capitolo 2:

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ma gilbert che ci aspettava in lontananza aggiunse...

Gilbert: <anna! faremo tardi per pranzo, cole è dei nostri?> disse alzando un po' il tono della voce per farsi sentire. per quanto ho capito, Anna sarebbe dovuta andare a pranzare da Gilbert.
Anna: <arrivo subito! un secondo> fece lo stesso per farsi sentire da gilbert. poi si rivolse verso di me
Anna: <hai sentito gilbert?, sei dei nostri?> disse saltellando di felicità, credo gli facesse tanto piacere avere la presenza dei suoi amici intorno.
non ho resistito
cole:<come potrei io, rifiutare l'invito da una fanciulla saltellante come lei signorina anna> dissi imitando un tono formale.
Anna replicò facendo lo stesso
<sono alquanto lusingata di avere la vostra presenza!> alle sue parole ridemmo insieme.
cole:<ma sei sicura che non vi dia fastidio?> tornai serio
anna: <quando mai mi hai dato fastidio tu!>
cole: <afferrato, lo prendo come un no>
anna quasi mi trascinò fuori, dove gilbert ci aspettava. gilbert salutò gli amici con cui si era fermato a parlare nell'attesa, abbassai lo sguardo e ci incamminammo.

mi risentii la storia di anna sulle sue vacanze e le avventure di gilbert nelle sue.
gilbert: <cole, tu?>
lo sguardo di entrambi si rivolse su di me.
inizialmente non avevo capito a cosa si riferisse, avevo perso il filo del discorso da un po' ad esserne sinceri...
cole: <mh si? cosa?>
gilbert quasi si mise a ridere per la mia risposta ingenua, intuendo che io non stessi ascoltando nulla di ciò che stavano dicendo. sono davvero un imbranato come sempre.

poi con un sorriso dolce mi richiese:
< come hai passato quest'estate?> mettendosi le mani in tasca continuando a camminare.
anna era pronta ad ascoltare con interesse la mia risposta e gilbert ugualmente.
cole: <beh in realtà... sono stato a casa, ho fatto qualche passeggiata nel bosco o al laghetto non molto distante da qui, è davvero un posto tranquillo, lì passavo il tempo a pensare, trovavo ispirazione per i miei disegni e davo da mangiare ai pesci e scoiattoli che passavano di lì.>

non so bene descrivere se mi stessero guardando con far annoiato o interessato, beh ammetto di non aver passato giornate molto movimentate o chissà quali vacanze ma hey, mi sta bene così.
Anna: <oh beh, è davvero...>
gilbert la interruppe e guardandomi negli occhi aggiunse <bellissimo.>
sorrisi e continuammo a camminare in silenzio, pensando a quanta altra strada avremmo fatto prima di arrivare.
*poco dopo*
entrammo in casa, bash ci ha accolto con dei piatti davvero squisiti. bash sembrava davvero una persona estroversa e affettuosa, mi ha accolto in casa come se mi conoscesse anche se non ci eravamo mai conosciuti, lo conoscevo solo da quello che mi raccontava anna.
*mangiammo*
una volta finito di mangiare, anna si pulì la bocca con il tovagliolo successivamente si alzò
anna: <vado io ad aiutare bash con i piatti> era già pronta a prende i nostri piatti ormai vuoti quando poi mi alzai anch'io
cole: <vado io, infondo sono stato un ospite inaspettato e credo di aver recato già troppo fastidio facendo cucinare un piatto in più per me>
anche gilbert si alzò
gilbert: <andrò io, proprio perchè siete gli ospiti a casa mia>
ci fu un attimo di silenzio nella stanza ma anna poi disse
anna: <oh ma dai ragazzi! smettetela, ho solo detto di voler aiutare, non devo fare chissà quale sforzo.> disse mettendo una mano sulla spalla ad entrambi per farci risedere sulla nostra sedia.
anna se ne andò ed io e gilbert ci guardammo perplessi.
gilbert: <un po' testarda la ragazza...>
non sapevo che dire, era abbastanza imbarazzante la situazione
mi misi a giocare con le maniche della mia camicia per sembrare 'occupato' a far qualcosa ma in realtà ero solo nervoso, credo sia solo per la mia solita timidezza e per evitare una qualche conversazione a cui non sapevo rispondere.

il tuo ritratto. colbert-annewithaneWhere stories live. Discover now