Fidati di me

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Juliet's pov

Mi siedo, come sempre, vicino a Hermione, mentre Harry e Ron si trovano nei banchi davanti a noi. 'Stai bene Juliet?' mi chiede mio fratello preoccupato per la mia reazione durante il pranzo. 'Si Harry, tranquillo. Mi girava solo la testa' cerco di giustificarmi, rivolgendogli uno dei miei sorrisi più dolci.

'Dove sei stata?' mi chiede Hermione a bassa voce, nel momento in cui Ron e Harry ci danno nuovamente le spalle. 'Ho parlato con Malfoy e Fred' spiego fredda per cercare di non piangere un'altra volta. Il suo sguardo è ancora fisso su di me: mi sta incitando a continuare 'Malfoy sostiene di non sapere nulla riguardo al processo di Fierobecco. Con Fred ci siamo accordati di vederci stasera per parlare' spiego sospirando.

'Che intenzioni hai con Fred?' mi chiede con la sua dolce voce 'Gli dirò tutto quanto, non ce la faccio più a tenere questo peso. Io gli voglio bene, ma nient'altro e voglio salvare almeno la nostra amicizia. Ne morirei se non mi rivolgessero più la parola, lui e Ginny' spiego, mentre alcune lacrime mi rigano le guance arrossate.

Il braccio di Hermione si alza leggermente, per accarezzarmi i capelli, mentre il mio viso guarda verso la mia pergamena che viene bagnata dalle gocce che cadono dai miei occhi. 'Andrà bene Juliet' mi sussurra.

'Grazie Herm' le dico sottovoce; è l'unica che mi è stata accanto sempre, anche se non le ho dato le attenzioni che meritava. Asciugandomi le lacrime proseguo con un semplice 'Mi dispiace'.

Mi sorride caldamente, appoggiando la sua testa contro la mia 'Sei contesa da due ragazzi, hai il tuo bel da fare' mi risponde ridacchiando, facendomi rasserenare per un istante.

'Buongiorno, il professor Lupin si trova nell'incapacità di insegnare al momento attuale. Ora andate a pagina 394' esordisce impassibile il professor Piton, entrando nell'aula quasi correndo, facendo sventolare il suo lungo mantello. Si aggira nella stanza con fare teatrale, con il suo solito elegante portamento; le mani dietro la schiena, la cui presa viene lasciata nel momento in cui, con un colpo di bacchetta, fa scorrere velocemente le pagine del libro di Ron per arrivare all'argomento annunciato dal professore.

'Lupi mannari?' chiede Ron con il suo solito sguardo spaventato quando si tratta di animali.

'Ah Malfoy, è un piacere vederla. Dieci punti in meno a Serpeverde' esordisce Piton alla visione del biondo, entrato nella stanza in ritardo. 'Scusi professore' si giustifica il ragazzo, sedendosi nell'unico posto libero; guarda caso a un metro da me.

Piton passa tra i nostri due banchi separati, guarda Malfoy e successivamente me incuriosito 'Tutto bene signorina Potter?' mi chiede il professore con una strana voce, quasi premurosa, vedendomi visibilmente provata. Cerco di accennare un piccolo sorriso annuendo, per evitare di attirare troppe attenzioni, convincendolo di stare bene.

'Chi di voi è in grado di dirmi la differenza tra un Animagus e un lupo mannaro?' chiede l'alto uomo dopo pochi istanti.
'Nessuno? Davvero deludente' continua, non accorgendosi della mano alzata di Hermione.

'Scusi, signore. Un Animagus è un mago che sceglie di trasformarsi in animale. Un lupo mannaro non ha scelta: ad ogni luna piena, quando si trasforma, non ricorda più la propria identità; ucciderebbe il suo migliore amico se lo incontrasse. Per di più lui risponde solamente al richiamo della sua specie' risponde Hermione senza il consenso di Piton.

Malfoy a quelle parole imita il verso del lupo, l'ululato riecheggia in tutta la stanza, finché il suo sguardo non cade sulla mia figura. È stranamente trasandato: ha i capelli leggermente scompigliati e la mano fasciata piena di inchiostro, non ha detto a Pansy che non poteva scrivere per una settimana?

Un amore oltre le differenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora