Christopher si alzò abbastanza seccato, erano le 2 di notte e, da almeno mezz'ora, sentiva un incessante rumore di passi provenire dal piano di sotto.
Scese le scale e accese la luce, Thomas era lì e percorreva incessantemente la stanza, non sembrava essersi accorto della sua presenza.
"Ti sembra l'ora di passeggiare? Di un po' hai idea di quanto sia tardi?" il fratello parve riscuotersi un attimo, sembrava fosse appena uscito da una strana trance.
"Mi dispiace, non riuscivo a dormire e sono venuto qui. Sono rimasto seduto per un po' ma poi ho sentito il bisogno impellente di muovermi, non volevo svegliarti" Christopher sospirò prima di replicare
"Sì può sapere cosa ti succede? Ultimamente mi sembri pensieroso, c'è qualcosa che ti agita?"
"Non c'è nulla in particolare, è solo che non sento Reginald da un po' e sono preoccupato. Non vorrei gli fosse successo qualcosa, oppure averlo ferito involontariamente. Sembra che mi stia evitando e non so come comportarmi"
"Beh non è la prima volta che succede no? Potrebbe semplicemente avere bisogno di un po' di tempo per sé stesso. Hai provato a chiedere sue notizie a Rio?"
"Sì ma è stata molto vaga. Sono persino andato a casa loro ma mi ha detto che non c'era, credo mi abbia mentito ma non ne ho la certezza"
"Non avresti dovuto farlo, sai bene che Reginald sta passando un brutto periodo, non mi sembra così assurdo il fatto che non voglia vederti per un po" Thomas si incupì, era chiaro che l'idea di essere messo da parte, anche se solo per un periodo limitato, lo ferisse molto
"Lo so, volevo solo delle spiegazioni, se mi avesse chiesto di prendere le distanze per qualche tempo lo avrei capito, ma non mi ha detto nulla. Non riesco a trovare la ragione che lo ha spinto a questa decisione e sto impazzendo"
"Ascolta Thomas, cerca di calmarti. Ragioniamo un attimo d'accordo? Spiegami che motivo dovrebbe avere per lasciarti, hai fatto o detto qualcosa di sbagliato?"
"Non che ricordi ma sono sempre stato bravo a ferire involontariamente le persone" Christopher ignorò l'ultima parte della frase
"Non saprei come aiutarti. L'unica cosa che mi sento di consigliarti è di avere pazienza. Sono sicuro che le cose si sistemeranno con il tempo. Adesso per favore cerca di dormire, è tardi e domani iniziano le riprese del film"
"Non sono sicuro di voler andarci, forse dovrei prendermi una pausa"
"Hai stipulato un contratto e devi rispettarlo. Chiuderti in casa a rimuginare non ti sarà di alcun aiuto, cerca di reagire, non ce la faccio a vederti stare così, non è da te e lo sai bene" gli appoggiò una mano sulla spalla e diede una stretta che sperò risultasse rassicurante poi tornò in camera sua.
Thomas rimase fermo per qualche istante, paralizzato dalla mole di pensieri che gli attraversavano la mente. Riuscì a riscuotersi e trascinarsi fino alla sua stanza. Rimase sdraiato per quella che gli sembrò un'eternità, si rigirò più volte alla ricerca di una posizione che attirasse il sonno ma il sollievo dell'incoscienza sembrava essergli precluso quella notte.
Si alzò ed uscì di casa, forse camminare sarebbe riuscito a stancarlo e a spostare la sua attenzione su altro.
Vagò senza una meta e si ritrovò davanti alla spiaggia, era un posto in cui era andato spesso con Reginald, guardare i suoi occhi blu illuminarsi degli stessi riflessi del mare era sempre stato uno spettacolo meraviglioso. Sentì una fitta dolorosa al petto, avrebbe mai avuto la possibilità di rivivere quelle esperienze? O era tutto finito? Forse doveva semplicemente rassegnarsi all'idea e… il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dal passaggio di una persona. Il suo cuore perse un battito, gli sembrava impossibile ma era così, Reginald si stava avviando a passo spedito verso la spiaggia, lo osservò sedersi a gambe incrociate in riva al mare. Esitò prima di avvicinarsi, temeva la sua reazione ma al contempo sapeva di non poter ignorare la sua presenza
"Ciao…" si fermò incapace di proseguire, vide il suo sguardo spostarsi dall'acqua al suo viso
"Ciao Thomas, non è un po' tardi per essere in giro?"
