, come se quello che le succede non la riguardasse e non la toccasse minimamente. Christina, invece, non avrebbe minimamente pensato al fatto che non parlavano da un paio di mesi ormai, le avrebbe scritto comunque, l'avrebbe chiamata, si sarebbe interessata, perché nonostante il rapporto ormai freddo e distaccato le voleva bene ed era comunque stata una parte importante della sua vita e non l'avrebbe mai rimossa con così tanta semplicità. Nonostante tutto, Christina ci sarebbe sempre stata. Sara, invece, fece finta di niente e andò avanti con la sua vita, mentre quella della sua migliore amica andava in pezzi.
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SCREAM
Romance"Hai una voce, usala. E se nessuno ti ascolta inizia ad urlare, non permettere che ti zittiscano. Io ti starò vicino e ti appoggerò, sempre, qualunque cosa tu decida di fare, ma se vuoi accettare un consiglio da qualcuno che ti ama e che vuole il me...