"Potrei farti la stessa domanda"
"Già, beh non dormo molto ultimamente, stare qui mi aiuta a ritrovare una sorta di equilibrio ma immagino non sia questo ciò di cui vuoi parlare"
"Io non…" esitò alla ricerca delle parole giuste "capisco perché sei sparito, mi sono preoccupato molto, ho persino provato a venire a trovarti ma Rio me lo ha impedito. È successo qualcosa? Non voglio costringerti a dirmelo è solo che vorrei poter fare qualcosa per aiutarti, detesto sentirmi così impotente " un sorriso triste si dipinse sulle labbra di Reginald
"Mi dispiace, non volevo farti sentire così. Non è stato un bel periodo, ho avuto diversi problemi ed ho iniziato a frequentare un gruppo di supporto. Ho preferito non coinvolgerti, avevo già ferito Rio e l'idea di far stare male anche te non mi piaceva affatto"
"Cosa è successo? "Thomas lo osservò sollevare la manica della giacca, a dispetto della poco luce riuscì comunque a scorgere il bianco di numerose cicatrici. Rimase interdetto e incapace di proferire parola, il fatto che avesse deciso di affrontare da solo quell'inferno lo sconvolgeva.
"So che non sono un bel vedere… In ogni caso sono due settimane che non mi faccio più del male, è un piccolo traguardo ma sento che questa volta riuscirò a smettere definitivamente"
"Io… Non so cosa dire, non avevo idea che stessi passando tutto questo, avrei dovuto esserci, stare al tuo fianco, io…"
"No, non darti colpe che non hai, ho scelto io di tenerti fuori da tutto questo. Ho sbagliato a farlo, è stato presuntuoso da parte mia pensare di poter affrontare tutto da solo, spero solo che potrai perdonarmi"
"Non ce n'è bisogno, non sono arrabbiato con te, ero solo ferito e frustrato all'idea di non contare abbastanza per te"
"Non è così, ti amo Thomas e niente potrà cambiare le cose, so che non è facile starmi accanto, soprattutto in questo periodo, ma ti sono molto grato per tutto ciò che hai fatto per me" rimasero in silenzio a contemplare il mare, Thomas si sedette accanto a Reginald e lo cinse con le braccia. Gli era mancato terribilmente e sapere che i suoi sentimenti erano invariati lo aveva rasserenato, si sentiva in pace, avrebbe voluto che quel momento perfetto potesse protrarsi per sempre.
L'alba li trovò ancora stretti l'uno all'altro, si alzarono a fatica cercando di far riprendere le gambe intorpidite. Reginald gli spiegò di avere il gruppo nelle ore successive, si offrì di accompagnarlo, in fondo il set in cui si sarebbe dovuto recare dopo era di strada, una piccola deviazione non sarebbe stata un problema.
Raggiunsero la sede dell'incontro, il posto era deserto fatto salvo una ragazzina dai capelli rossi
"Hey Reginald, in anticipo come sempre." si interruppe un attimo e scrutò il suo accompagnatore
"Tu devi essere Thomas, ho sentito molto parlare di te" disse porgendogli una mano con un sorriso
"Spero si trattasse di cose positive" rispose stringendole la mano
"Ma certo, sono quasi invidiosa della vostra relazione. Non ho mai avuto fortuna in amore ma spero tanto di poter avere un rapporto come il vostro" rimasero a chiacchierare per un po', dopodiché Thomas si congedò per avviarsi sul set, riuscì a strappare un bacio fugace a Reginald, vederlo arrossire gli strappò un mezzo sorriso.
Raggiunse il luogo stabilito per le riprese, il regista lo scrutò con un pizzico di disappunto nello sguardo, era consapevole di essere in ritardo ma sapeva che gliel'avrebbero fatta passare liscia. In fondo era il protagonista, senza di lui quel film non poteva esistere e poi era risaputo che fosse un attore eccentrico, era parte del suo fascino.
La mattinata trascorse in relativa tranquillità, le scene si susseguivano una dopo l'altra e il tempo sembrò volare. Riuscì anche a ritagliarsi una pausa per sapere come fosse andata a Reginald, gli fece piacere sapere che era tutto andato per il meglio.
Tornò a casa e si fiondò a letto, era esausto e il sonno arrivò come una benedizione, favorito dalla rinnovata quiete che era riuscito a raggiungere e dalla consapevolezza di avere ancora Reginald al suo fianco.
Piccolo angolo dell'autrice
Chiedo scusa per la brevità del capitolo ma si tratta di una semplice transizione, mi sembrava giusto chiarire l'evoluzione della relazione dei personaggi e dare un po'di spazio a Thomas che ho un po'trascurato nei capitoli precedenti.
Spero che possiate apprezzarlo a dispetto della sua brevità.
Sentitevi liberi di lasciare un commento.
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Phoenix ~ Fenice ~
Fiksi PenggemarQuesta storia è stata ispirata da una canzone, Phoenix, legata ai mondiali di League of legend, che ha però un significato più profondo che è quello di combattere i propri demoni interiori per poi poter spiccare il volo. Sarà per il mood triste in c...